CARTEGGIO GENERALE DELLA CURIA VESCOVILE

11/1.1.1.

Lettera di Bastiano Ponzi, da Bari, al vescovo di Conversano sull’operato di Camillo Rubino;

cc. 2

1631


11/1.1.2

Lettera del cardinale Ginetti sulla fede di matrimonio di Vito di Pietro Caputo e Isabella d’Andrea Matteo Scarimmolo;

cc. 2

1660


11/1.1.3

Corrispondenza delle monache di S. Martino di Monopoli con il vescovo Giuseppe Palermo <1658-1670> per ottenere la licenza di prelevare denaro dalla cassa sacra;

cc. 2

1662


11/1.1.4

Ordine di comparizione della Corte Vescovile contro d. Tommaso Taccone, inquisito per aver rubato dei mobili;

cc. 2

1694


11/1.1.5

Note circa il memoriale dato a nome di Antonio Palazzo di Castellana;

cc. 2

1703


11/1.1.6

Lettera al parroco Giacomo Fanelli sulla cappella di S. Bonaventura nella cattedrale di Conversano;

cc. 2

1703


11/1.1.7

Orazioni per invocare la fine della guerra portata dagli Ottomani;

cc. 2

1715


11/1.1.8

Copia della supplica di Giovanni Nitto Petrosini, tesoriere generale, ed altri cittadini, per eseguire lavori di riparazione nella cattedrale di Conversano e perché si emanino adeguati provvedimenti sugli arredi, gli ornamenti per il culto divino e gli interventi da effettuare sulla campana maggiore, da più tempo inutilizzabile;

cc. 22

1735


11/1.1.9

Note degli “aggravi” che sopporta il vescovo Giovanni Macario Valenti <1733-1774> nella sua diocesi;

cc. 7

1735

1737

11/1.1.10

Attestazione di povertà del vescovo Valenti a favore del chierico Vito Chiaia di Rutigliano perché sia esentato dall’obbligo del patrimonio ecclesiastico;

c. 1

1736


11/1.1.11

Lettera del vescovo di Polignano Andrea Vinditti <1737-1767> in cui si chiede, anche con il consenso del Capitolo, di poter prendere a censo la somma di mille scudi, essendo previste molte e ingenti spese e non essendoci state cospique rendite data la cattiva annata dell’olio;

cc. 3

1738


11/1.1.12.

Sull’ordinazione di Martino Nicolao Colonna;

cc. 2

1741


11/1.1.13

Editto vescovile per la vendita e l’acquisto di nove quartieri di vigne della prebenda teologale, siti nel territorio di Conversano e Monopoli;

c. 1

1744


11/1.1.14

Carteggio sul possesso di arcidiaconato da parte di d. Francesco Paolo Carelli;

cc. 20

1747


11/1.1.15

Lettera del sacerdote Giuseppe Alessandro Furietti circa la risoluzione di alcuni dubbi relativi a diversi argomenti, quali: i cappellani delle monache, il divieto per i vescovi di soccorrere nella Mensa i rispettivi nipoti, a meno che non siano poveri, e di nominare come loro vicario “uno della patria”;

cc. 2

1747


11/1.1.16

Memoriale a nome di Anna Maria Coli relativo allo stato economico del monastero dei SS. Cosma e Damiano, il numero delle monache ammesse, quelle eccedenti e informazioni su quante se ne possono ancora comodamente accogliere;

cc. 3

1749


11/1.1.17

Felicitazioni al neo vescovo Michele Tarsia <1752-1772> da Marques Brancone;

cc. 2

1752


11/1.1.18

Decreto di papa Clemente XII per le indulgenze;

cc. 2

1752


11/1.1.19

Il promotore fiscale della Curia Vescovile alla Sacra Congregazione dei Vescovi e Regolari sull’acerrima lite pendente tra la stessa Curia e la Sacra Religione di Malta;

cc. 4

[post 1752]


11/1.1.20

Attestazione della Sacra Congregazione del Concilio della visita ad limina effettuata dal vescovo Tarsia;

c. 1

1755


11/1.1.21

Onofrio Pappalepore di Rutigliano inoltra richiesta di attestazione di buon costume e abilità del figlio, d. Nicola Maria Pappalepore;

cc. 2

1757


11/1.1.22

Si invita il vescovo a rendere nota alla popolazione la necessità di partecipare a “copiosi suffragi” per la morte della regina di Polonia;

cc. 2

1757


11/1.1.23

Costituzione ed enciclica di Benedetto XIV relative a coloro i quali, quantunque non promossi all’ordine sacerdotale, osano celebrare la messa e amministrare i sacramenti della penitenza e dell’eucarestia;

cc. 12

1757


11/1.1.24

Circa il pagamento di tre annate da parte di d. Domenico Carnale, di Rutigliano a Vito Antonio Vavalle, di Conversano;

cc. 2

1759


11/1.1.25

Circa l’edificazione di una cappella rurale nel casino del sig. Oronzo Paolo Lattarulo, di Mola;

cc. 18

1764


11/1.1.26

Circa il ricorso del barone di Turi, d. Ottavio Vesuvio, su le preminenze e i diritti onorifici ecclesiastici del suo feudo contestatigli dal vescovo di Conversano;

cc. 10

1764


11/1.1.27

Sull’ordine di chiudere le porte dei monasteri;

cc. 2

1766


11/1.1.28

Lettere varie da Napoli tra cui quelle di Domenico Testa e Orazio Guidotti su affari e pratiche giudiziarie in corso di svolgimento;

cc. 2

1766


11/1.1.29

Circa i quarantatre vasi etruschi, tra grandi e piccoli, ritrovati a Rutigliano;

cc. 2

1769


11/1.1.30

Ricorso del sacerdote Francesco Paolo Adieghi per un suo debito a favore del Conservatorio di S. Giuseppe;

cc. 2

1770


11/1.1.31

Ricorso di Annibale di Fano per essere stato malmenato dal frate conventuale Gabriele Guglielmo;

cc. 2

1772


11/1.1.32

Circa i confessori ordinari e straordinari dei monasteri di S. Cosma e S. Chiara;

cc. 2

1772


11/1.1.33

Sullo stato di miseria in cui versa il monastero di S. Chiara;

cc. 2

1773


11/1.1.34

Supplica delle monache clarisse per evitare il disordine derivante dalla possibilità di accogliere due o tre monache per casato;

cc. 2

1773


11/1.1.35

Lettera di notifica per ordine del Re sul ricorso dei fratelli di Casolla;

cc. 2

1775


11/1.1.36

Circa l’assoluzione di d. Vito Nicola Tartarelli di Noci, per aver dato uno schiaffo a d. Cesare Sgobba;

cc. 4

1773


11/1.1.37

Ricorso di alcune povere orfanelle contro l’arciprete per non aver rilasciato gratis le loro fedi di battesimo;

cc. 5

1773


11/1.1.38

Ricorso di Isabella ed altre contro l’arciprete;

cc. 6

1773


11/1.1.39

Ricorso di d. Romualdo Medici;

cc. 4

1774


11/1.1.40

Lettera di notifica circa il ricorso delle sorelle Maria Margherita, Isabella e Antonia contro l’ arciprete;

cc. 2

1774


11/1.1.41

Ricorso di Giovanni Vitelli, di Mola, per il licenziamento dalla carica di Pro-Vicario Generale del cugino d. Vito Pietro Capone;

cc. 6

1777


11/1.2.42

Lettera al vescovo Fabio Maria Palumbo <1772-1786> del diacono Pietro Cornacchioli per chiedere un sussidio economico, in cambio dei servigi prestati alla chiesa, a causa della condizione di povertà in cui versa;

cc. 4

1778


11/1.2.43

Lettera al vescovo della vedova Felice Buonerba per la professione del figlio, frate Filippo Errico, dei padri minori conventuali;

cc. 5

1778


11/1.2.44

Comunicazione al vescovo del momentaneo mancato accoglimento, da parte del Re, della richiesta avanzata dall’accolito Lanfranco Vavalle, per essere promosso agli ordini sacri;

cc. 2

1782


11/1.2.45

Lettera dell’arcivescovo di Salerno che trasmette l’istanza della vedova Caterina Moretti e del figlio Tommaso per le “inquietudini” recate dal carmelitano Tommaso Nitti;

cc. 3

1783


11/1.2.46

Lettera del procuratore dell’arciprete di Acquaviva perché questi, a causa della salute precaria, possa venire in Napoli non essendo più in grado di assolvere ai doveri dell’arcipretura;

cc. 6

1783


11/1.2.47

Copia della lettera del vescovo d’Antinopoli per dar seguito alla pratica delle elemosine a favore dei poveri delle cappelle laicali;

cc. 2

1784


11/1.2.48

Disposizione di promozione ai sacri ordini dell’accolito Giovanni Giannini, qualora sia fornito di tutti i necessari requisiti;

cc. 2

1784


11/1.2.49

Lettera del marchese della Sambuca per l’insediamento del primicerio d. Guidotto Martucci e del canonico Domenico Medico;

cc. 2

1785


11/1.2.50

Lettera di Andrea Villani, da Nocera, al vescovo di Conversano perché ammetta Francesco Paolo Campanella e Stefano Polignano, di Putignano, alla prima tonsura e agli ordini minori;

cc.4

1786


11/1.2.51

Lettera con la quale si concede la riduzione delle messe capitolari, tassando ciascuna di esse con un’elemosina di carlini 5;

cc. 2

1792


11/1.2.52

Lettera con la quale si chiede al vescovo Nicolò Vecchi <1792-1797> la segnalazione di ecclesiastici particolarmente degni di nota per qualità morali e di “edificante dottrina”;

cc. 2

1792


11/1.2.53

Lettera con la quale si rendono note al vescovo le diposizioni prese a Rutigliano in merito alla convocazione di un capitolo di ecclesiastici e di un parlamento di laici;

cc. 4

1792


11/1.2.54

Lettera del principe di Migliano per aver ricevuto le bolle della crociata;

cc. 2

1792


11/1.2.55

Lettera al vescovo per propagare l’opera della crociata;

cc. 2

1792


11/1.2.56.

Corrispondenza tra Carlo Maria Majetti e il vescovo sull’indisciplinatezza del clero di Rutigliano;

c. 1

[1792

1797]

11/1.2.57

Lettera per il contributo economico dovuto dagli stabilimenti pii per sostenere le imprese belliche del sovrano;

cc. 33

1793


11/1.2.58

Lettera con la quale si concede la dispensa di matrimonio a Donato Carullo ed Elisabetta Evangelista;

cc. 3

1794


11/1.2.59

Lettera con la quale si esortano tutti gli ecclesiastici a contribuire economicamente per sopperire ai bisogni della religione e dello Stato;

c. 1

1794


11/1.2.60

Copia della lettera con la quale si richiede la classificazione degli ecclesiastici che più degnamente possono essere annoverati tra i diretti esecutori della volontà sovrana, in quanto meritevoli e “senza dubbio ubbidienti”;

cc. 5

1794


11/1.2.61

Lettera con la quale si obbligano i diaconi Ferdinando Fanizzi e Pasquale Netti a proseguire gli studi di teologia dopo l’ordinazione al sacerdozio;

cc. 2

1795


11/1.2.62

Copia della lettera per rendere noti i nomi dei chierici che hanno solennemente partecipato al sinodo tenutosi nella cattedrale di Conversano, secondo le disposizioni del concilio di Trento;

cc. 6

1795


11/1.2.63

Lettera di Melchiorre de Citto al vescovo perché intervenga nella questione della mancata riscossione dell’affitto della sua masseria, ragion per cui è sorta lite con i sigg. Donato de Jatta e Michele Carelli;

c. 1

1795


11/1.2.64

Lettera del rettore del seminario, Pietro Coma Lenti, attestante le buone qualità religiose e morali dell’accolito Nicola Debellis, di Mola;

c. 1

1795


11/1.2.65

Informazioni sulla condotta di d. Felice Martinelli, presidente di S. Vito di Polignano;

cc. 43

1795


11/1.2.66

Lettera contenente informazioni sulla causa ancora pendente tra Conversano e Rutigliano, in merito alla quale si è proceduto a sollecitare il caporuota Palmieri per la spedizione del relativo incartamento;

c. 1

1795


11/1.2.67

Lettera informativa per il vescovo sui provvedimenti presi contro il parroco Palmisani, di Monopoli;

cc. 9

1796


11/1.2.68

Lettera informativa per il vescovo sulle vicende legate alla presenza del commissario Salicetti al congresso di teologia tenutosi a Firenze;

cc. 2

1796


11/1.2.69

Lettera contenente indicazioni, tra cui anche quelle dell’arcivescovo di Bari Gennaro Guevara <1792-1804>, sul dispaccio relativo al contratto di enfiteusi dei luoghi pii;

cc. 4

1796


11/1.2.70

Lettera con la quale si invita il vescovo a far sì che tre volontari si presentino a Bari davanti all’alfiere d. Pasquale Elia;

c. 1

1796


11/1.2.71

Lettera di notifica sul sollecito rivolto al caporuota Palmieri per la risoluzione della causa ancora pendente tra Conversano e Rutigliano;

cc. 2

1796


11/1.2.71bis

Lettera da Napoli al vescovo di Conversano sul tentativo di indurre il sig. Palmieri a decidere sulla causa di Rutigliano;

cc. 2

1796


11/1.2.72

Lettera di ringraziamento del re per le contribuzioni offerte dai luoghi pii della diocesi;

cc. 2

1797


11/1.2.73

Lettera informativa del re riguardo la reale necessità di una sua visita nella diocesi;

cc. 2

1797


11/1.2.74

Lettera con supplica di Giammichele Severini, di Rutigliano, perché, viste le precarie condizioni economiche in cui versa, gli siano accordate le necessarie previdenze per sostentare i suoi sette figli;

cc. 2

1797


11/1.2.75

Lettera di Carlo Maietti con la quale offre la sua disponibilità, insieme all’avvocato della Rossa, a sollecitare il caporuota Palmieri per la risoluzione della causa ancora pendente tra Conversano e Rutigliano;

c. 1

1797


11/1.2.76

Disposizioni del vescovo Gennaro Carelli <1797-1818> per tutta la diocesi all’inizio del suo vescovado;

cc. 8

1797


11/1.2.77

Supplica al Re dei chierici Nicoladonato e Guarnirei, di Rutigliano e Simone di Conversano per ottenere il regio assenso per l’ordinazione sacerdotale;

cc. 8

1797


11/1.2.78

Supplica di Luigi Martino il quale, sebbene figlio unico, desidera abbracciare lo stato ecclesiastico;

cc. 6

1798


11/1.2.79

Lettera con la quale si comunica che il Re non intende accordare al diacono Simone Boccardi di Noci la dispensa per l’età;

cc. 2

1798


11/1.2.80

Carta extravagante con due diverse annotazioni per minuta, ossia: il risarcimento dovuto dal seduttore Domenico Lucia di Vincenzo alla sedotta Angela Rosa Liuzzi e l’impossibilità da parte di Pietro Mannuzzi di ottenere lo stato libero;

c. 1

sec. XVIII


11/1.3.81

Lettera della Reale Segreteria di Stato perché il vescovo provveda al canonicato vacante della cattedrale per la morte di d. Nicola Francesco Tarsia;

cc. 2

1800


11/1.3.81bis

Lettera del preside di Trani Pucce Molton sulla nomina di alcuni meritevoli ecclesiastici per l’attribuzione di un incarico non specificato;

c. 1

1800


11/1.3.82

Lettera di notifica per gli ordinandi con relativo editto sugli studi da compiere;

cc. 6

1809

1823

11/1.3.83

Lettera per predisporre l’ordinazione di Cineres , in riferimento alla quale l’arcivescovado ha già fissato la data;

cc. 2

1809


11/1.3.84

Lettera per procedere ad esaminare giuridicamente il primicerio Raffaele Jatta in seguito al furto subito nella sua abitazione;

c. 1

1801


11/1.3.85

Lettera con la quale si chiede di favorire il sacerdote Nicola Formica nell’assegnazione del canonicato vacante di Monopoli;

c. 1

1802


11/1.3.86

Lettera informativa con la quale si rendono note alcune motivazioni alla base del disagio delle ragazze che risiedono presso il conservatorio di Monopoli;

c. 1

1802


11/1.3.87

Lettera con la quale il sacerdote Ignazio Accinni di Castellana ringrazia il vescovo per avergli procurato un carrozzino;

c. 1

1802


11/1.3.88

Carteggio contenente informazioni sulla condotta e le qualità morali e religiose del sacerdote Giammichele dell’Erba della diocesi di Monopoli;

cc. 9

1802


11/1.3.89

Lettera del vescovo a tutti gli ecclesiastici della diocesi perché si adoperino ad alimentare la pietà popolare in vista della beatificazione di d. Alfonso di Liguori;

c. 1

1802


11/1.3.90

Notifica della concessione papale della dispensa dei cibi quaresimali previa petizione del Re;

cc. 2

1802


11/1.3.91

Lettera di trasmissione dell’editto per il concorso alla Penitenzeria, essendo deceduto il sacerdote Domenico Giannuzzi;

c. 1

1802


11/1.3.92

Lettera testimoniale della promessa di matrimonio scambiata da Nicola Giangasparro e Antonia Tanzi, entrambi di Mola;

cc. 2

1803


11/1.3.93

Lettera dell’arciprete Martinelli per chiedere al vescovo la concessione della facoltà di amministrare il sacramento della penitenza a tutti i confessori approvati dal sacro rito cattolico;

cc. 3

1803


11/1.3.94

Lettera di sollecito perché il vescovo dìa opportune disposizioni contro il tentativo di celebrare matrimoni clandestini di fronte al già cattivo esempio dei soldati Donato Antonio Marzullo e Vitantonio Serio, con le rispettive spose;

c. 1

1803


11/1.3.95

Lettera informativa sul bilancio del decorso quadrimestre del fondo supplettorio della cassa sacra e sui matrimoni celebrati nella diocesi di Conversano dal I settembre 1801 a tutto agosto 1802;

cc. 12

1803


11/1.3.96

Lettera proveniente dalla Tesoreria di Bari con la quale si ordina a tutti i corpi morali, politici ed economici in possesso di un fondo supplettorio l’esibizione del relativo bilancio;

cc. 2

1804


11/1.3.97

Lettera del sindaco di Putignano perché il vescovo elargisca la sua benedizione sull’opera svolta dal sacerdote Giacinto Morea durante la quaresima;

c. 1

1804


11/1.3.98

Lettera al vicario capitolare di Bitonto circa l’amministrazione del culto presso l’altare dell’angelo custode posseduto dal sacerdote Francesco Antonio Altobelli in Conversano;

cc. 2

1804


11/1.3.99 (1-18)

Carteggio con le autorità civili sui proietti della diocesi;

cc. 62

1805

1810

11/1.3.99.1

Modesto Matarrese informa il vescovo che i deputati dei proietti sono Francesco Fasano e Leonardo Rotolo e i proietti sono quattro;

cc. 2

1805


11/1.3.99.2

Corrispondenza dei vari deputati dei proietti con il vescovo esponendo, per il tramite della giunta di pubblica beneficienza, i problemi legati al sostentamento materiale di 26 proietti;

cc. 14

1805


11/1.3.99.3

Giambattista Guarnieri al vescovo sulla maniera di alimentare i proietti;

cc. 2

1805


11/1.3.99.4

Gennaro Capece sull’uso della carte non bollata per tutte le dispense della pubblica beneficenza;

cc. 2

1805


11/1.3.99.5

Il deputato dei proietti espone le rimostranze di Nicolaia Rossi la quale chiede di essere rimborsata per il tempo dedicato al sostentamento del proietto Attanasio;

cc. 2

1805


11/1.3.99.6

I deputati Felice Cocummaruli e Francesco de Leonardis espongono al vescovo le deficienze di mezzi per il sostentamento dei proietti;

cc. 2

1805


11/1.3.99.7

Il deputato Cupertini (o Gasparini) sulle condizioni dei proietti, in particolare circa il vestiario;

cc. 2

1805


11/1.3.99.8

Il canonico Vitantonio Lomastro informa il vescovo del rinvenimento di una figlia orfana a cui si è imposto il nome di Fenenna Maria;

c. 1

1805


11/1.3.99.9

Notamento dei proietti esistenti nella città di Rutigliano;

cc. 7

1805


11/1.3.99.10

Il canonico Vitantonio Lo mastro sui proietti di Turi;

cc. 2

1805


11/1.3.99.11

Gianpaolo Saponari sui proietti di Noci;

cc. 2

1805


11/1.3.99.12.

