EVENTI ~ Anno 2009
Giovedì 24 settembre 2009
Con comunicato stampa odierno il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, in collaborazione con l’F.B.I. di Chicago, ha ufficializzato il rientro in Italia a titolo definitivo di un’ingente quantità di beni archivistici e archeologici della Terra di Bari.
In particolare ascendono a 498 le unità pergamenacee, cartacee e librarie appartenenti all’Archivio Diocesano di Conversano: si tratta del numero più alto dei reperti confiscati e sequestrati in Berwyn (Illinois, USA) nella casa dell’antiquario John Sisto, deceduto nel marzo 2007.
Per una parziale ricognizione delle pergamene (ove però non figurano quelle del ‘300) si può consultare nel nostro sito, nella voce Eventi, al 6 febbraio 2008.
I condirettori.
(Angelo Fanelli e Vito Castiglione)
In allegato sigillo episcopale di Donato Acquaviva vescovo di Conversano in una bolla, ritrovata a Chicago, del 12 febbraio 1524 in cui conferisce al chierico Antonio figlio di Gaspare Raimondo de Rubiuno il beneficio della cappella di S. Antonio de Bienna (ovvero S. Antonio Abate) nella cattedrale.
INCONTRO CON LA STORIA
Il 22 giugno alle ore 19 nella Sala Forum dell’Archivio-Biblioteca Diocesana “D. Morea” (Seminario Vescovile) di Conversano saranno presentate le pubblicazioni:
– C. E. Del Medico – D. D’Attoma, Inediti musicali conversanesi del Seicento: i 27 responsori della settimana santa (Crescamus 12), Conversano Arti Grafiche Scisci, 2009, pp. 63.
– A. Fanelli, La cattedrale di Conversano: le antiche cappelle, l’incendio, il carteggio e i progetti di ricostruzione (1912-1926), Conversano, 2009, pp. 142.
a seguire l’arch. Francesco Dicarlo parlerà sul tema:
Nuove scoperte nel succorpo e cripta della cattedrale di Bari
I condirettori.
(Angelo Fanelli e Vito Castiglione)
Il volume “Inediti musicali conversanesi del Seicento: i 27 responsori della settimana santa” intende offrire un importante quanto singolare contributo alla conoscenza della musica sacra locale. Attraverso la trascrizione di uno splendido manoscritto musicale dell’Archivio Diocesano Diocesano di Conversano, recentemente restaurato, i giovani organisti Claudio Ermogene Del Medico e Donato D’Attoma hanno recuperato le melodie abitualmente cantate a Conversano dal capitolo cattedrale, durante le funzioni della Settimana Santa, nei secoli XVII e XVIII. Questa importante edizione della Collana Crescamus contiene, oltre alle partiture musicali, una puntuale introduzione storica ed un’accattivante guida musicologica ai 27 responsori conversanesi.
Il Crescamus 13 presenta uno studio sulla cattedrale che ricostruisce la storia e l’evoluzione interna delle cappelle e altari con le loro fondazioni, accorpamenti, sostituzioni, implementazioni e restauri dal ’400 alla fine dell’Ottocento, attingendo ai manoscritti dell’Archivio Diocesano di Conversano, soprattutto riguardo alle fondazioni beneficiali e alle visite pastorali (sante visite) dei vescovi. Basti pensare che per esempio dalle 8 cappelle/altari del ’400 si passa alle 25 del ’600. Di ogni secolo è stata redatta anche la relativa pianta con l’ubicazione topografica dei luoghi.
Tutta questa ricchezza architettonica e artistica fu cancellata, come ben noto, dall’incendio avvenuto nella notte del 10-11 luglio 1911.
Alla ricostruzione del tempio si accinse l’ing. Angelo Pantaleo, poi sostituito per contrasti con le maestranze locali, dall’ing. Luigi Sylos, già professore di matematica e fisica nel nostro Liceo negli anni 1895-1897.
Del Pantaleo ora per la prima volta vengono pubblicate le sue 24 tavole di schizzi (cianografie), 6 grandi disegni, altri 4 grandi lucidi e 20 fotografie della cattedrale dopo l’incendio, con le sue relative annotazioni in parte manoscritte: essi costituiscono senza dubbio un contributo molto prezioso per la storia architettonica del duomo conversanese.
APPUNTAMENTO MUSICALE
Verranno eseguiti nella chiesa di San Benedetto i Responsori dell’Ufficio della Settimana Santa, opera di Anonimo del XVII secolo composta per la Cattedrale di Conversano.
La guida all’ascolto sarà affidata a Claudio Del Medico e Donato D’Attoma, giovani organisti conversanesi che hanno curato la trascrizione delle musiche a partire dal manoscritto custodito nel nostro Archivio Diocesano, che sarà oggetto di una prossima pubblicazione della Collana Crescamus.
Gli interpreti saranno il tenore Angelo Selvaggi e la violoncellista Madia Biasi.
