CARTEGGIO

01

«Conservatorio di S. Giuseppe per la relazione fatta in sacra congregazione» in cui si specifica che le conservatoriste di S. Giuseppe, fissatesi nella loro nuova dimora, ebbero bisogno di eseguire riparazioni e nuove fabbriche, mancando i fondi avevano contratto debito di ducati 1400 con Andrea Bados. Le fabbriche cominciate nel 1699 erano state finite in 5 anni; le suore avevano potuto restituire soli ducati 390; restava così un debito di ducati 470. Esse perciò chiedono alla sacra congregazione dei vescovi e regolari di convertire detto debito in annuo censo, da estinguersi appena le annate vogliano permetterlo. La Sacra Congregazione, udito il parere del vescovo di Conversano approva imponendo l’obbligo dell’estinzione nel termine di 4 anni; cc. 20.1704




02
(a)

«Estrazione di contrabando dal conservatorio di S. Giuseppe fatta dallo scrivano di Trani Gennaro Vicedomini contra 4 settembre 1748»; cc. 8.   1748-1749




02
(b)

«Per un contrabando di sale, e tabacco trovato in S. Giuseppe»; cc. 29.




03

«In questo vi sono li [storni] delle doti delle figlie del fu Carlo Tarsia, e della causa delle terre usurpate della masseria del monistero, con don Michele de Lunza»; cc. 2.1764




04

«Real dispaccio pro Maria Luigia Cavalluzzi. S. Giuseppe Conversano» perchè le è stata richiesta una dote di 250 ducati, contro la somma consueta di 200 ducati; cc. 8.1788




05

«Napoli 27 aprile 1816. Sua eccellenza il ministro di grazia e giustizia circa il regime dei conservatori del regno e perciò sul conservatorio di S. Giuseppe di Conversano»; cc. 34.1816-1822




06

Ministeriale per lo conservatorio di S. Giuseppe contenente carteggio circa l’amministrazione del conservatorio, cioè, se considerarlo monastero o dipendente dal consiglio degli ospizi; cc. 39.1816-1845




07

«Stabilimento per lo conservatorio di S. Giuseppe, emesso per causa della zitella signora Porzia De Bellis» per la sua permanenza e per «prendere l’abito»; cc. 4.1817




08

«Bari 19 ottobre 1821. Il sig. Intendente accorda la dilazione di giorni 15 al cassiere di S. Giuseppe per presentare li di lui conti»; cc. 2.1821




09

«Le conservatoriste per ordine di monsignore volentieri accettano di ricevere tra esse loro suor Chiara Maria Sgobba di Noci con taluni patti e condizioni» a causa della condotta poco esemplare della suora, che era fuggita dal monastero di S. Chiara di Noci, e si era rifugiata presso il vicario foraneo della stessa città; cc. 8.1823




10

«Napoli 21 maggio 1824. Oggetto. Risoluzione della commissione consultiva presso la gran corte dei conti, perchè il conservatorio di S. Giuseppe venga amministrato da una commissione mista»; cc. 11.1824




11

«Bari 22 agosto 1828. Il sig. intendente sulla professione invocata dalle conservatoriste di Conversano» ed autorizzazione accordata dal Santo Padre; cc. 5.1828




12

«Il ministro per lo conservatorio di S. Giuseppe» sulla richiesta della priora per ottenere la clausura; cc. 6.1833




13

«Per l’emancipazione del conservatorio di S. Giuseppe. Incartamento conservato in curia dal sig. don Antonio Vitale»; cc. 2.1833




14

«Per S. Giuseppe»: la priora suor Giuseppa Maria Giannuzzi, in sede di adunanza, rivendica di ottenere il diritto di «monastero», al pari degli altri di Conversano già riconosciuti, e considera un’offesa, per la sola mancanza della professione dei voti solenni, essere considerati come istituto sottoposto al consiglio di beneficenza; cc. 4.1834




15

Lettera personale al vescovo,  cc.2.1837




16

«Ministeriale 1845. Per lo conservatorio di S. Giuseppe di Conversano» circa la controversia relativa all’amministrazione, e alla dichiarazione avvenuta nel 1837 di considerarlo conservatorio, quindi, sotto la dipendenza del consiglio degli ospizi; cc. 4.1837-1845




17

«Intendenza 5 agosto 1842. Arredi sacri per lo conservatorio di S. Giuseppe in Conversano» con richiesta inoltrata al consiglio generale degli ospizi; cc. 2.1842




18

Lettera a sua maestà in cui si chiede di non sottrarre il conservatorio dalla amministrazione laica; cc. 2.1846




19

«Ministero degli affari ecclesiastici 12 giugno 1847. Per lo conservatorio di S. Giuseppe, onde avere il privilegio della sepoltura nella propria chiesa» da parte delle stesse conservatoriste; cc. 4.1847




20

Lettera inviata dal comune al vescovo riguardante informazioni che quest’ultimo deve fornire circa l’osservanza della clausura; cc. 2.1847




21

«Sù ristauri»: lettera inviata al conservatorio da parte del consiglio degli ospizi per comunicare che si rimandano i lavori da effettuare alla volta ed alle tettoie della chiesa, per dare precedenza ai restauri del «locale» e all’acquisto di arredi e paramenti sacri; cc. 6.1852




22

Lettera riguardante una vertenza che la badessa potrebbe avviare affinché l’amministrazione del conservatorio resti agli ecclesiastici; cc. 2.1860




23

Lettera del consiglio generale degli ospizi, inviata al vescovo e riguardante «variazioni» del conservatorio; cc. 2.1861




24

Si richiede l’autorizzazione al vescovo di poter eleggere la maestra di cappella; cc. 2.1862




25

Lettera riguardante un esposto non accluso da parte del cassiere di S. Giuseppe; cc. 2.1862




26

«Rescritto col quale si concede la facoltà alle oblate di S. Giuseppe di cantare le officiature anche nei giorni di doppio minore»; cc. 2.1897




27

Lettera del vescovo se considerare il monastero come luogo di clausura, e quindi, sottoposto alla sua giurisdizione; cc. 2. [s. d.]