Corrispondenza tra il vescovo e Giorgio Cito, sindaco di Alberobello, sui proietti della sua città;

c. 1

1806


11/1.3.99.13

Giambattista Ricciardi, Intendente della Provincia di Bari, sui reclami delle nutrici, a loro volta rivoltesi ai deputati;

cc. 2

1806


11/1.3.99.14

Gennaro Capece sulla necessità di sostenere i proietti, in quanto vittime infelici della corruzione e della miseria;

cc. 2

1806


11/1.3.99.15

Giambattita Guarnieri sulla ritardata applicazione della gabella sulla cottura del pane per provvedere al mantenimento dei proietti in Rutigliano;

cc. 2

1807


11/1.3.99.16

Gianpaolo Saponari chiede che si provveda al sostentamento i due proietti di anni 7 esistenti in Noci;

cc. 4

1807


11/1.3.99.17

L’Intendente conferma al vescovo che la supplenza dei proietti rimane a carico dello Stato;

cc. 2

1807


11/1.3.99.18

Il consigliere di Stato informa il vescovo che Pietro Oronzo Longo e Vit’Antonio Campanella sono stati eletti dal Decurionato di Castellana deputati dei proietti;


1807


11/1.3.100

Lettere degli arcipreti di Conversano, Polignano, Castellaneta e Fasano perché il vescovo autorizzi i sacerdoti proposti a benedire i sacri oli durante la celebrazione del giovedì santo;

cc. 8

1805


11/1.3.101

Note sui matrimoni celebrati nella diocesi dal primo settembre a tutto dicembre 1804;

c. 1

1805


11/1.3.102

L’arcidiacono Martucci chiede al vescovo che, vista la supplica di Francesco Scattone, consenta al canonico Luigi Rondanini di fare la dovuta deposizione per una retta amministrazione della giustizia;

c. 1

1805


11/1.3.103

Il sacerdote Michele dell’Erba, da Monopoli, per la trasmissione dello stato delle anime di Putignano e di Alberobello, così come disposto dal supremo consiglio delle finanze;

c. 1

1805


11/1.3.104

Lettera di notifica della Procura di Trani dell’ordine di appurare il numero dei religiosi mendicanti per la distribuzione della lana;

cc. 2

1806


11/1.3.105

Lettera di notifica della Procura di Trani dell’ordine di appurare il numero dei carcerati con i relativi delitti commessi;

cc. 2

1806


11/1.3.106

Lettera di notifica della Procura di Trani dell’ordine di indicare quali istituti religiosi autorizzano l’ordinazione sacerdotale senza il preliminare comando sovrano;

cc. 2

1806


11/1.3.107

Lettera del preside di Trani con la quale si richiede l’elenco degli enti preposti all’educazione e all’istruzione della diocesi, con particolare riferimento a quelli rimasti vacanti;

cc. 4

1806


11/1.3.108

Note del vicario capitolare di Acquaviva sulla condotta morale di d. Giovanni Scalera e dello zio laico agostiniano secolarizzato Gianfelice Scalera e sugli inconvenienti dovuti al fatto che entrambi hanno voce in capitolo in occasione delle conclusioni capitolari;

cc. 6

1806


11/1.3.109

Lettera del sacerdote Angelo Pantaleo, di Valenzano, per ottenere una riduzione delle messe;

cc. 3

1807


11/1.3.110

Lettera da Trani sui “delitti atroci degli ecclesiastici”;

cc. 2

1807


11/1.3.111

Lettera di Mario Rossini, della regia corte di Castellana, al vescovo per ottenere facoltà di esaminare i canonici e i sacerdoti indicati perché prestino giuramento in qualità di testimoni;

cc. 3

1808


11/1.3.112

Lettera dell’Intendente al vescovo sulle spese occorrenti per il passaggio degli ammalati dall’ospedale di Mola in un locale preso in affitto ove ubicare un distaccamento di cavalleria;

cc. 8

1808


11/1.3.113

Lettera dell’Intendente per la reclusione del frate domenicano Gaetano Sangiotta in un monastero di “stretta osservanza” a causa della sua scandalosa condotta;

cc. 4

1808


11/1.3.114

Lettera del gran giudice per la reclusione dei sacerdoti Giuseppe Bassi e Paolo Simone, fino a nuove disposizioni, a causa della loro cattiva condotta;

cc. 4

1809


11/1.3.115

Lettera di risposta ad un anonimo accusatore contro la Curia Vescovile e l’arciprete Lipari;

cc. 2

1809


11/1.3.116

Lettera di notifica con la quale si intima al Capitolo e clero di Conversano di non intervenire alle commedie;

cc. 2

1809


11/1.3.117

Il sotto-ricevitore dei demani chiede se per la morte del canonico Raffaele Manodoro vi siano benefici o legati pii vacanti e il vescovo Carelli risponde negativamente;

cc. 3

1809


11/1.3.118

Lettera di accompagnamento della somma corrispondente al pagamento delle bolle avanzate dall’anno 1808 spedita alla Tesoreria per il ramo della Crociata;

c. 1

1809


11/1.3.119

Lettera dell’Intendente circa gli ex frati destinati ad abitare nel locale degli ex cassinesi di Andria;

cc. 6

1810


11/1.3.120

Lettera dell’Intendente per la raccolta dell’elemosina a favore dei carcerati di Trani;

cc. 7

1810


11/1.3.121

Lettera del gran giudice per trasmettere la supplica del sacerdote Paolo Simone il quale, condannato ad un anno di detenzione, chiede, senza successo, che gli venga comunque corrisposto durante il lasso di tempo indicato il corrispettivo della sua partecipazione ecclesiastica;

cc. 12

1810


11/1.3.122

Lettera al vescovo attestante la concessione della facoltà di amministrare il sacramento della confessione a Giuseppe Francavilla, sacerdote della chiesa collegiale di S. Leone Magno in Castellana, facoltà prorogata ogni sei mesi fino al 1826;

cc. 2

1810

1826

11/1.3.123

Lettera dell’Intendenza per trasmettere gli atti relativi all’entrata “a piazza franca” nel real collegio di Bari del figlio di Orazio Pascasio, di Mola;

cc. 7

1811


11/1.3.124

Lettera dell’Intendenza per chiedere informazioni sulle qualità del sacerdote Vito Leonardo Modugno, proposto come predicatore quaresimalista dal decurionato di Polignano;

cc. 2

1811


11/1.3.125

Lettera dell’Intendenza per chiarire i suoi dubbi sull’idoneità del sig. Giuseppe Aprile, proposto come segretario dalla Commissione Amministrativa degli Ospizi di Locorotondo;

cc. 4

1811


11/1.3.126

Lettera dell’Intendenza per l’elemosina a favore dei carcerati di Trani;

cc. 2

1811


11/1.3.127

Lettera dell’arcidiacono Candia circa i “giovinetti istruiti” che concorrono all’ammissione alla camerata del Collegio del Salvatore di Napoli;

cc. 5

1812


11/1.3.128

Copia della lettera del Ministero del Culto con cui si prescrive che per la esazione delle imposte non siano molestati i membri della commissione delle religiose;

cc. 2

1813


11/1.3.129

Lettera del gran giudice sul privilegio concesso ai monasteri per l’iscrizione dei crediti sul registro delle ipoteche;

cc. 2

1814


11/1.3.130

Scorsa degli affitti fatti dalla Commissione Amministrativa dei beni dei monasteri femminili di Conversano e delle vendite all’asta effettuate nei mesi di aprile, luglio e agosto del 1814;

cc. 12

1814


11/1.4.131

Si partecipa la nomina del tenente maresciallo barone Moter alla carica di Comandante Militare della Puglia e si danno delle istruzioni affinchè le autorità civili e amministrative adempiano alle loro funzioni con zelo;

cc. 3

1815


11/1.4.132

Si rimettono i rapporti relativi alla controversia tra il vescovo di Monopoli Lorenzo Villani <1805-1823> ed il vicario capitolare di Ostuni circa la giurisdizione che ciascuno di essi crede di avere sulla cappella rurale di S. Marco o di S. Maria di Cignano;

cc. 38

1815


11/1.4.133

Note sui pacchetti con le bolle della crociata relative all’anno 1814 da notificare a tutti gli arcipreti della diocesi perché ne dispongano la riscossione delle corrispondenti somme;

cc. 23

1813

1815

11/1.4.134

Indulto per l’uso delle carni nella Quaresima;

c. 1

1815


11/1.4.135

Orario rinnovato da osservare nella cattedrale di Conversano nell’anno 1815;

cc. 2

[1815]


11/1.4.136

Pietro de Simone, dal seminario di Conversano, chiede al canonico Giann’Angelo Settanni, di Rutigliano, di raccomandarlo come “degno ministro del Santuario”;

c. 1

1815


11/1.4.137

Richiesta di informazioni da parte dell’Intendenza sulle qualità di Giovanni Neglia di Locorotondo;

cc. 4

1816


11/1.4.138

L’Intendente circa il desiderio dell’orfana Rosa Chirico di Bitetto di essere rinchiusa in qualche monastero;

cc. 2

1816


11/1.4.139

Le sorelle Pappatodero di Locorotondo chiedono il fratello d. Filippo Giacomo sia impiegato e in tal modo risarcio per i danni subiti durante l’occupazione militare;

cc. 4

1816


11/1.4.140

L’Intendenza di Bari circa l’elezione degli amministratori della Congrega del Purgatorio di Polignano;

cc. 3

1816


11/1.4.141

Si rimettono quattro processi verbali per la nomina degli amministratori degli ospizi di Locorotondo;

cc. 5

1816


11/1.4.142

L’Intendenza di Bari chiede notizie sul conto di Giuseppe Pascale di Polignano;

cc. 3

1816


11/1.4.143

Il Consiglio Generale degli Ospizi circa le nomine degli amministratori e dei cassieri dei pii stabilimenti di Polignano;

cc. 5

1816


11/1.4.144

L’intendenza circa il ricorso contro Benedetto Aprile di Locorotondo per l’amministrazione del Monte di Montanaro;

cc. 8

1816


11/1.4.145

Il giudice di pace di Monopoli chiede che la giovane Beatrice la Cirignola di Fasano venga accolta nel conservatorio di S. Giuseppe;

cc. 10

1816


11/1.4.146

Il maresciallo Mirabelli chiede e ottiene l’elenco degli arredi sacri destinati, per ordine dell’Intendente, alla città di Noicattaro;

cc. 8

1816


11/1.4.147

L’arcivescovo di Bari Baldassarre Mormile <1805-1818> per un triduo di preghiere, con l’esposizione del sacramento, per la fine della peste nella città di Noicattaro e per il patrocino della Madonna di Costantinopoli;

cc. 7

1816


11/1.4.148

Editto vescovile del vescovo rivolto a religiose di monastero non precisato;

c. 1

1816


11/1.4.149

Nomina da parte del canonico Basile dei successori di benefici di Cecca e Scisci;

c. 1

1817


11/1.4.150

Delegazione per la provvista del canonicato teologale vacante nella colleggiata di Cisternino;

cc. 42

1817


11/1.4.151

L’Intendenza della Provincia di Bari chiede al vescovo che il canonico Rondanini trasmetta qualunque carta rimasta in suo possesso relativamente agli ospizi di Locorotondo;

cc. 6

1817


11/1.4.152

Il vicario capitolare partecipa la sua elezione alla diocesi;

cc. 6

1818


11/1.4.153

Note del vicario capitolare circa la condotta del sacerdote Michele Fanelli;

c. 1

1818


11/1.4.154

Sulla morte Gennaro Carelli, vescovo di Conversano;

cc. 12

1818


11/1.4.155

Carteggio tra il vicario capitolare e il rettore del liceo, Agostino Patrizi, sul conto del sacerdote Michele Fanelli, di Conversano;

cc. 7

1818

1819

11/1.4.156

Il Ministero degli Affari Ecclesiastici relativamente ai novizi Stefano Palazzo e Giuseppe Netti di Conversano;

cc. 2

1819


11/1.4.157

Si partecipa alla diocesi la nomina Nicola Carelli <1820-1826> a vescovo di Conversano;

cc. 10

1820


11/1.4.158

Carte diverse fatte pervenire al vescovo relative agli ecclesiastici fra Ignazio da Canneto e fra Bonaventura da Rutigliano, fra Vincenzo Tondi, primicerio Nicola Scalera, Badessa Emanuela Cistulli, padre Daniello Maria di Gioia;

cc. 10

1820


11/1.4.159

Circa gli esercizi spirituali ed il ritiro dei sacerdoti Scipione Tarsia Incuria, Antonio Albanese e Clemente Pavone;

cc. 23

1820


11/1.4.160

Si richiede lo stato completo delle comunità religiose di Conversano, Rutigliano, Putignano, Turi e Noci;

c. 1

1820


11/1.4.161

Opposizione del capitolo e clero circa la presunta ingerenza del vescovo Carelli;

cc. 4

1820


11/1.4.162

Registro di stati liberi, contrahatur, attestati di povertà, discessoriali, licenze di vestizione, patenti di confessori e predicatori ed attestati dei canonicati per Roma;

cc. 14

1820

1826

11/1.4.163

Editto vescovile relativo alle regole da seguire per ricevere il sacramento della confermazione;

c. 1

<1820>

<1826>

11/1.4.164

Si ordina la riapertura della chiesa del Purgatorio di Polignano;

cc. 3

1821


11/1.4.165

Notificazione del vescovo al fine di ripristinare la buona disciplina nel coro della cattedrale;

cc. 2

1821


11/1.4.166

Il procuratore generale determina che il sacerdote Michele Fanelli sia rinchiuso per qualche tempo in una casa religiosa,

cc. 8

1821


11/1.4.167

L’Intendenza di Bari circa la questua del santuario dell’Incoronata di Foggia fatta dall’appaltatore Vito Nicola Pascali di Polignano dal 1° gennaio al 10 Marzo 1822;

cc. 3

1822


11/1.4.168

L’Intendenza di Bari circa il premio da conferire alle maestre ed al maestro dei fanciulli di Fasano;

cc. 3

1822


11/1.4.169

Crescenzo Capobianco circa il vicariato del canonico Domenico Sanduzzi;

cc. 2

1822


11/1.4.170

Corrispondenza con d. Pantaleo Nisio, postulatore nella causa della beatificazione di monsig. Morelli;

cc. 4

1822


11/1.4.171

Il vescovo di Molfetta Filippo Giudice Caracciolo <1820-1833> informa il vescovo Carelli circa la cattiva condotta tenuta da due giovani professi, prossimi all’ordinazione, nel convento dei cappuccini in Giovinazzo;

cc. 2

1822


11/1.4.172

Corrispondenza della badessa del monastero di S. Chiara, di Napoli, con il vescovo Carelli circa la persona a cui affidare l’amministrazione del patrimonio regolare;

cc. 41

1822


11/1.4.173

Il primicerio della cattedrale di Putignano al vescovo sul conto di d. Francesco Paolo Piccirilli e d. Francesco Lombardo;

cc. 6

1822


11/1.4.174

Conferimento della patente di confessore a Francesco Sgobba, sacerdote della colleggiata ecclesiastica di Castellana;

cc. 2

1822


11/1.4.175

Bolla pontificia per l’assegnazione del vescovado di Trivento nella persona di d. Giovanni de Simone;

cc. 6

1822


11/1.4.176

Conferimento della patente di confessore a Antonio Longo, sacerdote della colleggiata ecclesiastica di Castellana;

cc. 2

1822


11/1.4.177

L’arcivescovo di Petra chiede sussidi per ripristinare il santuario del Carmelo in Palestina;

cc. 2

1822


11/1.4.178

Corrispondenza tra l’Intendenza di Bari e il vescovo circa il permesso di far cavare le pietre necessarie alla costruzione di strade interne da un fondo appartenente alla mensa vescovile;

cc. 4

1822


11/1.4.179

Corrispondenza tra il regio giudice e il vescovo circa d. Giuseppe del fu Nicola Fanelli, notaio di Conversano;

cc. 3

1822


11/1.4.180

Corrispondenza tra il regio giudice ed il vescovo sul conto di Giuseppe di Francesco Paolo Lavolpe di Conversano;

cc. 3

1822


11/1.4.181

D. Nicola Sangirardi, nuovo regio giudice di Conversano, partecipa la sua nomina al vescovo Nicola Carelli;

cc. 4

1822


11/1.4.182

Editto di visita di Michele , arcivescovo di Bari, per la diocesi di Conversano;

cc. 2

[1823

1858]

11/1.4.183

Lettera al regio giudice del circondiario di Conversano affinché il bestemmiatore Angelo Paolo Lovecchio riceva il “meritato castigo”;

c. 1

1823


11/1.4.184

Corrispondenza tra il Ministero degli Affari Ecclesiastici ed il vescovo circa i titoli delle sacre ordinazioni nelle chiese ricettizie della diocesi di Conversano;

cc. 4

1823


11/1.4.185

Michele Basilio, neo eletto arcivescovo di Bari, partecipa la sua promozione al vescovo di Conversano Nicola Carelli;

cc. 2

1823


11/1.4.186

Copia della nomina del vicario ecclesiastico d. Michele Garrubba;

c. 1

1823


11/1.4.187

Ministeriale con cui si comunicano al vescovo determinazioni reali relative alla formazione dei titoli delle sacre ordinazioni nelle chiese recettizie;

cc. 2

1823


11/1.4.188

Ministeriale con cui si comunica la decisione della commissione dei vescovi, approvata dal re, per cui possono essere ammessi al possesso di una partecipazione ecclesiastica solo quei chierici che stìano per ascendere al suddiaconato;

cc. 2

1824


11/1.4.189

Ministeriale con cui si partecipa che la commissione dei vescovi ha presentato un modello di articoli fondamentali e generali per la formazione uniforme degli statuti cosicché da sollecitare quelle chiese che ne sono prive;

cc. 2

1824


11/1.4.190

La Presidenza della Regia Università degli Studi domanda informazioni sul conto del sacerdote del regio clero di Napoli, Nicola Maria del Buono per il tempo in cui è stato maestro del seminario diocesano;

cc. 3

1824


11/1.4.191

Monsignor Caracciolo, vescovo di Molfetta , partecipa la legale elezione del Capitolo provinciale convocato dai padri cappuccini il 2 maggio 1823;

cc. 9

1824


11/1.4.192

Risposta di un padre missionario a monsignor Carelli circa l’impossibilità di tenere missioni nella diocesi di Conversano nel corso dell’anno corrente;

cc. 2

1824


11/1.4.193

Editto sulle disposizioni intriseche da osservare nelle adunanze capitolari e nei comizi generali;

c. 1

1824


11/1.4.194

Disposizione vescovile per evitare una certa confusione nella recita dei vespri delle officiature doppie e semplici, delle anniversarie e moderazioni che si celebrano nella chiesa cattedrale;

cc. 2

1824


11/1.4.195

Editto per la velazione del capo delle donne in chiesa;

cc. 2

1824


11/1.4.196

Ministeriale relativa ai dubbi promossi dal vescovo di Capaccio (Salerno) circa gli onorari dovuti agli economi curati nelle chiese ricettizie;

cc. 2

1825


11/1.4.197

Corrispondenza tra il Ministero degli Affari Ecclesiastici e il Vescovado di Conversano circa la possibilità che monsignor Nicola Carelli, qualora si sia provveduto a tutte le partecipazioni nelle chiese ricettizie, possa promuovere egli stesso agli ordini sacri dei chierici a titolo di patrimonio sacro o di beneficio e far prestare loro servizio nelle stesse ricettizie;

cc. 6

1825


11/1.4.198

Ministeriale con cui si partecipa la proposta della commissione dei vescovi di fissare un termine ai procuratori dei cleri delle chiese della diocesi che si rifiutano di notificare gli stati delle rendite delle rispettive chiese;

cc. 2

1825


11/1.4.199

Il padre Giuseppe Chiomenti, da Deliceto, circa le missioni e i santi esercizi da farsi in Putignano, Turi e Rutigliano;

cc. 12

1825


11/1.4.200

Editto per una più decorosa condotta delle educande;

c.1

1825


11/1.5.201

Lettere ai vicari foranei della diocesi e all’Intendente sulla morte di mons. Nicola Carelli, vescovo di Conversano, avvenuta il 14 aprile dell’anno in corso;

cc. 12

1826


11/1.5.202

Lettera di Frisolini, da Napoli, sulla “casa dei matti” di Aversa e sulla pazzia del maggiordomo del Re;

cc. 2

1826


11/1.5.203

Lettera del sacerdote Giuseppe Spinelli circa l’estinzione di alcuni debiti a carico della badessa del monastero di S. Cosma di Conversano e del Capitolo di Rutigliano;

cc. 2

1826


11/1.5.204

Lettera del sacerdote Giuseppe Spinelli per trasmettere alcuni quesiti del Capitolo di Rutigliano e delle religiose Minunni e Tarsia;

cc. 2

1826


11/1.5.205

Lettera del sacerdote Giuseppe Spinelli sulle risposte fornite dal vescovo a proposito del matrimonio civile e della clausura in caso di velazione delle monache;

cc. 2

1826


11/1.5.206

Lettera del vescovo di Monopoli sul “pubblico scandalo” di Maria Teresa di Totaro, di Conversano;

cc. 3

1826


11/1.5.207

L’Intendenza chiede al vescovo informazioni sul conto del sacerdote Francesco l’Addomeda, di Polignano;

cc. 4

1826


11/1.5.208

Lettera dell’editore Gaetano Nobile sulla pubblicazione dell’opera “I fatti della Chiesa”;

cc. 7

1826


11/1.5.209

L’Intendenza per lo stato libero di Pancrazio La Selva di Polignano;

cc. 2

1826


11/1.5.210

Il clero ricettizio di Conversano chiede al vescovo di indossare l’insegna vescovile durante le pubbliche funzioni;

cc. 2

1826


11/1.5.211

Il rappresentante di Eugenio Giannini di Noci sulle vicende giudiziarie coinvolgenti il suo rappresentato insieme al fratello Domenico con sua moglie;

c. 1

1826


11/1.5.212

L’arcidiacono Radicchio sul conto dell’accolito Gianuzzi nella persona del chierico de Iatta;

cc. 2

1826


11/1.5.213

Lettera del sacerdote Giuseppe Spinelli al vescovo sulla grazia concessa alla religiosa Scattone di dimorare al di fuori del Monastero fino al mese di ottobre;

cc. 2

1826


11/1.5.214

Il canonico Vito Giuseppe Giannuzzi trasmette alla Curia Vescovile la bolla apostolica con la quale il papa concede le sacre indulgenze in occasione del giubileo;

cc. 4

1826


11/1.5.215

Lettera del vescovo sull’uso delle carni e dei principali generi alimentari durante l’imperversare dell’epidemia del colera;

cc. 2

1826


11/1.5.216

L’arcidiacono Paolo Radicchio sull’ordinazione sacerdotale di Francesco Bellino, di Castellana;

cc. 2

1826


11/1.5.217

Circa la nomina del sig. Vincenzo Maggipinto a maestro primario in Noci;

c. 1

[1826]

[1847]

11/1.5.218

Il vicario foraneo Bonaventura Morea chiede al vescovo il certificato di buona condotta per Pietro Ramundo e il suo stesso nipote Domenico, a un mese dalla partenza per Roma;

cc. 2

[1826]

[1847]

11/1.5.219

Maria Addolorata, religiosa di S. Giuseppe, chiede che le venga mandato il canonico penitenziere perché possa chiedere la confessione e liberare la sua anima per un fraintendimento con Maria Celestina;

cc. 2

[1826]

[1847]

11/1.5.220

Lettera della religiosa Maria Celestina del monastero di S. Giuseppe al vescovo;

cc. 2

[1826]

[1847]

11/1.5.221

Lettera con cui Teodoro Franchini avverte il vescovo scrivendogli: “Monsig. siete ingannato!”;

cc. 2

[1826]

[1847]

11/1.5.222

Riservata di Maria Raffaele al vescovo sull’opportunità di esentarsi dal capitolo, ragion per cui si rimane in attesa della decisione del vescovo di Gallipoli ;

cc. 2

[1826]

[1847]