In tal modo, per la prima volta dopo secoli, sarà possibile ascoltare le armonie che risuonavano nella Conversano del Seicento e del Settecento durante i riti della Settimana Santa.
I condirettori.
(Angelo Fanelli e Vito Castiglione)
Dopo lungo e imprecisato tempo (un cinquantennio o forse più) sono state ritrovate e riacquisite all’ADC le seguenti 7 pergamene: 1. dicembre 1171 (1272), pubblicata nel Chartularium di Morea (n. 122, pp. 235-240) e nel Codice Diplomatico Pugliese XX a cura del Coniglio (n. 126, pp. 263-266); 2. 18 maggio 1268, pubblicata nel Codice Diplomatico Barese XVII a cura del Muciaccia (n. 9, pp. 12-13); 3. 1° maggio 1272, Muciaccia n. 17, pp. 22-23; 4. 28 febbraio 1283, Muciaccia n. 30, pp. 48-50; 5. 26 ottobre 1289 (1290), inedita; 6. 15 luglio 1409, Muciaccia n. 163, pp. 276-277 (solo regesto); 7. 25 settembre 1663, inedita e mutila.
RITROVATE 7 PERGAMENE
Dopo lungo e imprecisato tempo (un cinquantennio o forse più) sono state ritrovate e riacquisite all’ADC le seguenti 7 pergamene:
dicembre 1171 (1272), pubblicata nel Chartularium di Morea (n. 122, pp. 235-240) e nel Codice Diplomatico Pugliese XX a cura del Coniglio (n. 126, pp. 263-266);
- 18 maggio 1268, pubblicata nel Codice Diplomatico Barese XVII a cura del Muciaccia (n. 9, pp. 12-13);
- 1° maggio 1272, Muciaccia n. 17, pp. 22-23;
- 28 febbraio 1283, Muciaccia n. 30, pp. 48-50;
- 26 ottobre 1289 (1290), inedita;
- 15 luglio 1409, Muciaccia n. 163, pp. 276-277 (solo regesto);
- 25 settembre 1663, inedita e mutila.
I condirettori.
(Angelo Fanelli e Vito Castiglione)
Per chi voglia avere il piacere di conoscerne il contenuto, buona breve lettura di seguito:
- A Castellana, la chiesa semidiruta dedicata a S. Magno è in rovina (semidiruta). . L’abate benedettino Eustasio concede in enfiteusi le terre intorno a questa chiesa a due otrantini, Nicola e Casta, con l’obbligo, tra le altre clausole, che essi ricostruiscano la chiesa e paghino ogni anno la decima di quanto raccoglieranno.
- Dameta, badessa del monastero di S. Benedetto di Conversano, fa redigere in forma pubblica dal notaio Tibero lo strumento rogato da notar Stefano il 18 febbraio 1230, in cui Nicola Rubeo, figlio di Ioannaccaro di Castellana, con il consenso e la presenza di sua moglie Saracena, dona al monastero benedettino numerosi suoi immobili urbani e fondiari, riservandosi l’usufrutto, e nel caso di vendita da parte del monastero esso era obbligato a soccorrerlo nelle sue necessità.
- I fratelli Bisanzio e Letizia di Conversano dividono in parti uguali i loro beni comuni costituiti da 2 chiusure di vigne, una cocevola e un pozzo siti nell’agro conversanese Marsineano, e da una terra incolta.
- Isabella, badessa del monastero di S. Benedetto di Conversano, chiede al notaio Giovanni de Marino di Monopoli, copia pubblica e autentica dello strumento rogato dal notaio Maraldizzo il 23 ottobre 1186, in cui veniva concessa all’abate benedettino Lorenzo una casa sita in Monopoli.
- In questa pergamena inedita Isabella, badessa del monastero di S. Benedetto di Conversano, concede per un anno un oliveto di proprietà del monastero, chiedendo in cambio 262 quarte di olio.
- Stefano Trottulo di Conversano, trovandosi infermo, fa redigere dal notaio Francesco de Melis il suo testamento, in cui nomina eredi il fratello Montello e il suo figliastro Giacomo; inoltre assegna al vescovo 1 tarì e lo nomina esecutore testamentario; chiede di essere sepolto nella cattedrale con numerose elargizioni in denaro e disposizioni, tra cui che ogni prete nel giorno della sua morte indossi la pelliccia (ossia la cappa magna). “Tutto insieme il documento acquista una certa importanza per le parole dialettali che si riscontrano e per gli usi funebri della città di Conversano” (Muciaccia).
- Il notaio Nicola Francesco Brocca di Acquaviva, abitante a Rutigliano, procede alla “riassunzione” dello strumento rogato dal defunto notaio Eugenio Saladino di Rutigliano e rimasto imbreviato, concernente un contratto censuale tra i rutiglianesi Nardo Maria de Riccardis da una parte e Isabella Molignano, vedova del dottore in utroque Adriano Poli, e suo figlio Giuseppe Carlo Poli, chierico dall’altra.