11/1.5.223

Lettera del sacerdote Giuseppe Spinelli per la consegna dell’attestato di professione della novizia Maria Raffaele de Bellis;

c.1

1827


11/1.5.224

Disposizioni del vescovo da adottare da parte di tutte le chiese e monasteri della diocesi durante l’imperversare dell’epidemia del colera;

cc. 2

1827


11/1.5.225

Lettera al vescovo di Domenico Palumbo, da Trani, su “l’affare del seminario”;

cc. 2

1827


11/1.5.226.1

Lettera al vescovo di Antonio Carelli, da Trani, per confermare che si provvederà a discutere quanto prima le due cause contro il Comune di Rutigliano e le clarisse di Rutigliano;

cc. 2

1827


11/1.5.226.2

Lettera al vescovo di Antonio Carelli, da Trani, sulla causa contro Spinelli ed altri;

cc. 2

1827


11/1.5.227

Lettera al vescovo di Antonio Carelli, da Trani, sulle cause contro il comune di Rutigliano e le clarisse di Rutigliano;

cc. 2

1827


11/1.5.228

Lettera del vescovo di Castellaneta per chiedere al vescovo di Conversano un suo personale parere sull’opportunità o meno di svolgere un ufficio propostogli dal canonico Giovanni Intini, di Noci;

cc. 2

1827


11/1.5.229

Lettera al vescovo di Antonio Carelli, da Trani, sull’appello prodotto dai terraggieri putignanesi della mensa vescovile di Conversano contro la sentenza del tribunale civile;

cc. 2

1827


11/1.5.230

Lettera del vescovo sui falegnami chiamati a lavorare al palazzo vescovile, sul prete Netti, l’accolito Vavalle e alcuni lavori di accomodamento del seminario;

cc. 2

1827


11/1.5.231

Lettera del vescovo per rammentare all’economo Lippolis l’esistenza di un credito contro Vito Giuseppe Giannuzzi, di Putignano, e sui lavori urgenti che dovrebbero svolgere i quattro falegnami chiamati a lavorare al palazzo vescovile;

cc. 2

1827


11/1.5.232

Lettera del vescovo sull’errore commesso dal canonico Giuseppe Antonio Simone nel computo delle domeniche secondo il calendario liturgico, i crediti da esigere dall’economo Lippolis in Putignano, i lavori di ampliamento delle camerate dell’educandato di S. Benedetto;

cc. 2

1827


11/1.5.233

Lettera del vescovo per trasmettere delle ministeriali sul prossimo parto della regina, l’egresso temporaneo del prete Netti e la questione contro Nicola Andriani, a proposito del quale si ripromette di scrivere al giudice di Castellana;

cc. 2

1827


11/1.5.234

Lettera del vescovo per chiedere l’impeditus per due giovani cappuccini [dai nomi non specificati];

c. 1

1827


11/1.5.235

Lettera del vescovo de Simone sulla scatola di dolci inviata alle educande di S. Chiara, il felice parto della regina e le perizie da depositare a cura di Michele Gallotti presso il tribunale civile di Trani;

cc. 2

1827


11/1.5.236

Lettera del vescovo de Simone sul ritorno dell’ex cappellano sacerdote Netti, il rapporto per il canonico Lagravinese, l’affare di Andriani, le riforme del coro e i lavori per l’educandato di S. Benedetto;

cc. 2

1827


11/1.5.237

Lettera al vescovo da parte di Antonio Carelli, da Trani, con la quale si trasmettono le sentenze relative alle due cause contro il comune di Rutigliano e le clarisse della medesima città secondo quanto stabilito dal tribunale civile di Trani;

cc. 2

1827


11/1.5.238

Lettera al vescovo de Simone di Domenico Palumbo, da Trani, sulla causa contro i sig.ri de Luca e il contratto stipulato dal seminario con Stefano Fanelli;

cc. 2

1827


11/1.5.239

Nota di Luigi Basco all’arcidiacono Paolo Antonio Radicchio con la quale si acclude la dispensa munita di exequatur di commissione vescovile;

cc. 2

1827


11/1.5.240

Lettera di Giuseppe Spinelli in risposta alla nota del vescovo de Simone del 1° luglio;

cc. 2

1827


11/1.5.241

Lettera di Giuseppe Spinelli sulla scelta del canonico Schiavone di Manduria come maestro del seminario;

c. 1

1827


11/1.5.242

Lettera di Giuseppe Spinelli, da Roma, sulla costituzione del tribunale superiore alla S. Sede, la supplica della novizia de Bellis per ottenere la professione, le istanze delle religiose di Noicattaro;

cc. 2

1827


11/1.5.243

Lettera di Giuseppe Spinelli, da Roma, per la trasmissione del breve per la famiglia Campanella e sulla questione delle religiose Salomone e Miccolis;

cc. 2

1827


11/1.5.244

Lettera del sig. Giuseppe Spinelli, da Roma, sulla proroga della licenza ottenuta da Maria Cherubina Scattone di rimanere fuori dal monastero, ragion per cui si sborseranno 6 ducati;

cc. 2

1827


11/1.5.245

Il vicario generale di Bari sul conto del diacono riformato frate Michelangelo da Bitonto;

cc. 4

1827


11/1.5.246

Lettera al vescovo de Simone sulle disgrazie gravanti sulla famiglia Trisclini;

cc. 4

1827


11/1.5.247

Lettera di Lappante, da Brindisi, al vescovo de Simone, sull’acquisto di quarantasette copie della “Dottrina Cristiana”;

c. 1

1827


11/1.5.248

Lettera al vescovo di Pasquale de Laurentis, dalla Marina di S. Spirito di Bitonto, sulla famiglia di Oronzo de Marinis e Michele Maggio;

cc. 2

1827


11/1.5.249

Il pro-vicario generale Corvino, da Otranto, comunica di non poter svolgere temporaneamente i compiti assegnatigli poiché si trova nella diocesi di Nardò;

cc. 2

1827


11/1.5.250

Il guardiano di Ruvo Luigi Maria di Corvino dichiara di essere stato pagato dal tesoriere Antonio Albanese;

cc. 2

1827


11/1.5.251.1

Il canonico Casulli, da Fasano, dichiara di non essere stato ancora rimpatriato per “cause ragionevoli”;

cc. 2

1827


11/1.5.251.2

Lettera di Ciro […], da Fasano, sul mancato ricevimento di una missiva del vescovo;

cc. 2

1827


11/1.5.252

Congedo del guardiano di Ruvo Luigi Maria di Corvino al tesoriere Antonio Albanese;

cc. 2

1827


11/1.5.253

Il vicario generale Michelangelo Incalzi dirama una circolare diocesana perché si canti il Te Deum per il parto della regina;

cc. 2

1827


11/1.5.254

Il canonico Vito Antonio d’Amico, da Cisternino, sul compito attribuito dal ministro al vescovo de Simone a proposito della “teologale”;

cc. 2

1827


11/1.5.255

Il sig. Domenico Palumbo, da Trani, sulla perizia riguardante il seminario svolta da Michele Gallotti;

cc. 2

1827


11/1.5.256.1

Il canonico Pasquale Schiavone, da Manduria, pone alcuni quesiti sul numero delle messe da celebrare e su quali autori è opportuno soffermarsi nel corso degli studi teologici;

cc. 2

1827


232.256.2

Lettera del canonico Pasquale Schiavone, da Manduria, al vicario generale Angelo Incalzi sulla difficoltà di insegnare serenamente teologia nel seminario;

cc. 2

1827


232.257.1

Il pro-vicario generale Arcidiacono Lombardi, da Oria, sui provvedimenti presi nei confronti del canonico Pasquale Schiavone di Manduria;

cc. 2

1827


232.257.2

Lettera del sig. Sparano, da Oria, al vescovo de Simone circa un tal Oronzo Orlando, di Ostuni;

cc. 2

1827


11/1.5.258.1

L’ex arciprete Salvemini, da Bari, fa sapere che pretenderà dal Capitolo di Rutigliano tutto ciò che gli spetta per “diritto di stola”;

cc. 2

1827


11/1.5.258.2

Lettera del priore di Bari al vescovo de Simone sul prezzo delle mule;

cc. 2

1827


11/1.5.259

Il canonico Vito Antonio d’Amico, da Cisternino, lamenta il ritardo a causa del quale non si dà ancora applicazione alla ministeriale emanata a proposito della “teologale”;

cc. 2

1827


11/1.5.260

Il guardiano di Ruvo Luigi Maria di Corvino congeda il tesoriere Antonio Albanese in vista dell’imminente visita del vescovo de Simone notificando che le spese di missione ammontano a dieci ducati;

cc. 3

1827


11/1.5.261

Il vescovo di Monopoli Palmieri sulla nomina del canonico Vitantonio d’Amico a vicario generale;

cc. 4

1827


11/1.5.262

Corrispondenza tra il vescovo di Conversano de Simone e il canonico teologo Vito Antonio d’Amico, in Cisternino, a proposito della rendita di beni relativa alla prebenda teologale della collegiata di Monopoli;

cc. 2

1827


11/1.5.263

Il vicario generale di Oria sulla nomina del sacerdote Leonardo Moccia Torre a rettore del seminario;

cc. 4

1827


11/1.5.264

Il sacerdote Michele Manieri, da Teano, accetta la carica di vicario generale di Monopoli in luogo del vescovo Palmieri;

cc. 16

1827


11/1.5.265

Vincenzo Convertini, da Locorotondo, chiede consiglio a proposito di quanto verificatosi allorché è rimasta vacante un’ulteriore porzione del Capitolo con l’ascensione all’arcipretura dell’ex conventuale Michele Palmisani;

cc. 2

1827


11/1.5.266.1

Il sig. Francesco Caramia, da Ostuni, esprime profonda riconoscenza e gratitudine al vescovo de Simone;

cc. 2

1827


11/1.5.266.2

Il sig. Francesco Caramia, da Ostuni, sui servizi prestati al vicario generale Angelo Incalzi;

cc. 2

1827


11/1.5.266.3

Il sig. Francesco Caramia, da Ostuni, rinnova al vicario generale Angelo Incalzi la volontà di sbrigare ulteriori adempimenti;

cc. 2

1827


11/1.5.267

Il tesoriere Auroldi, da Ostuni, scrive al vicario generale Incalzi sulla sua nomina a pro-vicario;

cc. 2

1827


11/1.5.268

Il canonico Vito Antonio d’Amico, da Cisternino, scrive al vicario generale Incalzi a proposito delle ultime vicende riguardanti sé e il suo fratello arciprete, recentemente colpiti dalla morte della loro madre;

cc. 2

1827


11/1.5.269

Ignazio de Bisogno, da Napoli, sul ritardo col quale è pervenuto il rapporto sulla ricettizia di Noci;

cc. 4

1827


11/1.5.270

Giuseppe Spinelli, da Roma, conferma al vicario generale Incalzi di aver ricevuto duecento ducati;

cc. 2

1827


11/1.5.271

Corrispondenza di Giuseppe Spinelli, da Roma, e di Luigi Bosco con il vicario generale Incalzi circa un breve per l’oratorio privato a favore della famiglia dell’Erba;

cc. 6

1827


11/1.5.272

Giuseppe Spinelli, da Roma, scrive al vicario generale Incalzi sull’assoluzione della religiosa Nitti nonostante abbia infranto il voto di povertà;

cc. 2

1827


11/1.5.273

Giuseppe Spinelli, da Roma, aggiorna il vicario generale Incalzi a proposito di alcune questioni in corso di trattazione, tra cui la commendatizia per Pinto e Longo, l’affare del canonico Schiavone e l’istanza della badessa di Noci;

cc. 2

1827


11/1.5.274

Giuseppe Spinelli, da Roma, trasmette al vicario generale Incalzi un breve per l’oratorio privato a favore della famiglia Campanella;

c. 1

1827


11/1.5.275

Don Giuseppe de Rogatis, da Napoli, comunica al vicario generale Incalzi che darà inizio alla trattativa di un affare su istanza della città di Foggia;

cc. 2

1827


11/1.5.276

Il canonico Giosuè, da Napoli, reduce da una lunga indisposizione fisica, fa il resoconto dei vari servizi svolti per l’arciprete di Lecce, il vescovo di Ugento , il vescovo di Termoli e il vescovo di Castellaneta;

cc. 2

1827


11/1.5.277

Il canonico Giosuè, da Napoli, esprime il suo disappunto e i suoi sentimenti di amarezza a proposito dei rapporti intrattenuti con la ricettizia di Carovigno;

cc. 2

1827


11/1.5.278

L’arcidiacono Nicola Leone, da Lavello, esprime profonda riconoscenza e gratitudine al vicario generale Incalzi;

cc. 2

1827


11/1.5.279

Giuseppe Spinelli, da Bitonto, aggiorna il vicario generale Incalzi circa lo svolgimento delle commissioni recentemente affidategli, tra cui quella dell’essersi procurato ventiquattro collarini e una beretta;

cc. 2

1827


11/1.5.280

Giuseppe Spinelli, da Roma, trasmette al vicario generale Incalzi il rescritto per le due religiose Donvito e Miccolis, un breve per l’oratorio privato a favore del sig. Antonelli e la bolla per il sig. Bassi;

c. 1

1827


11/1.5.281

Giuseppe Spinelli, da Roma, trasmette al vicario generale Incalzi il rescritto per una clarissa [il cui nome non è specificato] e tre brevi per gli oratori privati a favore del sig. Stradiota, Lippolis e Vavalle;

c. 1

1827


11/1.5.282

Giuseppe Spinelli, da Roma, ancora sui tre brevi per gli oratori privati a favore del sig. Stradiota, Lippolis e Vavalle, i collarini e la beretta e alcune facoltà da concedere alle educande;

c. 1

1827


11/1.5.283

Il sig. Luigi Galli, da Roma, scrive al vicario generale Incalzi in luogo di Giuseppe Spinelli, momentaneamente assente;

c.1

1827


11/1.5.284

Giuseppe Spinelli, da Roma, scrive al vicario generale Incalzi a proposito dell’istanza delle clarisse e delle religiose di S. Cosma e Damiano, le quali chiedono la facoltà di negoziare;

cc. 2

1827


11/1.5.285

Giuseppe Spinelli, da Roma, scrive al vicario generale Incalzi sulla ministeriale per Nicola Giordano e Mola Franchino e sull’oratorio privato per la famiglia Pappalepore;

cc. 2

1827


11/1.5.286

Giuseppe Spinelli, da Roma, scrive al vicario generale Incalzi sull’assoluzione di un monaco dal voto di castità e sull’oratorio privato per la famiglia Pappalepore;

cc. 2

1827


11/1.5.287

Giuseppe Spinelli, da Roma, scrive al vicario generale Incalzi sulla questione riguardante il sacerdote Luigi Nardone;

cc. 2

1827


11/1.5.288

Giuseppe Spinelli, da Roma, scrive al vicario generale Incalzi a proposito della decisione per effetto della quale è abolito l’obbligo, per le religiose del monastero dei SS. Cosma e Damiano, di rimettere nella cassa centrale beni e doti spirituali;

cc. 2

1827


11/1.5.289

Giuseppe Spinelli, da Roma, scrive al vicario generale Incalzi sulla velazione di alcune clarisse trasmettendo il breve per Cipriano e Riccardi;

cc. 2

1827


11/1.5.290

Il delegato ministeriale, da Bari, comunica al vicario generale Incalzi l’esito della votazione, effettuata in Ostuni, per cui si accorda la dispensa dall’obbligo di residenza, pur continuando a esercitare i servizi legati alla carica ricoperta;

cc. 3

1827


11/1.5.291

Il delegato ministeriale fornisce il computo delle spese per l’oratorio privato della famiglia Iacobelli;

c. 1

1827


11/1.5.292

Giuseppe Spinelli, da Roma, scrive al vicario generale Incalzi sulla spedizione della bolla a favore del canonico Bassi, sull’accordo di alcune facoltà riservate alle educande e sulle istanze delle carmelitane di Putignano;

cc. 2

1827


11/1.5.293

Giuseppe Spinelli, da Roma, trasmette al vicario generale Incalzi la copia degli atti dell’ultimo concistoro, notizie sull’oratorio privato della famiglia Pappalepore, l’impeditus per Vito Lenti e Gaetana Lippolis e la concessione della facoltà per le clarisse di poter aprire un negozio;

cc. 2

1827


11/1.5.294

Luigi Galli, da Roma, trasmette al vicario generale Incalzi quattro rescritti per il sig. Colamussi e uno per la riduzione delle messe per il sig. Lovecchio, notizie sulla questione del sig. Nardone, la bolla del sig. Bassi, la richiesta di proroga da parte delle educande, la vendita di un palazzo, la dispensa per Gaetano Antonelli e Giustina Ottomano, la licenza dai libri per il sig. Saponaro, la spedizione di un breve sulle insegne e l’ampliazione di alcuni oratori privati;

cc. 3

1827


11/1.5.295

Michele Spinelli, da Bitonto, scrive al vicario generale Incalzi in luogo del fratello Giuseppe, per consegnare trentasei collarini e una beretta;

cc. 2

1827


11/1.5.296

Luigi Bosco, da Napoli, scrive al vicario generale Incalzi richiedendo la compilazione del modello attestante le rendite del clero per poi procedere alla spedizione della cedola reale per le insegne;

cc. 2

1827


11/1.5.297

Giuseppe Spinelli, da Roma, comunica al vicario generale Incalzi il saldo di un conto a carico dei sigg. Antonelli e Ottomano;

cc. 2

1827


11/1.5.298

Luigi Bosco, da Napoli, scrive al vicario generale Incalzi sulla tassa per la spedizione della cedola reale per le insegne;

c. 1

1827


11/1.5.299

Giuseppe Spinelli, da Roma, trasmette al vicario generale Incalzi il duplicato del decreto emanato dalla Congregazione del Concilio riguardante una vertenza amministrativa e la grazia concessa alla religiosa Scattone per poter dimorare fuori dal chiostro;

cc. 2

1827


11/1.5.300

Giuseppe Spinelli, da Roma, trasmette al vicario generale Incalzi la ministeriale per il sig. Angelo Antonio Morisco Tarsia e la sig.ra Aurelia Manuzzi;

cc. 2

1827


11/1.5.301

Giuseppe Spinelli, da Roma, scrive al vicario generale Incalzi sull’esenzione dai servizi del coro del partecipante Giudioli nella chiesa di Locorotondo e sulla negata concessione di alcune licenze richieste dalle educande;

cc. 2

1827


11/1.5.302

Giuseppe Spinelli, da Roma, scrive al vicario generale Incalzi dichiarando di essere riuscito ad ottenere la concessione di alcune licenze richieste dalle educande, nonostante le relative istanze fossero prive dei nomi delle richiedenti, e fornisce notizie sull’oratorio privato dell’Erba;

cc. 2

1827


11/1.5.303

Giuseppe Spinelli, da Bitonto, conferma di aver ricevuto dal tesoriere Albanese ducati 140;

cc. 2

1827


11/2.6.304

L’arcivescovo di Brindisi, comunica al vescovo di Conversano de Simone di aver scritto al Capitolo cattedrale di Ostuni per ricevere un parere sull’assenza del vicario Incalzi;

cc. 2

1827


11/2.6.305

Giuseppe Spinelli circa il sig. Colamussi, le petizioni per i sig.ri Lippolis, l’ammissione delle educande, la facoltà di risolvere casi riservati, l’istanza per le novizie carmelitane, otto licenze per le educande, le carmelitane di Putignano, l’istanza per le insegne del Capitolo di Putignano, l’istanza avanzata dal sig. Galei relativa alla “condonanza” richiesta dal sacerdote d. Luigi Stradiota;

cc. 2

1827


11/2.6.306

Giuseppe Spinelli invia il conto autentico relativo al canonicato di Pietro Saponari;

cc. 3

1827


11/2.6.307

Notifica di Giuseppe Spinelli circa la direttiva ministeriale per i sig.i Morea, il breve per le insegne di partecipante, le velazioni delle novizie Campanella e Loliva e le altre due religiose De Miccolis;

cc. 2

1827


11/2.6.308

Lettera di riconoscenza da parte di Michele Leone;

cc.2

1827


11/2.6.309

Simone Gennarelli circa la dispensa matrimoniale per Antonelli ed Ottomano;

c. 1

1827


11/2.6.310

Simone Gennarelli circa la dispensa matrimoniale per Silvestri e Curci;

c. 1

1827


11/2.6.311

Simone Gennarelli partecipa di aver domandato la spedizione del regio exequatur alla dispensa matrimoniale per Gaetano Antonelli e Giustina Ottomano e richiede altro denaro per le ulteriori spese sostenute;

c. 1

1827


11/2.6.312

Il procuratore generale invia al vescovado di Conversano la circolare relativa alla metà dell’avanzo di rendita delle ricettizie a favore del seminario;

cc. 2

1827


11/2.6.313

Simone Gennarelli partecipa di aver pagato per i tre regi exequatur ai tre brevi di oratorio [non ulteriormente specificati] e non averne potuto subito provvedere alla spedizione per la mancanza di alcune firme;

c. 1

1827


11/2.6.314

Simone Gennarelli circa il certificato di nascita di Pietro Saponaro, sul ritardo della bolla canonicale, e giustificazione per il ritardo nella spedizione dei regi exequatur ai tre brevi di oratorio;

c. 1

1827


11/2.6.315

Simone Gennarelli partecipa l’invio delle tre “brevi di oratorio” e i tre regi exequatur e accenna ad un plico con cinque volumetti “per ampliazioni negli oratori privati”;

c. 1

1827


11/2.6.316

Simone Gennarelli partecipa di aver ricevuto la bolla canonicale per il sacerdote Giuseppe Bassi che assicura di consegnare subito in cancelleria;

c. 1

1827


11/2.6.317

Simone Gennarelli circa il ricorso per l’impartizione del regio exequatur alla bolla di canonicato del Sig. Bassi;

c. 1

1827


11/2.6.318

Il primicerio della cattedrale di Conversano, Luigi Tarsia Incuria, partecipa il risultato delle sue operazioni relativamente al cassiere del conservatorio di S. Giuseppe in Conversano, d. Giuseppe Ferrari, e la gestione dei conti negli anni 1825-1826;

cc. 2

1827


11/2.6.319

Simone Gennarelli circa la bolla di canonicato per il sig. Bassi con il relativo regio exequatur e le spese ad essa connesse;

c. 1

1827


11/2.6.320.

Simone Gennarelli circa il regio exequatur alla bolla canonicale del sig. Saponari;

cc. 2

1827


11/2.6.321

Simone Gennarelli partecipa di aver letto il notamento del vicario per cui restano comprese nel compenso dell’agenzia le regalie;

cc. 2

1827


11/2.6.322

Simone Gennarelli invia una dispensa matrimoniale con regio exequatur indicando le spese sopportate;

cc. 2

1827


11/2.6.323

Giuseppe Spinelli notifica la risoluzione della santa congregazione del concilio circa l’assenza del vicario Incalzi;

cc. 2

1827


11/2.6.324

Supplica di Pasquale Bolognino per la risoluzione di una controversia con la badessa del monastero di S. Chiara per l’apertura di una finestra “dirimpetto alle fabbriche del Monastero”;

cc. 2

1827


11/2.6.325

Simone Gennarelli partecipa le spese sostenute per aver affrancato e spedito delle dispense matrimoniali e le rispettive regie ordinanze, oltre che per il regio exequatur all’annesso breve, da Roma, con lettera del Sig. Spinelli;

cc. 4

1827


11/2.6.326

Simone Gennarelli circa le spese ed il riscontro dell’affare Campanella;

cc. 2

1827


11/2.6.327

Risposta negativa del Monastero di S. Cosma di Conversano ad accettare educande straniere di età inferiore ai quindici anni;

cc. 2

1827


11/2.6.328

Gaetano Gennarelli circa le bolle della crociata;

c. 1

1827


11/2.6.329

Carte scritte per il superamento di alcuni pregiudizi e una più sicura custodia delle monache dei monasteri di S. Benedetto e S. Chiara di Conversano;

cc. 2

1827


11/2.6.330

Rapporto relativo al debito di Michelangelo Incalzi per le bolle della crociata;

cc. 2

1827


11/2.6.331

Simone Gennarelli partecipa di aver richiamato il figlio Gaetano, che si trova a Pozzuoli, perché garantisca, in presenza del padre, l’adempimento ai suoi doveri;

cc. 2

1827


11/2.6.332

Rapporto per la riduzione dei titoli delle ricettizie di Noci;

cc. 2

1827


11/2.6.333

Lettera di risposta di Gaetano Gennarelli al vicario di Conversano circa la consegna del denaro e delle bolle di cui tener conto per l’amministrazione relativa all’anno 1818;

cc. 2

1827


11/2.6.334

Gaetano Gennarelli fornisce le prove di non aver ricevuto il denaro trasmesso per posta nell’ anno 1818 e riferisce i suoi proponimenti per verificare se siano conservate bolle con l’indicazione del giorno in cui sono state spedite;

cc. 2

1827


11/2.6.335

Lettera personale di d. Francesco Paolo Kostka;

cc. 2

1827


11/2.6.336

Supplica di Luigi Ciaccia perché l’ex conventuale Michelangelo Leone possa riprendere ad esercitare la professione di maestro;

cc. 2

1827


11/2.6.337

Vito Antonio dell’Erba circa la conciliazione dei sacerdoti Antonio e Giuseppe Longo con il nipote Ignazio e sulla professione del maestro Ciaccia;

cc. 2

1827


11/2.6.338

D. Luigi “Ciaccia” supplica il vescovo perché lo esoneri dall’esame per avanzamento di carriera a causa della sua cagionevole salute;

cc. 2

1827


11/2.6.339

Il regio giudice di Castellana assicura che nella contesa che ebbe luogo in una delle prime notti del mese non vi prese parte alcun ecclesiastico;

c. 1

1827


11/2.6.340

Lettere di fra Luigi da S. Lazzaro al vicario generale circa le violenze subite in campagna da alcune donne e “la facoltà” per i giovani che non hanno adempito al precetto pasquale;

cc. 4

1827


11/2.6.341

Giuseppe Spinelli circa la grazia ottenuta per un tale de Marco che non si può spedire senza il pagamento della spesa che ne deriva;

cc. 2

1827


11/2.6.342

Notifica di Giuseppe Spinelli al vicario generale Incalzi circa la sospensione dell’istanza per il seminario e gli affari Loliva e Pricci, Cipriano e Riccardi e famiglia Vavalle;

cc. 2

1827


11/2.6.343

Notifica di Giuseppe Spinelli della grazia ottenuta per le religiose del monastero di SS. Cosma e Damiano e per la velazione delle novizie;

cc. 2

1827


11/2.6.344

Notifica di Giuseppe Spinelli relativamente a diversi argomenti quali: le monache del monastero di SS. Cosma e Damiano, l’affare Giacomo e Antonia Morea di Noci, l’affare Loliva e , la grazia da ottenere per quattro novizie, la questione relativa all’arcivescovo di Brindisi;

cc. 2

1827


11/2.6.345

Notifica di Giuseppe Spinelli circa l’autorizzazione a riscuotere le tasse finora percepite dalla curia di Conversano;

cc. 2

1827


11/2.6.346

Giuseppe Spinelli circa le direttive ministeriali di Pacelli e Longo, la tassa della Curia, la bolla per il sig. Bassi, le dieci licenze per le educande, l’autorizzazione al vescovo per entrare nella clausura del monastero dei SS. Cosma e Damiano per la prossima monacazione;

cc. 2

1827


11/2.6.347

Notifica di Giuseppe Spinelli circa le direttive ministeriali per Pacelli e Longo e per D’Elia e Guagnano e le dieci facoltà le educande;

c. 1

1827


11/2.6.348

Notifica di Giuseppe Spinelli relativamente a diverse questioni, quali: la proroga al permesso di rimanere fuori dal chiostro concessa alle tre religiose Irene Minunni, Eufemia Tarsia e Vincenza Tria, le decisioni non ancora prese in merito alla tassa della curia ed alcuni comportamenti tenuti dalle parrocchie della diocesi nei casi di matrimonio;

cc. 2

1827


11/2.6.349

Giuseppe Spinelli notifica al vescovo de Simone la spedizione della fede relativa alla visita ad sacra limina eseguita e la grazia ottenuta perché possa entrare nel monastero dei SS. Cosma e Damiano ed eseguire la prima monacazione;

cc. 2

1827


11/2.6.350

Giuseppe Spinelli partecipa al vicario generale Incalzi la grazia ottenuta ad istanza del vescovo de Simone perchè sia possibile riscuotere da parte della curia tutti i diritti finora riscossi dai suoi stessi predecessori;

cc. 2

1827


11/2.6.351

Il canonico Giosuè circa le decisioni ministeriali di liberare la ricettizia di Carovigno e le angherie subite dall’arciprete, nell’adempimento delle sue funzioni, soprattutto da parte della famiglia Cavallo;

cc. 6

1827


11/2.6.352

Giuseppe Spinelli sul conto dell’arciprete Salvemini;

cc. 2

1827


11/2.6.353

Giuseppe Spinelli al vicario Incalzi circa il breve di oratorio della famiglia Campanella, la facoltà di risolvere i casi riservati per fra Luigi da S. Lazzaro, la disposizione ministeriale per Silvestri e , l’istanza dei sig.ri Lippolis di ordinare la messa in campagna;

cc. 2

1827


11/2.6.354

Giuseppe Spinelli circa le due licenze per le educande, la richiesta di Francesco Paolo Lippolis, Gaetano Antonelli e Giustina Ottomano e le insegne per il capitolo di Rutigliano;

cc. 2

1827


11/2.6.355

I sacerdoti Giuseppe De Luca e Giuseppe Pizzarelli chiedono che vengano destinati sei sacerdoti confessori all’abbazia di Barsento nel giorno della nascita di Maria Vergine;

c. 1

1827


11/2.6.356

L’arcivescovo di Bari Michele Clary sulle provviste dei canonicati vacati prima del Concordato nei mesi vescovili;

cc. 2

1827


11/2.6.357

Risposta del procuratore del Capitolo di S. Pietro di Putignano, Francesco Paolo Piccirilli, sulla questione relativa ai fratelli Picca di Molfetta e fratelli e sorelle Cacciattoli di Putignano, eredi del sacerdote Stasi;

cc. 2

1827


11/2.6.358

L’Intendenza circa i chierici soggetti alla leva;

cc. 2

1827


11/2.6.359

Il vescovo di Molfetta manifesta disaccordo sul parere del vescovo di Conversano de Simone secondo il quale i chierici suoi diocesani devono ritirarsi se vogliono ascendere agli ordini sacri;

cc. 2

1827


11/2.6.360

Fra Geremia da Francavilla chiede al vicario generale di poter ottenere il pulpito quaresimale o di Putignano o di Castellana;

c. 1

1827


11/2.6.361

Memoria di risposta all’arcivescovo di Bari Clary a proposito delle provviste canonicali;

cc. 6

1827


11/2.6.362

“Commandatizia” per il chierico Michele Accolti Gil;

c. 1

1827


11/2.6.363

La Sacra Congregazione dei Vescovi e dei Regolari sulla domanda di secolarizzazione di padre Federico Laviola, religioso delle Scuole Pie;

cc. 8

1827


11/2.6.364

Lettera di congratulazione al nunzio per la sua elezione;

c. 1

1827


11/2.6.364bis

Lettera di Giuseppe Chimineti, vicario generale di Brindisi, al vicario di Conversano Michelangelo Incalzi, sul sacerdote Francesco de Castro;

cc. 2

1827


11/2.6.364ter

Lettera dell’arcidiacono Cinosa a al vicario di Conversano Michelangelo Incalzi su un accadimento verificatosi nella chiesa di Brindisi relativamente al canto delle lezioni da parte delle dignità durante gli uffici solenni;

cc. 2

1827


11/2.7.365

L’Intendenza richiama la cedola di maestro privato di d. Paolo Gidiuli di Locorotondo;

cc. 6

1828


11/2.7.366

Giuseppe Spinelli, da Roma, comunica il resoconto degli introiti e degli esiti che costituiscono il bilancio della diocesi negli anni a. 1827-1828;

cc. 2

1828


11/2.7.367

Luigi Bosco, da Napoli, conferma di aver ricevuto dal tesoriere Albanese ducati 24:33;

cc. 2

1828


11/2.7.368

Giuseppe Spinelli, da Roma, sulla scelta degli esaminatori pro-sinodali, sul permesso chiesto da una religiosa malata di uscire dal monastero e sui presunti 12 ducati che l’ex cappuccino Salvatore di Santa Susanna gli avrebbe consegnato;

cc. 2

1828


11/2.7.369

Giuseppe Spinelli, da Roma, sulla bolla per il cancelliere Lagravinese e sull’affare (non specificato) del capitolo di Rutigliano;

cc. 3

1828


11/2.7.370

Giuseppe Spinelli, da Roma, sulla facoltà di leggere i libri proibiti per il sig. Pace, sulla riduzione delle messe per il chierico Pietro Cannone, sull’accoglienza delle educande da parte delle monache di Rutigliano, sull’affare Lagravinese e la dispensa per Pietro Laera e Teresa Angiulli;

cc. 2

1828


11/2.7.371

Giuseppe Spinelli, da Roma, sulla grazia concessa all’arciprete Ciaccia;

cc. 2

1828


11/2.7.372

Giuseppe Spinelli, da Roma, sulla facoltà di leggere i libri proibiti per il sig. Lepore e sulla bolla per il canonicato di Lagravinese;

cc. 2

1828


11/2.7.373

Giuseppe Spinelli, da Roma, sulle facoltà richieste per le educande, specificando, però, che per le prossime volte si precisi il nome di ognuna e la congregazione di appartenenza, sul rimpatrio del penitenziere Manerba, sull’affare del Capitolo di Rutigliano e sulla commendatizia per una beneficiale di Conversano;

cc. 2

1828


11/2.7.374

Giuseppe Spinelli, da Roma, sull’autorizzazione concessa alle conservatoriste di S. Giuseppe ad emettere voti solenni;

cc. 2

1828


11/2.7.375

Giuseppe Spinelli, da Roma, sulla domanda per le insegne per l’arciprete Ciaccia e sulla ministeriale per Giacomo ed Eugenia Russo;

c. 1

1828


11/2.7.376

Giuseppe Spinelli, da Roma, trasmette copia del concistoro mentre non è in grado di dire alcunché sull’affare delle conservatoriste di S. Giuseppe;

c. 1

1828


11/2.7.377

Giuseppe Spinelli, da Roma, sull’assoluzione delle messe ottenute per la vedova Lucrezia Pascale, sulla necessità di presentare le lettere di commissione per ottenere l’accordo di alcune richieste per le educande e precisando che gli altri affari sono ancora in pendenza;

cc. 2

1828


11/2.7.378

Giuseppe Spinelli, da Roma, conferma di aver ricevuto quanto gli spetta e scrive circa l’affare di Rutigliano, la possibilità di leggere i libri proibiti per il sig. Pace e su alcune istanze delle conservatoriste di S. Giuseppe;

cc. 2

1828


11/2.7.379

Giuseppe Spinelli, da Roma, affida al sig. Biagio Accolti Gil lo svolgimento di alcuni compiti riguardanti la cattedra di Rutigliano e il chiostro del conservatorio di S. Giuseppe;

cc. 2

1828


11/2.7.380

Biagio Accolti Gil scrive al vicario generale Incalzi dicendosi in attesa di ducati 50 come corrispettivo dei servizi resi;

cc. 2

1828


11/2.7.381

Giuseppe Spinelli, da Roma, sulla facoltà concessa alle religiose di S. Chiara di negoziare alcuni prodotti cerealicoli, sull’affare di Rutigliano e sulla possibilità di vita comune di due monaci francescani di Conversano;

c. 1

1828


11/2.7.382

Giuseppe Spinelli, da Roma, sulla questione di Michele Tricase e la commendatizia per ottenere la composizione per la vedova Pascale;

c. 1

1828


11/2.7.383

Giuseppe Spinelli, da Roma, sulla supplica delle religiose Caprio e Lomele, sulla possibilità per le monache di S. Chiara di negoziare cereali, sulla relazione per l’affare del Seminario, la ministeriale per le monache Sabatelli e Silvestris e la riduzione delle messe per la vedova Pascale;

cc. 2

1828


11/2.7.384

Giuseppe Spinelli, da Roma, sui benefici ecclesiastici per l’arciprete Ciaccia, sulla riduzione delle messe per la vedova Pascale, sulla supplica della religiosa di Noicattaro e l’ottenimento del perinde valere per le monache Sabatelli e Silvestris;

cc. 2

1828


11/2.7.385

Giuseppe Spinelli, da Roma, sul breve attestante l’autorizzazione per il sacerdote Leopoldo Leone di Castellana di esercitare la professione medica e sulla licenza di leggere i libri proibiti per d. Giuseppe Matarrese;

c. 1

1828


11/2.7.386

Giuseppe Spinelli, da Roma, sulla riduzione delle messe per la vedova Pascale di Castellana;

cc. 2

1828


11/2.7.387

Giuseppe Spinelli, da Roma, sull’accordo della proroga del precetto pasquale, per la quale proroga l’importo è di 1:25 ducati;

cc. 2

1828


11/2.7.388

Giuseppe Spinelli, da Roma, sulla facoltà per il sacerdote Leopoldo Leone di Castellana di esercitare la professione medica;

cc. 2

1828


11/2.7.389

Domenico Palumbo, da Trani, circa la causa contro i sig.ri de Luca, in merito alla quale si è provveduto a notificare la sentenza al sig. Fanelli;

cc. 4

1828


11/2.7.390

Giuseppe Spinelli, da Roma, comunica che il precetto pasquale è prorogato fino alla Pasqua di Pentecoste;

c. 1

1828


11/2.7.391

Giuseppe Spinelli, da Roma, sull’oratorio privato della famiglia de Pascale e sul permesso accordato alle religiose del monastero dei SS. Cosma e Damiano di procedere alla permuta di una loro bottega;

cc. 2

1828


11/2.7.392

Giuseppe Spinelli, da Roma, sull’oratorio privato della famiglia dell’Erba;

c. 1

1828


11/2.7.393

Giuseppe Spinelli, da Roma, sulla riduzione delle messe del seminario;

cc. 2

1828


11/2.7.394

Giuseppe Spinelli, da Roma, sulla facoltà di leggere i libri proibiti per Redavid;

cc. 2

1828


11/2.7.395

Giuseppe Spinelli, da Roma, sulla facoltà di leggere i libri proibiti per Redavid, Matarrese e Liuzzi, le due ministeriali per Tricase, e Caprio, il perinde valere per Loliva e Pricci, l’affare Ciaccia, la riduzione delle messe per il Seminario;

cc. 3

1828


11/2.7.396

Giuseppe Spinelli, da Roma, sull’ottenimento della dispensa matrimoniale per Sabatelli e Silvestris;

c. 1

1828


11/2.7.397

Giuseppe Spinelli, da Roma, sulla grazia chiesta per l’ex arciprete Ciaccia, la messa votiva per fra Luigi da S. Lazzaro, l’oratorio privato dell’Erba, il perinde valere per Loliva e Pricci, l’affare della religiosa Isabella Noia, l’impeditus per Sabatelli e Silvestris;

cc. 2

1828


11/2.7.398

Giuseppe Spinelli, da Roma, sull’impeditus per Pasqualicchio e Leone, l’affare del frate alcanterino Luigi da S. Lazzaro;

cc. 2

1828


11/2.7.399

Giuseppe Spinelli, da Roma, sull’oratorio privato dell’Erba, la licenza di rimanere fuori dal monastero per la religiosa Tria, la disponibilità del “Forcellini”;

cc. 2

1828


11/2.7.400

Giuseppe Spinelli, da Roma, conferma di aver ricevuto dal tesoriere ducati 2:29;

cc. 2

1828


11/2.7.401

Giuseppe Spinelli, da Roma, sull’oratorio privato dell’Erba, il perinde valere per Loliva e Pricci, l’impeditus per Pasqualicchio e Leone;

cc. 2

1828


11/2.7.402

Giuseppe Spinelli, da Roma, sull’arcipretura di Castellana e il perinde valere per Loliva e Pricci;

cc. 2

1828


11/2.7.403

Luigi Bosco, da Napoli, spedisce l’exequatur dell’indulto per l’oratorio privato dell’Erba;

cc. 2

1828


11/2.7.404

Giuseppe Spinelli, da Roma, sull’istanza di Maria Concetta Pellegrini perché possa uscire dal monastero e sulla domanda di professione della sig.ra Dalena;

cc. 2

1828


11/2.7.405

Luigi Bosco, da Napoli, sul certificato per il conservatorio di S. Giuseppe e il rapporto della consulta per la vendita del seminario;

cc. 2

1828


11/2.7.406

Luigi Bosco, da Napoli, sulla bolla a favore del canonico Vito Lagravinese e sulla ricettizia di Rutigliano;

c. 1

1828


11/2.7.407

Luigi Bosco, da Napoli, circa l’affare del sig. Canofani e la domanda del sig. Matteo Carelli;

c. 1

1828


11/2.7.408

Luigi Bosco, da Napoli, sul certificato per il Conservatorio di S. Giuseppe, presentato insieme al rescritto di Roma e la supplica per l’exequatur [non specificato];

cc. 2

1828


11/2.7.409

Luigi Bosco, da Napoli, sulla domanda per la clausura del conservatorio di S. Giuseppe, la vendita del vecchio seminario e la ricettizia di Rutigliano;

cc. 2

1828


11/2.7.410

Luigi Bosco, da Napoli, conferma la ricezione della fede di nascita del sig. Vito Carmine Lagravinese e di un ombrellino di seta e scrive sulla domanda del sig. Carelli;

cc. 2

1828


11/2.7.411

Luigi Bosco, da Napoli, sulla sentenza da notificare al sig. Paolo Volpe, dimiciliato in Napoli e sull’istanza delle religiose del conservatorio di S. Giuseppe;

cc. 2

1828


11/2.7.412

Luigi Bosco, da Napoli, sulla protesta del clero di Castellana, sul parere della commissione dei vescovi sulle parrocchie di Conversano e la vendita del vecchio seminario;

cc. 2

1828


11/2.7.413

Luigi Bosco, da Napoli, stila l’elenco dei suoi debiti a favore del vicario generale Incalzi, cosicché il suo credito ammonta a 4:09 ducati;

cc. 2

1828


11/2.7.414

Luigi Bosco, da Napoli, sulla vendita del vecchio seminario e conferma la spedizione di un paio di calze e di due fiocchi color cremisi all’arcivescovo di Ostuni;

cc. 2

1828


11/2.7.415

Luigi Bosco, da Napoli, sulla cedola a favore del sig. Violano e la vendita del vecchio seminario;

cc. 2

1828


11/2.7.416

Luigi Bosco, da Napoli, trasmette la notifica della sentenza eseguita ai sig.ri fratelli De Luca con i relativi estremi della registrazione;

cc. 3

1828


11/2.7.417

Luigi Bosco, da Napoli, sulla sentenza di omologazione per la vendita del vecchio seminario;

cc. 2

1828


11/2.7.418

Luigi Bosco, da Napoli, sul comune amico canonico Giannuzzi e le indagini svolte dalla polizia a carico dei fratelli De Luca domiciliati in Napoli;

cc. 2

1828


11/2.7.419

Luigi Bosco, da Napoli, sulla cedola delle insegne accordata al clero ricettizio, con l’elenco delle spese inerenti all’iter di approvazione e spedizione della stessa, sulla cedola a favore del sig. Violano e ancora sulla notifica della sentenza eseguita ai sig.ri fratelli De Luca;

cc. 13

1828


11/2.7.420

Giuseppe Spinelli, da Roma, sulla scorretta applicazione in Rutigliano della facoltà, non ancora concessa, di ammettere al precetto pasquale chi si era confessato nel tempo delle sacre missioni, e la commendatizia delle clarisse di Turi;

cc. 2

1828


11/2.7.421

Luigi Bosco, da Napoli, sulla dispensa ottenuta da Pasquale Pasqualicchio;

cc. 2

1828


11/2.7.422

Luigi Bosco, da Napoli, sull’indulto per l’oratorio dell’Erba, la dispensa a favore di Francesco Valenzano ed Antonia Poli e, infine, raccomanda d. Luigi Gioia al vescovo de Simone;

cc. 2

1828


11/2.7.423

Edoardo Landuzzi, da Roma, conferma al vescovo de Simone piena amicizia e disponibilità;

cc. 2

1828


11/2.7.424

Simone Gennarelli, da Napoli, conferma il pagamento di ducati 16:95;

c. 1

1828


11/2.7.425

Luigi Bosco, da Napoli, sull’istanza per la clausura delle religiose del conservatorio di S. Giuseppe;

cc. 2

1828


11/2.7.426

Luigi Bosco, da Napoli, sull’affare di Messina e di Reggio e su una controversia non ben specificata sulla quale il Capitolo si è opposto alla divisione delle rendite;

cc. 2

1828


11/2.7.427.

Giuseppe Spinelli, da Roma, conferma di aver ricevuto ducati 34:46;

cc. 2

1828


11/2.7.428

Giuseppe Spinelli, da Roma, sul rescritto valido per l’accoglienza di Aurora Tateo da parte delle religiose del monastero dei SS. Cosma e Damiano in cambio di una dote di ducati 500;

cc. 2

1828


11/2.7.429

Giuseppe Spinelli, da Roma, sulla proroga concessa al vescovo de Simone della facoltà di scegliere i giudici pro-sinodali;

c. 1

1828


11/2.7.430

Domenico Palumbo, da Trani, circa l’affidamento della causa contro i sig.ri de Luca al giudice Ferrara;

cc. 2

1828


11/2.7.431

Il canonico Giuseppe Antonio Simone sui compiti affidati ai sig.ri Bassi, Scancarella, Giannuzzi e Caprio;

cc. 2

1828


11/2.7.432

L’Intendenza sul conto di d. Michele Fanelli di Conversano;

cc. 3

1829


11/2.7.433

Luigi Bosco, da Napoli, sul conto della religiosa Peppina Bassi;

cc. 2

1829


11/2.7.434

Luigi Bosco, da Napoli, trasmette la dispensa a favore di Tommaso Ingelli e Vita Palma Pasqualicchio;

c. 1

1829


11/2.7.435

Luigi Bosco, da Napoli, sulla promozione del sig. Nicola Luigi Gioia, di cui si riceve l’atto di nascita;

cc. 4

1829


11/2.7.436

Luigi Bosco, da Napoli, trasmette la dispensa con il regio exequatur a favore di Pietro Zito;

cc. 2

1829


11/2.7.437

Giuseppe Spinelli, da Roma, sulla dispensa da accordare a Martinelli e Lepore;

cc. 2

1829


11/2.7.438

Giuseppe Spinelli, da Roma, sull’istanza del vescovo di poter dispensare i promossi al titolo di patrimonio con i titoli delle chiese ricettizie della diocesi;

cc. 2

1829


11/2.7.439

Edoardo Landuzzi, ufficiale della Guardia Apostolica, da Roma, sull’istanza del frate cappuccino Oronzo da Rutigliano;

c. 1

1829


11/2.7.440

Giuseppe Spinelli, da Roma, sulla monacazione delle clarisse Marianna Netti, di Conversano, e di Marta Roberto, di Noci;

c. 1

1829


11/2.7.441

Edoardo Landuzzi, ufficiale della Guardia Apostolica, da Roma, sulla istanza di 4 religiose clarisse di Rutigliano per ottenere la dispensa d’età;

cc. 2

1829


11/2.7.442

Domenico Palumbo, da Trani, circa l’accusa di contumacia a carico della sig.ra Isabella Carelli e la causa contro i sig.ri de Luca;

c. 1

1829


11/2.7.443

Edoardo Landuzzi, ufficiale della Guardia Apostolica, da Roma, sulla istanza di 4 religiose clarisse di Rutigliano per ottenere la dispensa d’età, alla fine non accordata dal papa perché trattasi di semplice velazione;

c. 1

1829


11/2.7.444

Edoardo Landuzzi, ufficiale della Guardia Apostolica, da Roma, suggerisce al vescovo de Simone la necessità di dimostrare il ripristino dei legati pii;

cc. 2

1829


11/2.7.445

Domenico Palumbo, da Trani, notifica la riunione di contumacia alla sig.ra Isabella Carelli in merito alla causa contro i sig.ri de Luca, la ricezione di 12 ducati dal sig. Cucci e spedisce la sentenza del tribunale circa l’omologazione per la vendita del seminario;

cc. 3

1829


11/2.7.446

Giuseppe Spinelli, da Roma, sulla richiesta di vacanze delle zitelle Netti, sull’affare delle collegiate e delle chiese ricettizie;

cc. 2

1829


11/2.7.447

Edoardo Landuzzi, ufficiale della Guardia Apostolica, da Roma, sulla istanza di quattro religiose clarisse di Rutigliano per ottenere la dispensa d’età da presentare unitamente alla relazione di petizione alla congregazione dei vescovi;

c. 1

1829


11/2.7.448

Giuseppe Spinelli, da Roma, trasmette il permesso accordato all’educanda Felicia Localzo, l’assoluzione della conversa Giacinta Laera e rende noto che l’istanza del vescovo di ottenere la proroga di risiedere fuori della sua Chiesa deve essere esaminata dall’arcivescovo amministratore;

cc. 2

1829


11/2.7.449

Giuseppe Spinelli, da Roma, sulla concessione della proroga della facoltà del vescovo de Simone di scegliere gli esaminatori pro-sinodali;

c. 1

1829


11/2.7.450

Giuseppe Spinelli, da Roma, per l’ammissione tra le educande di Laura Marasco e la concessione delle grazie per le sorelle Annoscia e de Leonardis;

cc. 2

1829


11/2.7.451

Giuseppe Spinelli, da Roma, sull’accordo per il Monastero di S. Benedetto del permesso di accogliere le educande, tra cui Franceschina Fornaro, anche senza pagamento di dote, sulla proroga per un ulteriore triennio della carica di penitenziere per il sacerdote Piccirilli e sulla dispensa per sacerdozio per il diacono Nicola Luigi Giannuzzi;

cc. 2

1829


11/2.7.452

Giuseppe Spinelli, da Roma, trasmette al sig. Gennarelli, in Napoli, il breve per la dispensa di sei mesi di età per il diacono Nicola Luigi Giannuzzi;

cc. 2

1829


11/2.7.453

Giuseppe Spinelli, da Roma, trasmette al sig. Luigi Bosco, in Napoli, la dispensa matrimoniale per Ingelli e Pasqualicchio;

cc. 2

1829


11/2.7.454

Giuseppe Spinelli, da Roma, avverte che per il prolungamento del tempo del precetto pasquale è necessario attendere l’elezione del nuovo pontefice che, stando a quanto si vocifera, dovrebbe essere papa Gregorio;

c. 1

1829


11/2.7.455

Giuseppe Spinelli, da Roma, sulla difficoltà di concedere la dispensa matrimoniale ai cognati Martinelli e Lepore essendo affini di primo grado;

cc. 2

1829


11/2.7.456

Giuseppe Spinelli, da Roma, sul prolungamento del tempo del precetto pasquale lungo tutta l’ottava di Pentecoste;

cc. 2

1829


11/2.7.457

Giuseppe Spinelli, da Roma, sulla giubilazione al coro per il sacerdote arciprete Raffaele Iatta;

c. 1

1829


11/2.7.458

Giuseppe Spinelli, da Roma, riporta l’esempio di Karusio, ex de Miccolis, sul pericolo che incombe ai nati da matrimonio tra affini di primo grado per dimostrare la pericolosità dell’ipotetica unione tra i cognati Martinelli e Lepore;

cc. 2

1829


11/2.7.459

Giuseppe Spinelli, da Roma, sulle istanze di 6 sacerdoti per poter celebrare messa, quella del sig. Rondanini per ottenere la riduzione delle messe e quella dell’arciprete Ciaccia di Castellana per poter ridurre la spesa relativa alle insegne vescovili;

cc. 2

1829


11/2.7.460

Giuseppe Spinelli, da Roma, sulla grazia ottenuta dalla novizia Piccirilli, l’affare Ciaccia, la facoltà per l’educanda Giannuzzi, l’abilitazione ai benefici per l’ex cappuccino Oronzo da Rutigliano, l’assoluzione dalle censure per le religiose di Putignano e, ancora, sul matrimonio Martinelli-Lepore;

cc. 2

1829


11/2.7.461

Giuseppe Spinelli, da Roma, trasmette la facoltà per l’educanda Giannuzzi e precisa che per l’abilitazione ai benefici per l’ex cappuccino Oronzo da Rutigliano occorre indicare l’epoca in cui ottenne la secolarizzazione;

c. 1

1829


11/2.7.462

Giuseppe Spinelli, da Roma, dichiara di essere riuscito ad ottenere l’abilitazione ai benefici per l’ex cappuccino Oronzo da Rutigliano senza indicare l’epoca in cui ottenne la secolarizzazione;

c. 1

1829


11/2.7.463

Giuseppe Spinelli, da Roma, sulla bolla per il canonico Luigi Gioia e il rescritto di riduzione ottenuto per il canonico Luigi Rondanini;

cc. 2

1829


11/2.7.464

Giuseppe Spinelli, da Roma, sulla supplica di ammissione di Maddalena d’Onghia al monastero di S. Chiara di Rutigliano, la facoltà per l’educanda Rosa Simone e la supplica del sig. Biagio Accolti;

c. 1

1829


11/2.7.465

Giuseppe Spinelli, da Roma, trasmette il transunto della bolla spedita per il canonico Vito Luigi Gioia per la Collegiata di Noci e dichiara di aver ottenuto la grazia per il matrimonio tra gli affini Martinelli e Lepore ad un costo, però, maggiorato, ossia di 300 ducati;

cc. 2

1829


11/2.7.466

Giuseppe Spinelli, da Roma, sulla dispensa per il matrimonio tra gli affini di 2° grado di parentela Palazzo e Tasselli e la facoltà per Maddalena D’Onghia di entrare come scrivente nel monastero di Noci;

cc. 2

1829


11/2.7.467

Edoardo Landuzzi, da Roma, sulla supplica di suor Maria Rosa Tateo per uscire dal monastero per curarsi e la licenza di educanda per Agata de Bellis;

cc.4

1829


11/2.7.46

Luigi Bosco, da Napoli, sulla dispensa per l’exequatur a favore di Donato Pinto;

cc. 2

1829


11/2.7.469

Edoardo Landuzzi, da Roma, sulla dispensa matrimoniale in favore di Giuseppe Montanaro e Antonia Paola Liuzzi e sulla richiesta di secolarizzazione perpetua del cappuccino fra Oronzo da Rutigliano;

c. 1

1829


11/2.7.470

Edoardo Landuzzi, da Roma, sulla richiesta, non soddisfatta, per il sacerdote Francesco Costa di Castellana di ottenere l’indulto personale dell’altare privilegiato;

c. 1

1829


11/2.7.471

Giuseppe Spinelli, da Roma, sulla dispensa per il matrimonio tra gli affini di 1° grado di parentela Martinelli e Lepore e quella per Palazzo e Lepore, sulla facoltà di introdurre nel seminario il manuale sul diritto di natura dell’autore Eineccio , sugli affari Ciaccia, Piccirilli e Iatta;

cc. 2

1829


11/2.7.472

Giuseppe Spinelli, da Roma, avverte di aver inviato al sig. Bosco una non ben specificata dispensa matrimoniale;

cc. 2

1829


11/2.7.473

Giuseppe Spinelli, da Roma, trasmette la grazia ottenuta per la novizia Teresa Piccirilli perché possa professare;

cc. 2

1829


11/2.7.474

Giuseppe Spinelli, da Roma, sull’affare Ciaccia, la dispensa matrimoniale Palazzo e Tasselli e quella per Martinelli e Lepore;

cc. 2

1829


11/2.7.475

Giuseppe Spinelli, da Roma, sull’insegnamento del diritto di natura di Eineccio in seminario, e ancora sulle dispense per il matrimonio tra gli affini di 1° grado Martinelli e Lepore e di 2° grado Palazzo e Tasselli;

cc. 2

1829


11/2.7.476

Giuseppe Spinelli, da Roma, trasmette la proroga accordata al vescovo de Simone della facoltà di ridurre gli obblighi delle messe e fornisce notizie sulla dispensa matrimoniale per Zito e Solofrizzo, oltre a quelle per Martinelli-Lepore e Palazzo-Tasselli;

cc. 2

1829


11/2.7.477

Edoardo Landuzzi, da Roma, sui matrimoni tra affini e l’affare del cappuccino fra Oronzo da Rutigliano;

cc. 2

1829


11/2.7.478

Giuseppe Spinelli, da Roma, trasmette la dispensa per il matrimonio tra Palazzo e Tasselli e rimanda quelle riguardanti Maddeo-Tripaldi e Cupertino-Nardone;

cc. 3

1829


11/2.7.479

Giuseppe Spinelli, da Roma, trasmette la dispensa per il matrimonio tra Mazzetta e Ramunni, la supplica di Marianna Netti e la difficoltà di far pervenire alcuni libri, tra cui l’opera di Benedetto XIV;

cc. 2

1829


11/2.7.480

Giuseppe Spinelli, da Roma, sull’affare delle religiose Bassi e Pesce;

cc. 2

1829


11/2.7.481

Giuseppe Spinelli, da Roma, sulla dispensa per il matrimonio tra Martinelli e Lepore;

cc. 2

1829


11/2.7.482

Giuseppe Spinelli, da Roma, trasmette quattro rescritti per le zitelle Marianna Consoli, Maria Caterina Fanizzi, Palma d’Addabbo e per l’ex domenicano Giuseppe Lepore;

cc. 2

1829


11/2.7.483

Luigi Ciaccia, da Castellana, sulla possibilità di disporre, da parte dell’archivista del capitolo, dei libri parrocchiali tenuti in custodia dall’arciprete;

cc. 2

1829


11/2.7.484

Francesco Bellino, da Castellana, sull’elezione dei nuovi ufficiali del capitolo, ossia il cancelliere, il platerario e il procuratore;

cc. 2

1829


11/2.7.485

Luigi Ciaccia, da Castellana, sulla congrua dovutagli dal capitolo e sulla discordanza notata dallo stesso Capitolo nel conteggio di rendite e dei titoli, per cui l’arciprete chiede consiglio e assistenza da parte del vescovo che gli risponde;

cc. 15

1829


11/2.7.486

Giuseppe Spinelli, da Roma, trasmette il rescritto circa i sei mesi di noviziato per le benedettine Pepe e De Luca;

cc. 2

1829


11/2.7.487

Vito dell’Erba, da Castellana, suggerisce il giovane Fanelli per l’insegnamento gratuito presso il seminario e dà notizia del desiderio espresso dal padre del sig. Bellino perché suo figlio non lasci la casa paterna;

cc. 2

1829


11/2.7.488

Giuseppe Spinelli, da Roma, conferma di aver ricevuto 250 ducati in cambio della dispensa per Martinelli e Lepore;

cc. 2

1829


11/2.7.489

Il canonico Vitantonio d’Amico, da Cisternino, sulla formazione del nuovo piano della chiesa di Cisternino e la determinazione della congrua per l’arciprete, secondo quanto disposto dalla relativa miniseriale, qui in copia;

cc. 2

1829


11/2.7.490

Il vescovo di Lecce Nicola Caputo <1818-1862> manifesta la volontà di richiamare a sé il canonico Rogati, attualmente in Bari;

cc. 2

1829


11/2.7.491

L’Intendente circa la condotta di d. Vincenzo Greco, sacerdote di Caprarica di Lecce, relativamente al periodo in cui si è trattenuto in Conversano;

cc. 2

1829


11/2.7.492

Corrispondenza tra vescovo e intendente sul conto dell’ex religioso Gianbattista Ruggiero di Mola;

cc. 5

1829


11/2.7.493

Giuseppe Vetere, da Monopoli, spedisce il corriere per far pervenire al vescovo un orologio da tavolino e scrive sulla vendita del “rocchetto vescovile”;

cc. 2

1829


11/2.7.494

Pasquale Chiaia, amareggiato per la disputa con il fratello, promette al vescovo di pervenire quanto prima alla stipula (non meglio specificata);

cc. 2

1829


11/2.7.495

Il vescovo di Lecce ottiene che il canonico Rogati, attualmente in Bari, torni nella sua diocesi per la predicazione;

cc. 2

1829


11/2.7.496

Il sacerdote Francesco d’Orazio chiede la benedizione del vescovo de Simone al termine del ritiro e degli esercizi spirituali;

cc. 2

1829


11/2.7.497

Giuseppe Spinelli, da Roma, sulla dispensa matrimoniale per Domenico Pace e Luisa Longo, sull’istanza del Capitolo di Rutigliano sulle chiese ricettizie, e sul rescritto di proroga per la riduzione delle messe a favore di Erasmo del Vecchio;

cc. 2

1829


11/2.7.498

Giuseppe Spinelli, da Roma, sulle dispense matrimoniali per Domenico Pace e Luisa Longo e per Zito e Solfrizzo e sulla facoltà di professione per la novizia Piccirilli;

cc. 2

1829


11/2.7.499

Lettera al vicario generale Michelangelo Incalzi per la secolarizzazione dell’alcanterino Gaudioso di Castellana;

cc. 2

1829


11/2.8.500

Il sig. Palumbo comunica al vicario Incalzi di conoscere la sentenza di “seconda riunione di contumacia” relativamente ai sig.ri Carelli e la disamina della discendenza Bagniuolo;

c. 1

1830


11/2.8.501

Il sig. Palumbo comunica al vicario Incalzi: la riscossione dei dodici ducati dal sig. Curci e di averli dunque rifiutati dal sig. Sciorsci, la causa relativa a d. Filippo Milone, l’udienza fissata per la causa Carelli;

c. 1

1830


11/2.8.502

Il sig. Palumbo circa la riscossione dei dodici ducati dal sig. Curci e sulla causa De Luca;

c. 1

1830


11/2.8.503

Il sig. Palumbo circa gli eredi di De Luca, l’appello per la causa del sig. Milone e la spedizione della sentenza contro Carelli;

c. 1

1830


11/2.8.504

Il sig. Palumbo partecipa che verrà notificata la decisione per i sig.ri De Luca e che il vescovo De Luca dovrà “rendere il conto”, raccomandasi, inoltre, perché provveda al trasferimento in provincia del fratello sacerdote;

cc. 2

1830


11/2.8.505

Il sig. Palumbo accoglie le ragioni che impediscono di favorire il trasferimento in provincia del fratello;

cc. 2

1830


11/2.8.506

Il sig. Palumbo circa l’emissione della sentenza relativa ai sig.ri De Luca e il certificato dei carichi gravanti contro Fanelli;

cc. 2

1830


11/2.8.507

Il sig. Palumbo partecipa di aver ricevuto l’incartamento di vari affari, tra cui quello della causa istituita da Paolo Radicchio contro il seminario;

cc. 2

1830


11/2.8.508

Resoconto del sig. Palumbo dopo aver esaminato la documentazione della causa di Paolo Radicchio contro il seminario;

cc. 2

1830


11/2.8.509

Notifica del sig. Palumbo per aver ricevuto gli atti relativi a sentenza e appello del sig. Carelli e la memoria per la causa di Radicchio;

c. 1

1830


11/2.8.510

Il sig. Palumbo circa le carte relative a Paolo Radicchio e alla sentenza del sig. Carelli;

c. 1

1830


11/2.8.511

Il vescovo di Conversano de Simone formula alcune richieste al vicario Incalzi: la consegna dell’incartamento relativo a S. Benedetto, che partecipi alla badessa di S. Cosma l’accordo concesso a d. Domenico Giannuzzi e al padre provinciale del monastero dell’Isola di confessare le religiose, di chiedere a Spinelli di poter cacciare dal monastero di s. Benedetto alcune religiose e trasferirle altrove;

cc. 2

1830


11/2.8.512

D. Luca Rosati chiede al vescovo de Simone alcune piccole cessioni, ben conscio delle “strettezze” del seminario;

cc. 4

1830


11/2.8.513

Lettere postulatorie ai membri della Congregazione dei Sacri riti ad istanza del vescovo di Lucera e richieste anche per il cappuccino Felice da Nicosia,

cc. 8

1830


11/2.8.514

Il vescovo de Simone trasmette al procuratore del Capitolo di Conversano copia dell’incartamento contenente istanze e dubbi proposti dall’arcidiacono Radicchio alla Sacra Congregazione del Concilio;

c. 1

1830


11/2.8.515

Lettera di ringraziamento di (……) da Brindisi al vicario Incalzi e a una tale sig.ra Beatrice Maria;

cc. 2

1830


11/2.8.516

Giuseppe Spinelli partecipa al vicario Incalzi la conferma per il quarto triennio consecutivo della carica di badessa del monastero di S. Benedetto per la religiosa Elisabetta Maria Fragiacomo;

cc. 2

1830


11/2.8.517

Luigi Basco sollecita, per conto del Ministero degli Affari Ecclesiastici, la spedizione delle carte relative alla fondazione del Conservatorio di S. Giuseppe;

cc. 2

1830


11/2.8.518

Giuseppe Spinelli notifica di aver ottenuto la licenza di leggere libri proibiti per il canonico Vito Luigi Gioia, di aver inoltrato due istanze, l’una per la dispensa matrimoniale e l’altra per prorogare per il secondo triennio il badessato del monastero di S. Benedetto;

cc. 2

1830


11/2.8.519

Giuseppe Spinelli comunica al vicario Incalzi di aver ottenuto la dispensa matrimoniale per Vito e Grazia Guglielmi e la conferma del badessato di Luigia Netti nel monastero di S. Benedetto;

cc. 2

1830


11/2.8.520

Giuseppe Spinelli partecipa il vicario Incalzi di aver ricevuto la sua lettera con le relazioni dell’arcivescovo di Brindisi circa la conferma della badessa di Putignano, l’educandato di Turi e l’attestato per la dispensa matrimoniale Colucci – Salamida, sottolineando anche la necessità di essere retribuito per poter procedere;

cc. 2

1830


11/2.8.521

Giuseppe Spinelli trasmette il rescritto ottenuto perchè le clarisse di Turi proseguano l’educandato fino al ripristino del nuovo monastero e partecipa di aver inoltrato la spedizione della dispensa matrimoniale Colucci – Salamida;

cc. 2

1830


11/2.8.522

Giuseppe Spinelli comunica di aver commesso un errore circa il conteggio della spesa per la dispensa matrimoniale per Pace e Longo;

cc. 2

1830


11/2.8.523

Giuseppe Spinelli partecipa la probabile riconferma, per il secondo triennio, del badessato di Maria Stella Console nel monastero di S. Chiara di Putignano e trasmette la dispensa matrimoniale ottenuta per Domenico Intini e Maria Giuseppa Locorotondo;

c. 1

1830


11/2.8.524

Giuseppe Spinelli notifica la spedizione della dispensa matrimoniale ottenuta per Colucci e Salamida con relative spese e la possibilità di confermare Maria Pulcheria Siciliano badessa delle clarisse di Rutigliano;

cc. 2

1830


11/2.8.525

Giuseppe Spinelli circa l’istanza dei francescani di essere confessori ordinari e straordinari delle monache e ringrazia per la somma di denaro ricevuta;

cc. 2

1830


11/2.8.526

Giuseppe Spinelli circa la dispensa matrimoniale ottenuta a favore di D’Attoma e Scisci e quella ordinata per Giuseppe Palumbo e Laura de Palma e sulle benedettine di Conversano;

cc. 2

1830


11/2.8.527

Giuseppe Spinelli chiede al vicario Incalzi la proroga di rimanere fuori diocesi e comunica che il procedimento di accoglimento della supplica di assoluzione del sig. Giovanni Sgobba è attualmente in corso;

c. 1

1830


11/2.8.528

Giuseppe Spinelli circa l’autorizzazione data al vescovo dalla Congregazione dei Vescovi di assolvere le benedettine per la pessima amministrazione dei loro beni;

c. 1

1830


11/2.8.529

Giuseppe Spinelli circa l’opera di Benedetto XIV fatta recapitare al vicario Incalzi, il di più speso per la dispensa matrimoniale Pace – Longo, l’istanza per la conversa del monastero dei ss. Cosma e Damiano e le notizie necessarie perchè d. Vitantonio Giannini ottenga la licenza di leggere libri proibiti;

c. 1

1830


11/2.8.530

Giuseppe Spinelli circa la necessità che la Congregazione del Concilio abbia alcune informazioni per poter decidere sull’istanza del sig. Sgobba, la grazia ottenuta per servirsi di sacerdoti francescani come confessori di monache all’interno della diocesi con relativa spesa, e, infine, la facoltà ottenuta per l’educanda Maria Caterina Tria;

cc. 3

1830


11/2.8.531

Giuseppe Spinelli sulla facoltà per le religiose del monastero di SS. Cosma e Damiano di disporre di una nuova servente;

cc. 2

1830


11/2.8.532

Giuseppe Spinelli compiega la facoltà per l’educanda Colapinto e chiede quali siano gli anni e gli studi del sig. Curzio di Turi affinchè possa ottenere la licenza di leggere libri proibiti;

c. 1

1830


11/2.8.533

Giuseppe Spinelli trasmette notizie circa la proposta avanzata dal vicario di usare il “Berettino”;

c. 1

1830


11/2.8.534

Giuseppe Spinelli compiega la facoltà per l’educanda Cestugli;

c. 1

1830


11/2.8.535

Giuseppe Spinelli trasmette la facoltà di prorogare il tempo stabilito per il precetto pasquale, le tre facoltà di leggere libri proibiti ai sig.ri Lippolis, Giannini e Curzio e comunica, inoltre, che sono in corso le istanze del sig. Settanni per benedire gli arredi sacri, le corone per gli iscritti al Rosario, gli abitini degli iscritti alla SS. ma Trinità, Concezione e Addolorata e circa l’altra istanza di benedire croci, crocifissi e gli altari, sacre immagini e statue;

cc. 2

1830


11/2.8.536

Giuseppe Spinelli partecipa di aver consegnato al sig. Aceto le due copie dell’indice dei libri proibiti ordinati dal vicario e la facoltà per il sig. Settanni, fornisce inoltre indicazioni circa le pratiche relative all’uso del berrettino e le insegne dell’arciprete di Castellana;

cc. 2

1830


11/2.8.537

Giuseppe Spinelli compiega le facoltà desiderate dal vicario foraneo Giannangelo Settanni e comunica essere in sospeso la facoltà di celebrare nella “chiesa delle monache” le messe capitolari mentre è stata concessa la grazia di usare il berrettino nelle sacre funzioni;

cc. 2

1830


11/2.8.538

Giuseppe Spinelli trasmette al vicario Incalzi il breve per poter usare il berretino nelle sacre funzioni;

cc. 2

1830


11/2.8.539

Giuseppe Spinelli sulla supplica per la conferma del confessore delle benedettine per il secondo triennio, la spesa per la dispensa matrimoniale Zupone e Capotorto, le insegne per l’arciprete di Castellana [Luigi Ciaccia];

cc. 2

1830


11/2.8.540

Giuseppe Spinelli trasmette le due facoltà per le sorelle Aceto perché possano essere ammesse come educande nel monastero di S. Chiara di Turi e comunica di aver ottenuto il ribasso per la dispensa matrimoniale Lo Zupone e Capotorto;

c. 1

1830


11/2.8.541

Giuseppe Spinelli circa la dispensa matrimoniale ottenuta a favore di Vito Franco Tartarelli;

c. 1

1830


11/2.8.542

Giuseppe Spinelli circa il breve per la dispensa matrimoniale ottenuto per Lo Zupone e Capotorto, la grazia per il canonico Pasquale Moccia, la facoltà di benedire gli abitini della S. Trinità per il vicario foraneo Settanni,

cc. 2

1830


11/2.8.543

Giuseppe Spinelli circa la postulazione del vescovo de Simone per la conferma dei due confessori delle monache per il secondo triennio e la proroga della facoltà di riscuotere le stesse tasse della curia;

cc. 2

1830


11/2.8.544

Giuseppe Spinelli circa la licenza di entrare nel monastero di S. Benedetto per la zitella Angela Maria Salso, l’istanza per la religiosa Miccolis di uscire dal monastero, la spedizione del breve delle insegne per l’arciprete di Castellana [Luigi Ciaccia];

cc. 2

1830


11/2.8.545

Giuseppe Spinelli circa le insegne per l’arciprete di Castellana [Luigi Ciaccia];

cc. 2

1830


11/2.8.546

Giuseppe Spinelli circa la relazione per il trasferimento delle messe del vicario foraneo Settanni e la dispensa matrimoniale Tartarelli e Firulli;

c. 1

1830


11/2.8.547

Giuseppe Spinelli circa la dispensa matrimoniale per secondo grado di affinità per Cardone e Bevilacqua e la proroga del confessore di S. Benedetto per il secondo triennio;

cc. 2

1830


11/2.8.548

Giuseppe Spinelli circa la grazia ottenuta per la religiosa Miccolis;

c. 1

1830


11/2.8.549

Luigi Basco partecipa il vicario Incalzi che Donato de Leonardis ha ottenuto per grazia speciale del Re il beneficio di S. Maria delle Grazie con altre cappellanie e, in più, l’esenzione dal pagamento dei diritti dovuti alla regia corte;

cc. 2

1830


11/2.8.550

Giuseppe Spinelli circa la spedizione delle insegne per l’arciprete di Castellana Luigi Ciaccia;

cc. 2

1830


11/2.8.551

Luigi Ciaccia, arciprete di Castellana, chiede di sapere quanto esigere per le fedi e quanto per i matrimoni visto quanto disposto da apposita ministeriale secondo cui si devono esigere cinque carlini per il matrimonio e non più di un carlino per le fedi;

c. 1

1830


11/2.8.552

Luigi Ciaccia, arciprete di Castellana, circa una disputa con Peppe Longo e la proposta di Ciccio la Costa e Nicola Longo come assistenti;

cc. 2

1830


11/2.8.553

Luigi Ciaccia, arciprete di Castellana, sull’atteggiamento indisponente dei suoi aiutanti dovuto, a suo avviso, al fatto che vorrebbero l’aumento dell’onorario fino a trenta ducati;

c. 1

1830


11/2.8.554

Francesco Paolo Costa scrive al vicario Incalzi sulle carte per fra Gaudio;

c. 1

1830


11/2.8.555

Lettere diverse del vicario foraneo di Castellana Francesco Bellini al vicario Incalzi: perdurare dell’atteggiamento indisponente di Giovanni Masi, annullamento dell’elezione alla carica di plateario di Leopoldo Leone, elezione degli ufficiali capitolari per l’anno 1830, incartamento relativo alla Congrega del Santissimo;

cc. 6

1830


11/2.8.556

Copia conforme estratta dall’originale, sottoscritta dal cancelliere Nicola Costernino, presso l’archivio capitolare e di cui si è fatta collazione della riunione capitolare tenutasi a Castellana il g. 26 dicembre 1829;

cc. 2

1830


11/2.8.557

Francesco Bellino chiede chiarimenti e precisazioni al vicario Incalzi circa il pagamento del vescovo de Simone per il trasporto di due donne siciliane in Napoli e per il bagaglio con il “trainiere” di Tauro Fabio de Bellis, il controllo dell’esercizio finanziario per l’anno 1829 e il bisogno di disporre confessori “dell’uno e dell’ altro sesso” per il periodo quaresimale;

cc. 2

1830


11/2.8.558

Francesco Bellino circa la necessità di richiamare al proprio dovere il sacerdote Nicola Cisternino;

cc. 2

1830


11/2.8.559

Edoardo [Landuzzi] trasmette al vicario Incalzi ringraziamenti a d. Giacomo Siciliano di Noicattaro e al sindaco della stessa città sig. Monzari per l’atto di generosità avuto;

c. 1

1830


11/2.8.560

Giuseppe Spinelli trasmette al vicario Incalzi ringraziamenti per le due cambiali ricevute a conto delle spedizioni fatte;

c.1

1830


11/2.8.561

Il Regio Giudice sul suicidio di Vita Maria Capone di Conversano;

cc. 4

1831


11/2.8.562

La Curia Arcivescovile partecipa che il gendarme Pasquale L’Abbate di Polignano non può contrarre matrimonio con Vittoria Oliva di Bari,

cc. 2

1831


11/2.8.563

Facoltà di confessore per frate Luigi da Alberobello, del convento dei cappuccini di Noci;

cc. 2

1831


11/2.8.564

Facoltà di confessore per fra Giacomo da Noicattaro, del convento dei cappuccini di Noci;

cc. 2

1831


11/2.8.565

Proroga per il giuramento suppletorio di soldati e vagabondi;

cc. 26

1831


11/2.8.566

Disposizioni vescovili relative al vitto durante il periodo quaresimale (due copie;

cc. 4

1832


11/2.8.567

Facoltà di confessore per Simone Carvutto, canonico della chiesa cattedrale di Conversano;

cc. 2

1832


11/2.8.568

Facoltà di confessore per Natale Giustiniani, sacerdote della chiesa cattedrale di Conversano;

cc. 2

1832


11/2.8.569

Facoltà di confessore per Giuseppe Bassi, canonico della cattedrale di Conversano;

cc. 2

1832


11/2.8.570

Facoltà di confessore per Oronzo Oscuro, sacerdote della cattedrale di Conversano;

cc. 2

1832


11/2.8.571

Facoltà di confessore per Nicola Luigi Giannuzzi, sacerdote della cattedrale di Conversano;

cc. 2

1832


11/2.8.572

Facoltà di confessore per Saverio La Ruccia, sacerdote della cattedrale di Conversano;

cc. 2

1832


11/2.8.573

Fra Girolamo da Matera circa le dimissorie per due giovani studenti, fra Abramo e fra Noè da Montrone, che il padre cappuccino Luigi da Ceglie “era compiacente di ordinare diaconi fuori tempo”;

cc. 2

1833


11/2.8.574

Disposizioni del vescovo per il convento di S. Giuseppe dopo aver interrogato la priora ed aver appurato la veridicità di quanto da essa esposto al sovrano, ossia che lo stabilimento, fondato dalla contessa Filomarino, sia uniforme a tutti gli altri monasteri femminili;

c. 1

1833


11/2.8.575

L’arciprete di Castellana Luigi Ciaccia richiede al vescovo de Simone la dispensa per un matrimonio che dovrà celebrare “nel tempo proibito” dell’avvento;

cc. 3

1834


11/2.8.576

La religiosa Lucrezia Pascale di Castellana trasmette al vescovo de Simone una lettera di riconoscenza e attestato di sincera servitù;

cc. 2

1834


11/2.8.577

L’arciprete di Castellana Luigi Ciaccia chiede al vescovo di accordare il permesso di celebrare il matrimonio di a Nicola Bulzacchelli e Anna Paola Nitti durante la quaresima;

cc. 2

1834


11/2.8.578

Il vicario Francesco Bellini circa la dispensa matrimoniale di Bulzacchelli e Nitti;

cc. 2

1834


11/2.8.579

Il Vicario Francesco Bellini trasmette l’incartamento degli sposi Bulzacchelli e Nitti e chiede che venga mandato in Castellana un ecclesiastico che si occupi dei casi in cui, per la povertà dei richiedenti, non si intende pagare la dispensa ottenuta;

cc. 2

1834


11/2.8.580

Il vicario Francesco Bellini partecipa al vescovo de Simone che provvederà personalmente a trasmettere, con le opportune spiegazioni, ai priori delle congreghe di Castellana la lettera del Consiglio degli Ospizi con le disposizioni relative all’inventario degli arredi sacri;

cc. 2

1834


11/2.8.581

Francesco Bellini trasmette al vescovo de Simone le carte relative allo stato libero di Giovanna Maria Romanazzi;

cc. 2

1834


11/2.8.582

Francesco Bellini partecipa il vescovo dei modi attraverso cui l’impedimento degli sposi Bulzacchelli e Netti fu reso pubblico;

cc. 2

1834


11/2.8.583

Il cancelliere vescovile circa la ricettizia di Manduria e la partecipazione pretesa dal sig. [Guarini] “per l’adempimento dei statali fondamentali e generali di tutta la ricettizia”;

cc. 2

1834


11/2.8.584

Luigi Ciaccia circa i provvedimenti da adottare per porre fine al concubinato di Argese con Rizzi;

cc. 2

1834


11/2.8.585

Disposizione vescovile sull’uso dei cibi durante la Quaresima;

cc. 2

1835


11/2.8.586

Editto vescovile dato in Putignano durante la santa visita del 10 ottobre 1835;

cc. 4

1835


11/2.8.587

Augustino Guarino circa una controversia riguardante la colleggiata di Manduria;

c. 1

1835


11/2.8.588

Il vicario generale sul conto di Vito [Partipilo] di Carbonara per il tempo in cui ha dimorato nel seminario di Conversano;

cc. 2

1835


11/2.8.589

Francesco Simone Ugo circa il memoriale al papa;

cc.2

1835


11/2.8.590

Il vicario capitolare scrive al vescovo de Simone circa le consapute satire nei confronti degli ecclesiastici chiedendo se queste siano state fatte dall’ex convittore del seminario, un tal de Donato di Turi;

cc. 2

1835


11/2.8.591

Nicola Lecci, da Taranto, fornisce al vescovo de Simone informazioni circa le satire contro le autorità ecclesiastiche e la responsabilità di un tal de Donato;

cc. 2

1835


11/2.8.592

Circa il pagamento a saldo ai fratelli de Luca, eredi del vescovo de Luca di Trivento;

cc. 3

1836


11/2.8.593

Giannangelo Settanni, primicerio della chiesa matrice di Rutigliano, circa il permesso di visitare la chiesa costantiniana dell’Annunziata in Rutigliano;

cc. 2

1836


11/2.8.594

Il presidente della Camera Notarile sul conto degli aspiranti al notariato Raffaele del Drago e Geremia Maiellaro;

cc. 2

1836


11/2.8.595

Il presidente della Camera Notarile chiede notizie sul conto degli aspiranti al notariato del Drago e Maiellaro;

cc. 2

1836


11/2.8.596

Simone Boccardi, primicerio della chiesa matrice di Noci, chiede al vescovo de Simone l’editto per la santa visita del 30 maggio 1836;

cc. 2

1836


11/2.8.596bis

Lettera del vescovo di Andria, , al vescovo di Conversano Giovanni de Simone, sul conto di Giuseppe Michele da Rutigliano e se sia abile o meno al ministero della riconciliazione;

cc. 2

1836


11/2.8.597

Ricorso istruttivo del vescovo de Simone per il morbo del colera;

cc. 4

1837


11/2.8.598

Michele Maggipinti, da Bari, sulla gestione amministrativa del Conservatorio di S. Giuseppe, relativamente alla quale sono sorte non poche liti tra gli amministratori;

cc. 2

1837


11/2.8.599

Il Ministero degli Affari Ecclesiastici sulla condotta morale del canonico Vitantonio Mezzina di Molfetta;

cc. 6

1837


11/2.8.600

Il Ministero degli Affari Ecclesiastici sulla provvista di tre canonicati vacanti nella basilica di s. Nicola di Bari;

cc. 3

1837


11/2.8.601

Monsignor Palmieri <1824-1842> di Monopoli circa la condotta dei cappuccini Giacomo da Noia e Padre Felice da Triggiano;

cc. 2

1837


11/2.8.602

Il teologo Martucci, vicario capitolare di Bitonto, sottopone al vescovo de Simone un dubbio circa l’impedimento ad un matrimonio;

cc. 3

1837


11/2.8.603

Stato delle chiese di Conversano;

c. 1

1837


11/2.8.604

Lettere del marchese di Montrone circa un’epistola in stampa, in lingua francese e sottoscritta dal duca di Normandia, il cui contenuto tende a sovvertire l’ordine pubblico;

cc. 4

1838


11/2.8.605

Fra Raffaele dell’angelo custode trasmette al vescovo de Simone informazioni sulla struttura e sulla gerarchia della comunità;

cc. 2

1838


11/2.8.606

Notamento degli ecclesiastici che devono insegnare ai ragazzi la dottrina cristiana durante la Quaresima;

c. 1

1838


11/2.8.607

Editto vescovile di visita pastorale;

cc. 4

1838


11/2.8.608

Lettera da Monopoli al primicerio di Conversano, Luigi Tarsia Incuria, per avvisarlo dell’arrivo del corriere con un giorno di ritardo;

c. 1

1838


11/2.8.608bis

Ministeriale riguardante i benefici ecclesiastici;

c.1

1838


11/2.8.609

La badessa Giulia Carmignano chiede provvedimenti contro il Monastero di S. Chiara di Turi a causa dell’abbattimento di un cancello di legno che dava luce al locale del mulino e alla fine sostituito con un muro;

cc. 2

1839


11/2.8.610

Lettera privata dell’ecclesiastico Emanuele de Ecclesis al vescovo, nonchè amico, de Simone;

cc. 2

1839


11/2.8.611

Risposta del vescovo all’amico de Ecclesis;

cc. 2

1839


11/2.8.612

Copia di alcune note circa la controversia riguardante la colleggiata di Manduria;

cc. 3

1839


11/2.8.613

Ancora sulla controversia riguardante la colleggiata di Manduria;

cc. 4

1839


11/2.8.614

Il ministero degli affari ecclesiastici circa le proposte di nomine per la vacanza di un canonicato nella basilica di S. Nicola di Bari;

c. 1

1839


11/2.8.615

Il vescovo de Simone circa le previsioni di abbondanti raccolte di cereali;

c. 1

1839


11/2.8.616

Il vescovo de Simone circa le spese per la costruzione di una metà di una scala “fatta nella casa di cotesto monastero” affittata ad [Alessandro Laera];

c. 1

1839


11/2.8.617

Il vescovo di Conversano de Simone circa il ristagno del prezzo del palmento;

c. 1

1839


11/2.9.618

Cassiodoro Margarita <1818-1850>, vescovo di Gravina, sui diritti della Mensa Vescovile di Conversano;

cc. 2

1840


11/2.9.619

Cassiodoro Margarita, vescovo di Gravina, promette la spedizione della copia dei fondi censiti che si trovano nella sua diocesi e dei cui diritti è titolare la mensa vescovile di Conversano;

cc. 2

1840


11/2.9.620

Ministeriale riservata al vescovo di Conversano de Simone sul concorso all’arcipretura di Acquaviva;

cc. 11

1840


11/2.9.621

Ministeriale riservata al vescovo di Conversano de Simone sul canonico d. Ferdinando Attolini di S. Nicola di Bari;

cc. 5

1840


11/2.9.622

Lettera della badessa Regina Campanella in risposta alla circolare del 13 gennaio per la vestizione delle zitelle;

cc. 2

1840


11/2.9.623

La badessa del monastero di S. Chiara, Clementina Scattone, a Monsig. Giovanni de Simone sull’entrata in convento di quattro zitelle converse;

cc. 2

1840


11/2.9.624

Fra Montiniano da Santeramo, superiore del convento dei Cappuccini di Conversano, attesta che il sacerdote Giovanni Susca ha svolto gli esercizi spirituali nel detto convento;

cc. 2

1840


11/2.9.625

Giuseppe de Nicola, superiore della Missione di Bari, sulla condotta del sacerdote Angelini durante gli esercizi spirituali;

c.1

1840


11/2.9.626

Francesco Bellino, primicerio della matrice di Castellana, promette tutto il suo impegno e il suo zelo per la propagazione della fede nel territorio di sua competenza;

cc. 2

1840


11/2.9.627

Supplica di Pasqua Argentiero, ridotta all’estrema miseria e povertà, la quale chiede perdono per i gravi peccati commessi;

cc. 2

1840


11/2.9.628

Suppliche di Maria Cristina Caradonna, rinchiusa in una stanza oscura, colpita dagli stenti e da gravi ingiustizie;

cc. 8

1840


11/2.9.629

Supplica di Pasqua Argentiero e di Maria Gaetana Carvutto, i quali chiedono pietà e perdono per i gravi peccati commessi;

cc. 2

1840


11/2.9.630

Giuseppe de Nicola, da Bari, sugli esercizi spirituali svolti da alcuni ordinandi, tra cui due canonici di Putignano, confermando di aver ricevuto il rescritto su Pietro Angelini, vittima di un fraintendimento che qui è chiarito;

cc. 3

1840


11/2.9.631

Francesco Bellino, primicerio della matrice di Castellana, sulla festa di S. Francesco da Paola e sull’affare Baccarelli;

cc. 2

1840


11/2.9.632

Gli arcipreti di Castellana e Alberobello per lo smaltimento delle bolle della crociata;

cc. 4

1840


11/2.9.633

Osservazioni sul patrimonio sacro di fra Dionisio da Alberobello in seguito al decreto del 2 ottobre 1939;

cc. 2

[post 1840]


11/2.9.634

Lettera del vescovo de Simone, per mano del segretario canonico Stefano Palazzi, alle monache carmelitane di Putignano alle quali si raccomanda l’osservanza di alcune regole e l’accoglimento di alcuni preziosi suggerimenti scaturiti dalla quinta visita pastorale appena conclusa;

cc. 6

1841


11/2.9.635

Francesco Bellino, primicerio della matrice di Castellana, porta a conoscenza di tutti i confessori del Comune la proroga del Precetto Pasquale a tutta l’ottava di Pentecoste;

c. 1

1841


11/2.9.636

Lettere di fra Giacinto di Valenzano e del primicerio Francesco Bellino, di Castellana, sul conto del diacono Giovanni Manghisi;

cc. 23

1841


11/2.9.637

Francesco Bellino, primicerio della matrice di Castellana, sulla festa di doppio precetto per l’arcangelo Michele;

cc. 2

1841


11/2.9.638

Il vescovo di Conversano de Simone agli economi curati di Turi, Noci, Rutigliano, Putignano, Castellana e all’arciprete di Alberobello, per la diffusione della bolla della crociata;

c. 1

1841


11/2.9.639

Il canonico Gianbattista Dragone, da Monopoli, chiede chiarimenti su un suo personale dubbio e cioè se i figli unici possano monacarsi o ordinarsi sacerdoti;

cc. 2

1841


11/2.9.640

Maurizio Patruno, arciprete di Grumo, fornisce informazioni sul conto del padre conventuale Vito Lorusso, di Altamura;

cc. 4

1841


11/2.9.641

Ciro Tinelli, neo eletto vicario generale di Giovinazzo, esprime profonda stima offrendo piena disponibilità al vicario capitolare di Conversano Luigi Tarsia;

cc. 2

1841


11/2.9.642

Domenico Furiati, da Napoli, chiede l’intercessone del vescovo de Simone perché il canonico Domenico Leuzzi saldi il pagamento dell’opera di Guillon “Biblioteca Scelta dei Padri”;

cc. 2

1841


11/2.9.643

Notifica al vescovo de Simone della lettera testimoniale di Giuseppe Cornacchioli il quale, davanti al provicario canonico Luigi Vavalle, conferma, in qualità di padrino, il ricevimento del sacramento della cresima da parte di Michele Cornacchioli nella sua stessa casa perché infermo;

c. 1

1841


11/2.9.644

Lettera al vescovo de Simone sulla morte di Giovanni Anelli di Bari, perché si possa garantire una sistemazione ai figli rimasti orfani;

c. 1

1841


11/2.9.645

Lettera di ringraziamento al vescovo de Simone da parte del neo eletto Segretario di Stato degli Affari Ecclesiastici Fabrizio di Tralia;

cc. 2

1841


11/2.9.646

Lettera di notifica al provicario canonico Luigi Vavalle in cui il vescovo de Simone chiede a papa Gregorio XVI l’indulto di poter mangiare la carne nella prossima quaresima;

c. 1

1841


11/2.9.647

Giovanni Vavalle, da Ostuni, sull’approvazione del Commentario delle “Istituzioni di Giustiniano”, opera del giureconsulto Arnoldo Vinnio;

cc. 4

1841


11/2.9.648

Lettera di Salvatore Angelini a d. Donatantonio Scattone sulla facoltà per padre Daniele da Noci e alcune dispense matrimoniali di primo grado;

cc. 2

1841


11/2.9.649

Facoltà di confessore della cattedrale per Gaetano Saracino;

cc. 2

1842


11/2.9.650

Commendatizie per d. Michele Fanelli di Conversano;

cc. 3

1842


11/2.9.651

Notifica al provicario canonico Luigi Vavalle del rifiuto al verbale di aggiudicazione del 27 febbraio sul fitto della masseria di Gravello del Monastero di S. Benedetto;

c. 1

1842


11/2.9.652

Concorso del sacerdote Gennaro Giangrande di Castellana qui approvato per titolo;

cc. 5

1842


11/2.9.653

Informazioni raccolte dal nunzio apostolico sullo stato della diocesi di Trani;

cc. 6

1842


11/2.9.654

Giuseppe Cosenza, vescovo di Andria, chiede informazioni circa il cappuccino fra Ludovico da Mola;

cc. 2

1842


11/2.9.655

Filippo de Leonardis, da Acquaviva, notifica al vescovo de Simone la nomina regia di Giandomenico Falcone a vicario di Molfetta;

cc. 2

1842


11/2.9.656

Riservata di Vincenzo Pappalepore, da Rutigliano, si fa segnalare dal vescovo de Simone i nomi di nove soggetti idonei da poter presentare “a chi gli comanda”;

cc. 2

1842


11/2.9.657

Presentazione curata dal cancelliere comunale di Turi Ippoliti sullo stato dell’insegnamento circa i maestri, gli orari, i luoghi e i libri utilizzati;

cc. 3

1843


11/2.9.658

Pisacane e Giuseppe Aurelio Lauria, da Trani, per l’ordinazione del novizio Domenico Candela;

cc. 3

1843


11/2.9.659

Francesco Palo del Re comunica al vescovo de Simone la sua infermità;

cc. 2

1843


11/2.9.660

Concorso del sacerdote d. Ignazio Farnararo di Castellana qui approvato per titolo;

cc. 5

1843


11/2.9.661

Concorso del sacerdote d. Vito Sante Camicia di Castellana qui approvato per titolo;

cc.7

1843


11/2.9.662

Il provicario Luigi Vavalle scrive all’Intendente sulla nomina del sacerdote Modesto Cozzolongo a maestro primario di Turi;

c. 1

1843


11/2.9.663

Giovanni Alemagna, da Bari, consiglia il vescovo de Simone sull’acquisto del legno (fronte); note sulla deposizione dell’abito sacerdotale di Domenico Candela di Conversano (tergo);

c.1

1843


11/2.9.664

Il vescovo di Conversano de Simone inculca a tutti i curati della diocesi la diffusione della bolla della crociata;

c. 1

1843


11/2.9.665

F. P. del Re scrive al vescovo de Simone su alcune deliberazioni della consulta provinciale circa i rapporti tra vescovo e vicario, le censure ecclesiastiche, il rapporto tra vescovo di Ruvo , vescovo di Conversano e badessa di S. Benedetto;

cc. 2

1843


11/2.9.666

La badessa Maria Celestina Bosco, scrive al vescovo di Conversano circa la nomina di un nuovo guardaboschi nella persona di d. Gaetano Tatò di Barletta, per la custodia del bosco “Cavallerizza”, in seguito alle dimissioni di Stefano Greco;

c. 1

1843


11/2.9.667

L’arcidiacono Nicola Bianco sul conto dell’usciere Marchitelli;

cc. 2

1843


11/2.9.668

Corrispondenza tra vescovo de Simone, vescovo di Andria e Michele Ianza, arciprete di Noicattaro, sul conto del sacerdote Vincenzo Stolfa, di Capurso, attualmente dimorante in Conversano;

cc. 7

1843


11/2.9.669

Vertenza tra l’arcivescovo di Brindisi Diego Planeta <1841-1849> e il sig. Incalzi, di Ostuni;

cc. 10

1843


11/2.9.670

Concorso del sacerdote Gaetano Saracino di Conversano qui approvato per titolo;

cc. 4

1844


11/2.9.671

Facoltà di confessore della cattedrale di Conversano per Vincenzo Laruccia;

cc. 2

1844


11/2.9.672

Rimessa di 60 ducati al vescovo di Algeri per la ristrutturazione del tempo di S. Agostino d’Ippona;

cc. 9

1844


11/2.9.673

Fra Emanuele di Andria, guardiano del ritiro di Ruvo, sul comportamento “capriccioso” del sacerdote Giovanni Susca, di Conversano;

cc. 8

1844


11/2.9.674

Lettera di risposta del vescovo di Conversano al nuovo nunzio apostolico in Napoli;

cc. 3

1844


11/2.9.675

Pisacane, da Bari, al provicario Luigi Vavalle sulle premure della badessa di Rutigliano e sulla preferenza per il canonico Colucci di Bari come padre quaresimalista di Noci;

c. 1

1844


11/2.9.676

Donato de Leonardis, curato di Alberobello, e Nicola Salsano sulla condotta morale di Maria Giuseppa Vistosa di Putignano e di Rosa Cito di Alberobello per la scelta della maestra pubblica di Alberobello;

cc. 8

1844


11/2.9.677

Francesco Bellino, curato di Castellana, propone Ignazio Farnerari per direttore della congrega dello Spirito;

cc. 2

1844


11/2.9.678

Gabriele Mastromattei, da Castellana, sugli ordini impartitigli per il titolo maggiore da notificare alla Curia Vescovile nella persona del sig. De Carnis;

cc. 2

1844


11/2.9.679

Nicola Tortora, da Massafra, sui prelati per “l’affare di Rutigliano”;

cc. 2

1844


11/2.9.680

L’arcivescovo di Bari Michele Clary invita il vescovo de Simone a inviare il suo vicario generale in Bari per la risoluzione di un “affare gravissimo”;

cc. 2

1844


11/2.9.681

Giuseppe Cosenza, vescovo di Andria, su alcuni debiti a carico delle clarisse di Rutigliano del cui saldo si fa garante il vescovo de Simone per il tramite dell’inviato del prelato andriese d. Nicolantonio Brudaglia;

cc. 2

1845


11/2.9.682

Francesco Paolo del Re, sul parere delle consulte di stato circa una questione giurisdizionale tra la Sede Vescovile e la badessa di Rutigliano a proposito della quale si invia copia dell’allegazione scritta da d. Luigi Pagliara e mandata in stampa;

cc. 2

1845


11/2.9.683

Il procuratore generale d. Giovanni Manghisi, da Castellana, sull’incardinazione dell’accolito d. Gaetano Rossi;

cc. 2

1845


11/2.9.684

Francesco Paolo del Re, chiede la formalizzazione della delega valida a rappresentare la volontà del vescovo contro la badessa di Rutigliano;

c. 1

1845


11/2.9.685

Il padre cappuccino Francesco da Palo sul suo probabile trasferimento da Rutigliano su cui si dovrà decidere nel corso della prossima congregazione che avrà luogo in Barletta il 18 aprile;

cc. 2

1845


11/2.9.686

Francesco Paolo del Re esprime il suo personale parere circa le rimostranze manifestate dalla Sede Vescovile contro la badessa di S. Rutigliano;

cc. 2

1845


11/2.9.687

Francesco Bellino, primicerio di Castellana, comunica al vescovo de Simone la morte del sacerdote d. Vitantonio Longo del fu Giacomo;

cc. 2

1845


11/2.9.688

Il vescovo di Conversano rileva degli errori di contabilità a proposito dell’ammontare dei debiti a carico delle clarisse di Rutigliano, denunciando, peraltro, alcuni “criminosi procedimenti” seguiti dalla badessa per ridurre al massimo le spese da sostenere a favore della sede vescovile;

cc. 4

1845


11/2.9.689

La Congregazione dei Vescovi, per il tramite del segretario proposto, scrive al vescovo de Simone sulla necessità di seguire la procedura a norma delle canoniche prescrizioni per giudicare il sacerdote Alessandro dell’Erba, accusato di tentato omicidio;

cc. 4

1845


11/2.9.690

Fra Giacinto di Valenzano, guardiano del monastero dei Cappuccini di Ruvo, sugli esercizi svolti dal sacerdote Alessandro dell’Erba;

cc. 6

1845


11/2.9.691

Ignazio Leoci supplica il vescovo de Simone di provvedere a metter fine allo scandalo provocato dal sacerdote Alessandro dell’Erba, accusato di un tentato omicidio qui minuziosamente descritto;

cc. 4

1845


11/2.9.692

Supplica di Fonte Cacciapaglia per la secolarizzazione del fratello, il cappuccino Geremia;

cc. 3

1846


11/2.9.693

Nicola Tortora, da Francavilla, informa il provicario Luigi Vavalle sulla sua salute e rinnova la sua più completa disponibilità;

cc. 2

1846


11/2.9.694.1

Giuseppe Cosenza, vescovo di Andria, fa alcune osservazioni sulla questione del canonico Alessandro dell’Erba, quella dell’indulto per la perpetua secolarizzazione dell’ex religioso fra Luigi di Putignano e sull’irregolare computo dei crediti a carico della badessa di Rutigliano;

cc.7

1846


11/2.9.694.2

Lettera di Giuseppe Cosenza, vescovo di Andria, al vescovo Giovanni de Simone, sulle irregolarità della badessa di Rutigliano nello stipulare contratti di locazione senza l’autorizzazione dell’ordinario;

cc. 2

1846


11/2.9.694.3

Giuseppe Cosenza, vescovo di Andria, risponde ai trequesiti posti dal vescovo Giovanni de Simone relativi alla badessa di Rutigliano;

cc. 2

1846


11/2.9.695

Note sulla condotta irregolare della badessa di Rutigliano nella contabilità dei crediti a favore della Sede Vescovile;

cc.7

1846


11/2.9.696

Informo su alcune proprietà delle clarisse di Napoli nella diocesi di Conversano;

cc. 3

1846


11/2.9.697

Lettera al primicerio di Rutigliano d. Gennangelo Settanni su alcune questioni riguardanti Rutigliano per la risoluzione delle quali occorre la sovrana risoluzione;

cc. 2

1846


11/2.9.698

Annotazione sui semestri “attrassati” da maggio a ottobre a. 1846;

cc. 7

1846


11/2.9.699

Nota del vescovo de Simone per l’approvazione di uno strumento di fitto riguardo una non ben specificata corporazione religiosa della diocesi;

c. 1

1846


11/2.9.700

Preghiere per gli irlandesi;

c. 1

1847


11/2.9.701

Facoltà per il sacerdote Sabino Colapinto della chiesa collegiale di Turi;

cc. 2

1847


11/2.9.702

Giuseppe Spinelli sulla scelta dei giudici e degli esaminatori pro-sinodali;

cc. 2

1847


11/2.9.703

L’arcivescovo di Bari Michele Clary sulla morte del vescovo Giovanni de Simone;

cc. 2

1847


11/2.9.704

Cinzio Consiglio invita il neo eletto vicario capitolare Giovanni Tarsia Incuria a visitare la terra di Bisceglie;

cc. 2

1847


11/2.9.705

Il neo eletto vicario capitolare Giovanni Tarsia Incuria notifica alla diocesi la sua elezione;

cc. 20

1847


11/2.9.706

Il provicario generale canonico Tanzella fornisce alcuni avvisi circa il cappuccino Giacomo da Bisceglie;

cc. 2

1847


11/2.9.707

Giuseppe Spinelli su alcune istanze domandate dal vicario Giovanni Tarsia Incuria, tra cui la facoltà di assolvere e delegare per l’assoluzione dei casi riservati alla S. Sede;

cc. 2

1847


11/2.9.708

Vito de Redavid conferma l’esecuzione di un non ben specificato affare circa le monache clarisse;

cc. 2

1847


11/2.9.709

Il vicario foraneo Giacinto Vinella conferma di aver ricevuto l’editto pontificio;

cc. 2

1847


11/2.9.710

Il sacerdote Francesco Paolo la Costa garantisce servitù e obbedienza al vescovo;

cc. 2

1847


11/2.9.711

Simone Boccardi, vicario foraneo di Noci, Francesco Bellino, primicerio di Castellana, Sabino Colapinto, primicerio di Turi, confermano di aver ricevuto la lettera enciclica con la quale si ordina un triduo per l’esposizione del Santissimo per pregare a favore dei poveri irlandesi;

cc. 7

1847


11/2.9.712

Giacinto Vinella, vicario fornaeo di Putignano, per l’esibizione della “piccola somma” da parte del neo sacerdote Nicola Laterza;

cc. 2

1847


11/2.9.713

Petizione di Vito Antonio Schiavone, accusato ingiustamente di aver ucciso il suo figliastro;

c. 1

1847


11/2.9.714

Il primicerio di Rutigliano Redavid avvisa dell’invio di trenta carlini come risultato delle elemosine raccolte dalle monache clarisse;

cc. 2

1847


11/2.9.715

Gioacchino Ventrelli, da Giovinazzo, per l’ammissione del figlio di Ferdinando Fanelli ad un istituto di pubblica istruzione;

c. 1

1847


11/2.9.716

Facoltà di confessore per frate Clemente da Turi, padre minore francescano;

cc. 2

1847


11/2.9.717

Sovrana disposizione per la formazione dei ruoli esecutivi;

cc. 4

1847


11/2.9.718

Elisabetta Fraggiacomo, badessa del monastero di S. Cosma, ringrazia il vicario per l’acclaratoria inviata unitamente al rendiconto dell’anno 1846;

cc. 2

1847


11/2.9.719

Note sui fondi affittati nell’anno 1848 con l’indicazione della denominazione e della natura colturale;

cc. 2

1848


11/2.9.720

Supplica di Rosolina Artata perché si facciano rinvenire presso l’archivio diocesano le fedi di morte del marito Michele Natale e dei genitori Giovanni e Margherita Scafida;

cc. 3

1848


11/2.9.721

Lettera del canonico Nicola Ratti a Giuseppe Maria Mucedola <1848-1865>,vescovo di Conversano per informarlo del disbrigo di alcune faccende commissionategli;

cc. 2

[1848]

[1865]

11/2.9.722

Sesto Gigante, da Bari, al canonico Domenico Montrone, segretario del vescovo, chiedendogli di individuare in Noci una persona che, passando per Trani, presso Filomena Tievoli e suo padre, giunga insieme ad essi presso la sua abitazione sita in Bari, alla “strada la Villa Casa Fornarelli, I piano, sul salone Napolitano”;

cc. 2

[1848]

[1865]

11/2.9.723

Autorizzazione per la funzione di quaresimale a favore di d. Carlo de Donato in luogo del canonico Battista Dragone;

cc. 2

1849


11/2.9.724

Invio agli arcipreti e agli economi curati della diocesi della bolla della crociata;

c. 1

1849


11/2.9.725

Censura dell’opera del sacerdote spagnolo Giacomo Balmes “Il protestantesimo paragonato col cattolicesimo nelle sue relazioni con la civiltà europea”;

cc. 18

1849


11/2.9.726

Corrispondenza tra il canonico Nicola Ratti e mons. Giuseppe Maria Mucedola per l’oratorio privato del canonico Pasquale Rondanini;

cc. 4

1849


11/2.9.727

Esortazione del prefetto card. Orioli perché si facciano preci per il bene della chiesa e per la pace tra i popoli;

cc. 7

1849


11/2.9.728

Il vicario foraneo Simone Boccardi propone al vescovo di Conversano come segretario nelle conferenze dei casi morali e liturgici il canonico Donato Mansueto;

c. 1

1849


11/2.9.729

Richieste di commutazione di chiesa e di altare;

cc. 17

1849

1957

11/3.10.730

Editto vescovile su cappelle pubbliche intra moenia e oratori privati, fatto in Rutigliano in occasione della santa visita;

c.1

1850


11/3.10.731

Richiesta di Rosina Russo di Noci di essere sottoposta ad esami per ottenere il permesso di educare le ragazze;

cc. 2

1850


11/3.10.732

Luigi Bozzi partecipa il vicario generale di aver ricevuto i quaranta ducati, insufficienti però a sostenere le spese, e chiede i nomi di altri testimoni che si possano aggiungere ai primi già uditi;

cc. 2

1850


11/3.10.733

Elenco dei confessori cappuccini esistenti nella diocesi di Conversano ed approvati dal padre provinciale Policarpo da Mola nella Congregazione Capitolare celebrata in Bari il 19 luglio 1850;

cc.2

1850


11/3.10.734

Riservata sul conto del cappuccino Eugenio da Castellana;

cc. 2

1850


11/3.10.735

I componenti del Capitolo e clero di Conversano al vicario generale diocesano per l’anniversario della morte di Giovanni de Simone;

cc. 6

1851


11/3.10.736

Pasquale Tarsia Incuria di Conversano chiede che il beneficio vacato per la morte dello zio canonico Scipione Tarsia Incuria e le annesse rendite godute illegalmente dalla sig.ra Blasi e dal figlio suddiacono senza esserne canonicamente investito, siano poste sotto sequestro;

cc. 2

1851


11/3.10.737

Lettera con cui l’arciprete Antonangelo Lombardi partecipa il pagamento che, a stento, sta effettuando il sig. Barletta;

cc. 4

1851


11/3.10.738

Circolare ministeriale alle amministrazioni diocesane ed ai regi procuratori circa alcuni oggetti (indicati al margine del documento) ereditari del defunto vescovo di Bovino monsignor Farace <1837-1851>, chiarendo se questi spettino alla relativa mensa vescovile o agli eredi di lui;

cc. 2

1852


11/3.10.739

Carteggio relativo alle istruzioni vescovili circa la condotta da seguire da parte dei seminaristi in occasione delle ferie autunnali;

cc. 7

1852


11/3.10.740

Carteggio relativo al nuovo convitto ecclesiastico in Napoli sotto la direzione della Compagnia di Gesù;

cc. 14

1852


11/3.10.741

Francesco Paolo Tucci circa i venti ducati garantiti per dodici anni dal canonico Nicola Ratti al nipote Cosimo, a sostegno del matrimonio di questi con Giovannina Tucci;

cc. 2

1852


11/3.10.742

Circa il diacono d. Domenico de Tinti(s) [di Noci] che ha superato l’esame per il sacerdozio;

c. 1

1852


11/3.10.743

Lettera di [Flaminio] Valenti al vescovo Mucedola affinché questi solleciti l’arcivescovo Bianchi a promuovere la grazia sovrana per il canonico del Drago;

cc. 2

1852


11/3.10.744

Comunicazione al Capitolo di S. Maria la Greca per diramare una circolare sui capitoli e i censi non iscritti;

cc. 2

1852


11/3.10.745

Indulto del vescovo Mucedola in forza del quale si impartisce la facoltà a tutti i confessori di assolvere i settari che “conanimo contrito si accosteranno al sacramento della riconciliazione”;

c. 1

1852


11/3.10.746

Corrispondenza tra il vescovo Mucedola e la badessa del monastero di S. Cosma per fondare in Conversano una istituzione di carità per una “istruzione cristiana, morale e socievole di molte “povere figliuole”;

cc. 2

1853


11/3.10.747

Lettera di riconoscenza di [Ferdinando] Bruni a monsignor Mucedola per l’inserimento delle “Figlie della Carità” in Conversano;

cc. 2

1853


11/3.10.748

Esame di confessione di alcuni sacerdoti;

cc. 2

1853


11/3.10.749

Carte relative al riaffitto del fondo vigneto alberato sito nella contrada Castiello e di proprietà delle monache di S. Chiara di Rutigliano;

cc. 9

1853


11/3.10.750

Certificazioni per la testimoniale a d. Vitantonio Zaccaria;

cc. 4

1853


11/3.10.751

Informo sul Padre cappuccino Benedetto da Bari;

cc. 2

1853


11/3.10.752

Notifica di atti ricevuti da (…..) Mauriello;

cc. 2

1853


11/3.10.753

Lettera del frate Policarpo al vescovo Mucedola nella quale si dichiara temporaneamente garante di padre Serafino;

cc. 2

1853


11/3.10.754

Varie imputazioni a carico del cappuccino Serafino da Mola;

cc. 8

1853


11/3.10.755

Giuseppe Angelo Sportelli trasmette al vescovo Mucedola copia del contratto stipulato tra la Commissione di Beneficenza di Putignano ed il sig. Bruni, una distinta degli articoli per le elemosine e il conto del 1844 delle “figlie della carità”;

cc. 13

1853


11/3.10.756

Si invitano i confessori ad esercitare con maggior zelo il loro ministero;

cc. 2

1853


11/3.10.757

Editto vescovile per la tutela della “custodia formale della clausura” nei monasteri femminili;

c. 1

1853


11/3.10.758

Disposizioni del vescovo Mucedola per i chierici della cattedrale di Conversano perché rispettino l’ordine gerarchico nella processione che si svolgerà il 26 maggio dell’anno corrente;

c. 1

1853


11/3.10.759

La badessa del monastero di S. Chiara chiede al vescovo Mucedola di prelevare trecento ducati dalla cassa sacra per lavori di miglioria da apportare alla masseria Colapinto;

cc. 2

1853


11/3.10.760

Carte relative alla situazione del canonico Giuseppe del Drago,

cc. 19

1853

1856

11/3.10.761

Il sacerdote Domenico Luciano chiede una proroga della discessoriale accordatagli annualmente;

cc. 2

1854


11/3.10.762

Informo sulla condotta morale del minore osservante Clemente da Turi;

cc. 4

1854


11/3.10.763

Il superiore della missione Ferdinando Bruni circa gli esercizi spirituali agli ordinandi;

cc. 4

1854


11/3.10.764

L’arcivescovo di Brindisi sulla condotta di Padre Luigi Alò per il tempo che ha dimorato nel convento di Mesagne;

cc. 2

1854


11/3.10.765

Lettera di Sante Simone al vicario diocesano d. Nicola Ratti per chiedere giustizia a proposito dei lavori da eseguire nella chiesa di Castellana;

cc. 2

1854


11/3.10.766

Disposizione vescovile perchè durante le celebrazioni delle messe si preghi ad repellendas tempestates;

c. 1

1854


11/3.10.767

Disposizione vescovile perchè durante le celebrazioni delle messe si preghi ad postulandam serenitatem;

c. 1

1854


11/3.10.768

Vito Domenico Scattone, arciprete della cattedrale di Conversano, a Giuseppe Maria Mucedola, vescovo di Conversano, circa la disposizione ministeriale in forza della quale occorre aggiungere altri dieci ducati annui alla mercé dei chierici che accompagnano il viatico;

cc. 4

1854


11/3.10.769

Disposizione vescovile per ribadire che durante le celebrazioni delle messe si preghi ad repellendas tempestates;

c. 1

1855


11/3.10.770

Attestazione di permanenza nel seminario diocesano di Conversano di Cosma D’Ambruoso, di Conversano;

c. 1

1855


11/3.10.771

Si raccomanda alla benevolenza del vescovo Mucedola il sacerdote francese G. Andrè, prossimo ad arrivare a Conversano;

cc. 2

1855


11/3.10.772

Informazioni sul conto di Francesco Paolo Lo vecchio, eletto cursore della Curia Vescovile;

cc. 2

1855


11/3.10.773

Carte relative al numero complessivo della popolazione della diocesi;

cc. 19

1855


11/3.10.774

Informo dalla Curia Vescovile circa una copia della leggenda dell’ufficio di S. Tito, vescovo di Creta;

cc. 2

1855


11/3.10.775

Carte relative al parere dato al vicario capitolare di Monopoli circa una causa di sponsali relativa a Vito Giuseppe [Freggis] e Maria Pedote di Polignano;

cc. 8

1855


11/3.10.776

Disposizione ministeriale in forza della quale si invita il vescovo Mucedola a vigilare ulteriormente sui costumi e la condotta del giovane clero, raddoppiando anche le cure e la pastorale diligenza;

cc. 2

1855


11/3.10.777

Riservata dell’Intendente al vescovo Mucedola perché provveda quanto prima ad assicurare ritiro ed esercizi spirituali agli indisciplinati diacono Gabriele Esperti e sacerdote Tommaso Pantaleo, i quali, a detta del vescovo stanno svolgendo il loro ritiro presso il convento dei minori riformati di Turi;

cc. 2

1855


11/3.10.778

Concorso per ufficio e prebenda di arcipretura di Turi, vacanti per la morte di Vito Antonio Lo mastro, di Turi;

cc. 16

1856


11/3.10.779

Circa la deliberazione del Capitolo della chiesa ricettizia di S. Leone Magno di Castellana per l’acquisto di rendite iscritte sul “Gran Libro”;

cc. 4

1856


11/3.10.780

Circolare ai vicari foranei della diocesi perché si celebrino tridui di tingraziamento a Dio per aver salvato il sovrano da “un terribile attentato”;

cc. 4

1856


11/3.10.781

Ascanio Carbonara richiede al vicario diocesano la somma di ventiquattro ducati per far fronte alle spese richieste per la pubblicazione del ruolo dell’Amministrazione Diocesana;

cc. 2

1856


11/3.10.782

Assoluzione dal decreto di impedimento di matrimonio tra Giovanni Nicola Palumbo e Giovanna Filomena Lamparelli, di Rutigliano, emanato dalla Penitenzieria di Roma;

c. 1

1856


11/3.10.783

Domenico Calabrese trasmette al vescovo Mucedola copia della sua operetta “Principali virtù della Santissima Vergine” e chiede che venga distribuita nel seminario e nei monasteri perchè si tragga esempio dalla sua eroica vita;

cc. 2

1856


11/3.10.784

La Curia partecipa il vescovo Mucedola dei dissapori esistenti con la Congrega del Santissimo Sacramento di Alberobello per l’elezione, non approvata, del priore, nella persona di Oronzo Romano, poiché si è mancato di rispettare la disposizione sovrana che prevede di sottomettere le cCngregazioni del Corpo di Cristo alla giurisdizione degli ordinari;

c. 1

1857


11/3.10.785

Si domanda la dispensa pontificia per consentire il matrimonio tra Michele Lovecchio di Conversano e Anna D’Ambruoso;

c. 1

1857


11/3.10.786

Il cancelliere del Capitolo di S. Pietro di Putignano, Giovanni Doria, trasmette al vicario il verbale delle tre sedute capitolari tenute per l’elezione dei nuovi ufficiali;

cc. 6

1857


11/3.10.787

Corrispondenza tra l’intendenza di Bari e il vescovo Mucedola circa la latitanza del diacono d. Gabriele Esperti;

cc. 4

1857


11/3.10.788

Lettera all’Intendente attraverso cui si richiede il ritorno nella città natia, Capurso, di Maria Laricchia coniuge di Stefano “Pensabene” fu Pietro per vicende di adulterio;

cc. 2

1857


11/3.10.789

L’Intendente di Bari chiede al vescovo Mucedola di invitare il sacerdote Carlo Perrini di Alberobello a partire dal capoluogo;

cc. 4

1857


11/3.10.790

Il parroco di S. M. di Misericordia, Raffaele (o Tusco), richiede al vescovo Mucedola alcune informazioni per tessere una storia completa sull’origine del titolo della “Gran Madre di Dio di Costantinopoli”;

cc. 2

1857


11/3.10.791

Supplica di Giovanni Sgobba al vescovo di Conversano perché sia ammessa la prova orale relativa al matrimonio di sua figlia Apollonia con Stefano Pugliese di Rutigliano;

cc. 2

1857


11/3.10.792

Corrispondenza tra l’Intendenza e il vescovo Mucedola sul diacono Gabriele Esperti;

cc. 4

1857


11/3.10.793

Sulle lamentele avanzate dai confratelli della Congrega del Sacramento di Alberobello per non volersi sottoporre alla giurisdizione degli ordinari;

c. 1

[post 1857]


11/3.10.794

Editto vescovile per l’indizione di un giubileo straordinario di quindici giorni (14-28 marzo 1857);

c. 1

1858


11/3.10.795

Il notaio Francesco La Nera al vescovo Mucedola circa il testamento di Lonardo Antonio Aloisio fu Andrea di Conversano;

cc. 2

1858


11/3.10.796

Ammonizione vescovile circa le alterazioni apportate al verbale redatto in Bari dal delegato al Consiglio degli Ospizi circa il distacco dei beni per le opere di culto;

cc. 2

1858


11/3.10.797

Sollecito di pagamento di ducati quaranta a sostegno delle chiese di S. Crispino e S. Crispignano, come previsto dal ministero degli affari ecclesiastici;

cc. 2

1858


11/3.10.798

Il notaio Francesco La Nera chiede al vescovo riscontro dell’opera pia annessa alla donazione di Gennaro di Maggio ai figli;

cc. 2

1858


11/3.10.799

Solleciti al vescovo Mucedola da parte del Monastero delle alcantarine in S. Antonio ai Monti, la Chiesa di S. Maria del Carmine di Nocera dei Pagani e il Monastero della S. Croce di Lucia, per i pagamenti di soccorso;

cc. 6

1858


11/3.10.800

Il notaio Francesco La Nera chiede riscontro al vescovo Mucedola dell’opera pia compresa nel testamento di Maria Michele D’Amore fu Cosmo;

c. 2

1858


11/3.10.801

Proposta di terna per il primiceriato nella chiesa matrice di Rutigliano, in seguito alla morte di d. Vito Carmine Redavid;

cc. 2

1858


11/3.10.802

Il curato di Castellana e il Consiglio Generale degli Ospizi chiedono al vescovo Mucedola di trovare idonea sistemazione per l’orfana Maria Isabella Bassi;

cc. 4

1858


11/3.10.803

La Commissione del Santissimo di Castellana chiede al vescovo Mucedola l’incartamento relativo alla causa contro Alfarano, Lanzillotta e Fanelli e l’assenso a procurare il dotaggio di Barbara Gentile;

cc. 2

1858


11/3.10.804

Lettera di Oronzo Valdese, cassiere degli Ospizi, su un debito contratto da Pietro Allegretti a favore della Congrega del Santissimo di Putignano;

cc. 2

1858


11/3.10.805

Lettera riservata a d. Domenico Montrone su alcune dispense e testimoniali di stato libero;

cc. 2

1858


11/3.10.806

Francesco Scotti, commissario del Re nella capitale, scrive al vescovo Mucedola a proposito del mantenimento di un’educanda presso il monastero di S. Maria la Nova in Nola;

cc. 2

1858


11/3.10.807

Il notaio Leonardo Tria circa il riscontro della Curia Vescovile di Conversano per la disposizione fatta da Pasqua Morelli a favore del clero di Alberobello;

c. 1

1859


11/3.10.808

Lettera all’Intendente in cui si raccomanda la sistemazione nell’orfanotrofio di Bitonto di Maria Grazia e Maria Rosa Colapinto di Turi e anche una futura sistemazione per due ragaze conversanesi, Rosa Narraci fu Michele e Luisa Ricciarelli;

c. 1

1859


11/3.10.809

Lettera all’Intendente in cui si chiede l’autorizzazione a nominare Domenico Candela come sostituto del maestro primario. Luigi D’Alessandro;

cc. 2

1859


11/3.10.810

Lettera all’Intendenza in cui si trasmette la supplica di Vincenza di Tricarico, domiciliata in Conversano;

cc. 2

1859


11/3.10.811

Il vescovo Mucedola scrive all’Intendente circa il distacco obbligatorio, da parte degli stabilimenti pii della diocesi, delle rendite a sostegno delle opere di culto, tra cui l’ospedale ed il conservatorio di Putignano;

cc. 2

1859


11/3.10.812

Lettera di Francesco Scotti al vescovo Mucedola affinché, a causa delle sue scarse possibilità economiche, venga elargito un assegno a sostegno della figlia che si trova come educanda nel monastero delle clarisse di S. Maria Lanova in Nola;

cc. 2

1859


11/3.10.813

Sollecito al Re per la nomina di un nuovo regio procuratore, eventualmente nella persona di Francesco Vavalle, attualmente giudice supplente;

c. 1

1859


11/3.10.814

Supplica al vescovo Mucedola da parte della badessa del monastero del “Divino Amore” di Napoli per il pagamento di ducati sessanta da parte dell’Amministrazione Diocesana di Conversano a favore della novizia Errichetta Caravita;

cc. 2

1859


11/3.10.815

Il notaio Gianluigi Gigante manifesta al vescovo Mucedola la volontà di Maria Giuseppa Biase di destinare un sottano al clero di S. Pietro di Putignano in cambio della celebrazione solenne dell’anniversario della sua morte;

cc. 2

1859


11/3.10.816

Lettera attraverso cui il vescovo Mucedola chiede che la sedia a lui destinata nelle cerimonie civile e religiose rimanga vuota in caso di sua assenza;

cc. 2

1859


11/3.10.817

Il priore dell’Arciconfraternita del Santissimo di Castellana partecipa il vicario Donatantonio Scattone i nomi dei nuovi amministratori e cassiere;

cc. 2

1859


11/3.10.818

La Commissione dell’Arciconfraternita del Santissimo di Castellana trasmette al vicario Donatantonio Scattone il conto con i prezzi giustificativi per l’anno a. 1858;

cc. 37

1859


11/3.10.819

Richiesta di sospensione dall’obbligo di messa per i sacerdoti Giovanni mezzapesa, Leonardo Laterza, Francesco Petruzzi e Paolo Aquilino;

cc. 2

1859


11/3.10.820

Disposizione papale a firma del segretario Quaglia per la visita ad limina;

c. 1

1859


11/3.10.821

Supplica dei deputati per le festività della Madonna della Fonte e di s. Rocco per ottenere l’autorizzazione per le processioni vespertine nei giorni 28 e 29 agosto;

cc. 2

1859


11/3.10.822

Corrispondenza tra il vescovo Mucedola, la priora Francesca Capecelatro del monastero della S. Croce di Lucca di Napoli, e l’arcivescovo di Patrasso, sulla dote assegnata a Teresa Conte;

cc. 4

1859


11/3.10.823

Lettera al vicario capitolare di Monopoli perché provveda a rispettare la volontà del fu Giovanni Iacovazzo di Fasano, il quale nel 1792 condivideva con il canonico Rondanini il beneficio di S. Stefano presso la cattedrale di Conversano, ossia la celebrazione di 104 messe presso l’altare del detto beneficio e così come disposto per gli eredi ed esecutori testamentari Achille, Annibale, Emanuele, Luigi e Giuseppe;

cc. 2

1859


11/3.11.824

L’Amministrazione monastica di S. Chiara di Rutigliano sulla permuta di un fondo urbano, sito in Conversano, con una casa palazzata di proprietà di Vito Antonio de Bellis, anch’essa sita in Conversano;

cc. 6

1860


11/3.11.825

Il consigliere del Dicastero degli Affari Ecclesiastici sull’approvazione dell’impiego in acquisto di rendita della somma di 644.23 ducati da parte del Comune di Castellana;

cc. 4

1860


11/3.11.826

L’Arcivescovado di Bari sulla vendita di alcuni fondi di proprietà delle clarisse di Rutigliano;

cc. 4

1860


11/3.11.827

Il circondario forestale di Monopoli sul permesso di dissodamento di un terreno di proprietà delle benedettine di Conversano sito in contrada Carbonelli;

cc. 2

1860


11/3.11.828

Il notaio Francesco Caramia fornisce informazioni su alcune disposizioni testamentarie di Ortensio fu Natale Roberto;

cc.2

1860


11/3.11.829

Corrispondenza tra il canonico Nicola Ratti, residente a Napoli, e Giuseppe Maria Mucedola, vescovo di Conversano;

cc. 2

1860


11/3.11.830

L’Arcivescovo di Bari chiede al vescovo Mucedola di esaminare alcuni chierici della sua diocesi in vista della loro ordinazione sacerdotale;

cc. 3

1861


11/3.11.831

Fede per i sacerdoti Tommaso Pantaleo, Domenico Giannuzzi e Pasquale Laruccia sull’obbligo di prestare servizio al coro presso la chiesa ricettizia annessa alla cattedrale di Conversano;

c. 1

1861


11/3.11.832

Lettera di sollecito perché si notifichi l’ordinanza del vescovo Mucedola al canonico Nicola Ratti;

cc. 3

1861


11/3.11.833

Lettera pastorale del vescovo Mucedola a tutti i pro-parroci per meglio espletare il servizio di assistenza agli ammalati, anche nelle ore notturne, inclusa la somministrazione del viatico e l’amministrazione dei principali sacramenti;

cc. 2

1861


11/3.11.834

Conferma della facoltà per la risoluzione dei casi riservati alla S. Sede per il vescovo di Conversano Mons. Giuseppe Maria Mucedola;

cc. 2

1862


11/3.11.835

Supplica di Nicola Fanelli, di Mottola, candidato notaio, per ottenere il decreto di nomina dal Tribunale Civile di Lecce;

cc. 2

1862


11/3.11.836

Corrispondenza tra Domenico Montrone, segretario del vescovo Mucedola, e F (…..) D’Aloia per l’ottenimento della commendatizia che consente al sacerdote Giuseppe Sforza di recarsi a Torino;

cc. 2

1862


11/3.11.837

Corrispondenza tra Domenico Montrone, segretario del vescovo Mucedola, e il canonico Giovanni Antonio Scianatico, su un lavoro non meglio specificato;

c. 1

1862


11/3.11.838

Donato Carucci, di Noci, trasmette a Domenico Montrone, segretario del vescovo Mucedola, la supplica rivolta al Ministro del Lavori Pubblici e al Direttore Generale dei Telegrafi perché possa trovare un’occupazione quale “pedone di qualche stazione nel telegrafo elettrico”;

cc. 4

1862


11/3.11.839

Il canonico Angelo Antonio (….) si duole con Domenico Montrone, segretario del vescovo Mucedola, per un episodio per cui è stato rimproverato dalla sorella Angela Teresa in merito alla spedizione di un sacchetto di zucchero;

c. 1

1862


11/3.11.840

Lettera privata al vescovo Mucedola circa una vendita annuale a proposito della quale si reputa opportuno domandare un sussidio al Re a titolo d’indennizzo;

c. 1

1862


11/3.11.841

Lettera di Ermengildo Francavillla, da Castellana, al vicario generale di Conversano, Donato Scattone, circa la vendita della masseria Accolti, il permesso di consacrazione richiesto dal cugino Costantino e la nuova proroga per sua figlia Scolastica;

cc. 2

1862


11/3.11.842

Corrispondenza tra il sindaco di Conversano e il vescovo Mucedola circa la condotta politica e morale di Tommaso Pantaleo, di Conversano;

cc. 3

1862


11/3.11.843

La Curia Vescovile di Conversano richiede all’arciprete di Alberobello alcune informazioni relative alla sua parrocchia;

cc. 2

1862


11/3.11.844

Lettera di sollecito del vescovo Mucedola agli arcipreti, economi curati, capitoli e cleri della diocesi perché forniscano il loro ausilio nella comune lotta al brigantaggio;

cc. 2

1863


11/3.11.845

Note sulle misure della masseria dei sig.ri Accolti a Spinazzola;

cc. 2

1863


11/3.11.846

Note sulla passitura e sulle quantità vendute del vino di “donna Anna”;

cc. 2

1863


11/3.11.847

Lettera del canonico Nicola Trentadue al canonico Domenico Montrone, segretario del vescovo, perché lo raccomandi nella scelta della terna dei predicatori quaresimalisti;

cc. 2

1863


11/3.11.848

Lettera della Curia Arcivescovile di Napoli al vescovo Mucedola per diramare a tutti i parroci della diocesi, che ne accusano la ricezione, la bolla della crociata concessa da Papa Pio IX;

cc. 16

1863


11/3.11.849

Lettera privata a Domenico [Montrone, segretario del vescovo], da parte dell’amico Giovanni , da Torino, per esprimergli eterna riconoscenza;

cc. 2

1863


11/3.11.850

Lettera di trasmissione dell’elenco richiesto dalla Prefettura provinciale dei nomi, cognomi e dignità del clero maggiore della diocesi;

cc. 31

1863


11/3.11.851

Supplica del sacerdote Francesco Pinto a proposito di una persona “solvibile” e “che gli appartiene”;

cc. 2

1863


11/3.11.852

Lettera di padre Serafino da Turi al canonico Donato Scattone, provicario della Curia Vescovile, perché accontenti padre Giuseppe Maria da Turi con il rinnovo della dispensa della confessione;

cc. 2

1863


11/3.11.853

Lettera del canonico Antonio Scutila, da Noci, a Domenico [Montrone, segretario del vescovo], per avvisarlo di aver devoluto 6 ducati ai sig.ri Angiulli;

cc. 2

1863


11/3.11.854

Lettera del canonico Antonio Scutila, da Noci, a Domenico [Montrone, segretario del vescovo], avvisandolo dell’avvenuta consegna del catedralico e del censo, consistenti, in tutto, in tredici ducati;

cc. 2

1863


11/3.11.855

Lettera del paolotto padre Vincenzo Rotondo sull’assolvimento del compito affidatogli dal sacerdote Tommaso Manchisi, di Castellana, consistente nella celebrazione di quindici messe al mese;

cc. 2

1863


11/3.11.856

Lettera di supplica del canonico Vitangelo Colapinto, guardiano di Turi, al canonico Domenico Montrone, segretario del vescovo, perché il vescovo stesso gli faccia l’onore di una sua visita;

cc. 2

1863


11/3.11.857

Lettera del sacerdote Tommaso Manchisi, di Castellana, il quale chiede consiglio al canonico Domenico Montrone, segretario del vescovo, su come comportarsi di fronte alla richiesta del paolotto padre Vincenzo Rotondo, il quale, pur essendo stato allontanato dal monastero di appartenenza, pretende il corrispettivo della celebrazione di quindici messe al mese;

cc. 2

1863


11/3.11.858

Lettera riservata del sacerdote Michele Centrone, di Castellana, al canonico Domenico Montrone, segretario del vescovo, circa una supplica rivolta direttamente al pontefice, la cui sede è attualmente vacante;

cc. 4

1863


11/3.11.859

Supplica di Maria Michele Lomele perché le sia concesso un vitalizio in ragione delle enormi difficoltà economiche in cui versa;

cc. 2

1863


11/3.11.860

Lettera di padre Nicolangelo da Putignano al canonico Domenico Montrone, segretario del vescovo, per ottenere il rescritto di secolarizzazione;

cc. 2

1863


11/3.11.861

Lettera del vescovo di Conversano al decano della Cappella Palatina di Napoli sul conto dell’abate Gabriele Esperti, nominato rettore della chiesa del convento soppresso dei carmelitani scalzi di Napoli;

c. 1

1863


11/3.11.862

Richiesta di alcuni certificati per fini giudiziari da parte dei sacerdoti Tommaso Pantaleo, Domenico Giannuzzi e Pasquale Laruccia;

cc. 2

1864


11/3.11.863

Supplica del sacerdote Pasquale Mastrolonardi perché sia accettata la sua petizione rivolta alla sacra penitenzieria;

cc. 2

1864


11/3.11.864

Lettera di Attanasio Accolti Gil al canonico Domenico Montrone per mezzo della quale si invia la “racchiusa di un povero diavolo” chiedendo di averne compassione;

cc. 2

1864


11/3.11.865

Lettera di auguri e di ringraziamento per i favori prestati da parte di Luigi Cortese al canonico Domenico Montrone, segretario del vescovo;

cc. 2

1864


11/3.11.866

Lettera di sollecito del sacerdote Pasquale Mastrolonardi perché si provveda al disbrigo della sua “faccenda” ;

c. 1

1864


11/3.11.867

Proposta di promozione al suddiaconato di Matarrese e Gentile, di Turi;

c. 1

1864


11/3.11.868

Richiesta del canonico Donatantonio Scattone, da Gravina, del permesso di ordinare presbiteri 5 nuovi diaconi della diocesi in occasione della prossima festa di Pentecoste;

c. 1

1864


11/3.11.869

Richiesta di informazioni da parte di Carolina Tanzella, di Casamassima, la quale chiede che le venga indicato il nome di un chierico prossimo all’incardinazione e alla costituzione del Sacro Patrimonio;

cc. 2

1864


11/3.11.870

Pietro de Bellis, parroco di Rutigliano, sulla puntatura corale del sacerdote Paolo Moccia;

cc. 2

1864


11/3.11.871

Rachele Mucedola annuncia al vescovo, suo fratello, la morte di Matteuccio a causa di una reumatica catarrale;

cc. 2

1864


11/3.11.872

Serafina Mucedola chiede ausilio al vescovo, suo fratello, per le gravi condizioni economiche e di salute in cui versa;

cc.2

1864


11/3.11.873

Marino Nardelli chiede al canonico Domenico Scattone, segretario del vescovo, il rilascio del certificato di stato libero in vista del suo imminiente matrimonio;

c. 1

1864


11/3.11.874

Domenico Cardone spiega al canonico Domenico Scattone, segretario del vescovo, come evitare che il Consiglio di Leva disponga il suo arruolamento nella seconda categoria bellica;

cc. 2

1864


11/3.11875

Maria Crocifissa Manfredi chiede al canonico Domenico Scattone, segretario del vescovo, di conoscere il termine della licenza conferitale da Roma in ragione del suo stato di salute ancora precario;

cc. 2

1864


11/3.11876

Maria Marinelli chiede al vescovo, per sé e per i suoi tre figli, di beneficiare di un’abitazione a titolo di annua elemosina;

cc. 2

1864


11/3.11877

Il sacerdote Michele Cortese, da Giovinazzo, chiede che il canonico Domenico Scattone, segretario del vescovo, gli confermi la ricezione del testimoniale della curia per l’escardinazione del fratello Luigi;

c. 1

1864


11/3.11.878

Il canonico Vitangelo Colapinto rimette, per mezzo di Domenico Cardone, al canonico Domenico Scattone, segretario del vescovo, il libro delle licenze per le clarisse di Turi;

cc. 2

1864


11/3.11.879

Filippo Lanzillotta, vicario foraneo di Castellana, consegna al canonico Domenico Scattone, segretario del vescovo, 6:40 ducati raccomandandogli l’alcantarino frate Pasquale da S. Filomena, perché possa impartire la confessione ad entrambi i sessi;

cc. 2

1864


11/3.11.880

Cesare Giammaria, da Turi, chiede al canonico Domenico Scattone, segretario del vescovo, di provvedere a far sì che il figlio Ciccillo Gonnelli sia esentato dall’obbligo di leva;

cc. 2

1864


11/3.11.881

Il prefetto della provincia di Bari al canonico Donato Scattone, vicario generale della diocesi, sull’istanza del minore riformato padre Paolino da Bisceglie, il quale chiede di passare dallo stato di frate regolare a quello di prete addetto ad una chiesa della diocesi di Conversano;

cc. 3

1864


11/3.11.882

Il sacerdote Pietro L’Abbate chiede la licenza di sospendere temporaneamente il suo servizio di pro-parroco per poter curare una sua indisposizione;

c. 1

1864


11/3.11.883

Lettera al vescovo Mucedola circa la giusta interpretazione da dare all’ art. 14 del real decreto del 9 ottobre 1861 circa le “[…] tumulazioni fuori dai cimiteri comuni come e dove la legge lo permette […]”;

cc. 2

1864


11/3.11.884

Il canonico Donato Scattone, eletto a vicario capitolare della diocesi, chiede la “facoltà di poter dare esecuzione alle dispense matrimoniali ed agli altri indulti e grazie pontificie”;

c. 1

1865


11/3.11.885

Richiesta del vescovo Mucedola della proroga per altri tre anni della facoltà di assolvere dei casi riservati;

cc. 2

1865


11/3.11.886

Relazione del pro-segretario della Sacra Congregazione del Concilio con concessione della facoltà al vicario capitolare di Conversano di assolvere i poveri della diocesi dall’obbligo di pagare l’obolo per le messe perpetue;

c. 1

1865


11/3.11.887

Lettera privata rivolta al procuratore generale del Re presso la corte d’appello di Trani per mezzo della quale il Capitolo cattedrale di Conversano rinnova la sua fedeltà al governo in seguito alla morte di Giuseppe Mucedola;

c. 1

1865


11/3.11.888

Riscontro della Procura Generale del Re presso la Corte d’Appello di Trani al vicario capitolare di Conversano, il quale ha già rinnovato la sua fedeltà al Governo in seguito alla morte di monsignor Mucedola;

cc. 2

1865


11/3.11.889

Il ministro per gli affari di culto esprime la sua personale stima al neo eletto vicario capitolare di Conversano;

cc. 2

1865


11/3.11.890

Antonio Conenna avverte il vicario capitolare di Conversano di non potergli prestare servizio nella prossima quaresima;

cc.2

1865


11/3.11.891

Domenico Luciano ribadisce al cancelliere della Curia la sua richiesta di rilascio di una personale discessoria;

c. 1

1865


11/3.11.892

Incartamento relativo all’atto di permuta di alcuni fondi capitolari di proprietà di Domenico Lopriore con quelli appartenenti ai sacerdoti Minunni e Iaia e del cui esito si rende noto al Capitolo e clero di Conversano rappresentato dai canonici Donato Scattone e Giuseppe Fanelli, in qualità, rispettivamente, di presidente e vice cancelliere;

cc. 9

1865


11/3.11.893

Vincenzo Costantini, da Galatina, al vicario capitolare, si dice onorato dell’impegno affidatogli nella cattedrale di Rutigliano come padre quaresimalista per l’anno 1866;

cc. 2

1865


11/3.11.894

Il Regio Economato Generale dei Benefici Vacanti sull’istanza di Michele Marchese di poter acquistare una casa di proprietà di Giovanni Clemente, sita in Castellana, e sulla quale grava il dominio della Mensa Vescovile;

cc. 2

1866


11/3.11.895

Facoltà di confessore per il reverendo Teodoro con relative concessioni di proroga fino all’anno a. 1870;

cc. 2

1867


11/3.11.896

Il vescovo di Ruvo e Bitonto, circa la destinazione di cinque alunni della diocesi di Conversano prossimi all’ordinazione;

cc. 2

1867


11/3.11.897

Note al vescovado di Conversano circa il sacro patrimonio di Saverio Maiellaro di Conversano;

c. 1

[1867]


11/3.11.898

Luigi Vavalle, primicerio della cattedrale di Conversano e dottore in diritto canonico, rende nota la sentenza in forza della quale Marc’Antonio Pirchio, di Noci, è svincolato dall’impedimento ecclesiastico di contrarre matrimonio;

cc. 2

1869


11/3.11.899

Donato Mansueto, arciprete di Noci, trasmette l’istanza di matrimonio di Giuseppe Monopoli e Clementina Alfonsa Saponari, entrambi di Noci;

cc. 2

1870


11/3.11.900

Giuseppe Ranieri, agrimensore, chiede per conto di suor Teresa Ranieri, di Bari, e suor Maria Costanza Silecchia, di Modugno, di prolungare per altri sei mesi la loro vita fuori dal chiostro a causa del precario stato di salute;

cc. 2

1870


11/3.11.901

Il cavaliere Filippo della Noce, da Roma, sulle dispense matrimoniali per de Luca-Erriquez e Palasciano-Pagliarulo;

cc.2

1871


11/3.11.902

L’arcivescovo di Brindisi, circa alcuni ordinandi che necessitano della licenza pontificia;

cc. 2

1871


11/3.11.903

Donato Mansueto, arciprete di Noci, chiede il rilascio del pastor bonus in occasione del suo prossimo viaggio a Napoli;

cc. 2

1871


11/3.11.904

Il vescovo di Oria, , da Francavillafontana, si scusa perché la sua “grave età non permette che faccia sforzi”;

cc. 2

1871


11/3.11.905

Direttive del mandamento di Conversano per il servizio dei pro-parroci;

cc. 6

1871


11/3.11.906

Il canonico Ottavio Milano, vicario della curia capitolare di Acquaviva, trasmette al vicario capitolare di Conversano l’atto di nascita di Concetta Sibilia;

cc. 2

1871


11/3.11.907

Facoltà per Salvatore Silvestris <1872-1879>, vescovo di Conversano, di assolvere e, eventualmente, delegare i casi riservati alla S. Sede;

c. 1

1872


11/3.11.908

Note dell’arciprete Vito Domenico Scattone sul sinodo diocesano secondo le direttive dell’opera di papa Benedetto XIII “De synodo diocesano lib. 10”;

cc. 2

1873


11/3.11.909

Antonio D’Addiego, dal vicariato curato di Trani, circa la condotta di vita dei monaci della sua diocesi in occasione della convocazione del sinodo diocesano per richiamare il clero alla disciplina;

c. 1

1873


11/3.11.910

Note dell’Intendente circa i “progressi della peste in Malta”;

c. 1

1873


11/3.11.911

Osservazioni del vicario foraneo Filippo Lanzillotta, da Castellana, sulla disciplina ecclesiastica e sulll’opportunità di convocare un sinodo diocesano;

cc. 2

1873


11/3.11.912

Il vescovo di Conversano, chiede consiglio al cardinale penitenziere maggiore in merito alla vicenda della “moglie del ricevitore di qui”, obbligata dal marito a comprare un fondo di pertinenza del monastero di s. Benedetto;

cc. 2

1873


11/3.11.913

Notificazione a tutte le monache e “donzelle o conviventi con le dette monache” del giubileo indetto dal pontefice per l’anno 1875;

c. 1

1875


11/3.11.914

Regio exequatur del Re Vittorio Emanuele II per la bolla pontificia del 23 febbraio 1872 con regio placet del vescovo Silvestris;

cc. 10

1877


11/3.12.915

Circolare vescovile relativa alla chiusura della santa visita nella diocesi;

cc. 2

1880


11/3.12.916

Verbale d’incontro delle autorità ecclesiastiche al fine di riconoscere ed autorizzare Casimiro Gennari <1881-1897> nel possesso del vescovado e della diocesi di Conversano;

cc. 2

1881


11/3.12.917

Atto di matrimonio di Vitantonio Volpe e Angela Damiano di Conversano;

cc. 4

1881


11/3.12.918

Carlo Losito, primicerio della chiesa collegiale di Rutigliano, chiede di poter celebrare messa in perpetuo anche in territtorio extra diocesi;

cc. 2

1882


11/3.12.919

Iscrizione di nascita di Antonia Chiarappa di Conversano;

c. 1

1886


11/3.12.920

Giovanni Valentino delega il sig. Leonardo del fu Domenico De Iatta a rappresentarlo come padrino di battesimo del figlio di Domenico Miccolis Therami;

cc. 2

1886


11/3.12.921

Raffaele D’Addosio scrive al vescovo Gennari a proposito di una lettera anonima da lui attribuita a un certo Domenico de Toma;

cc. 2

1886


11/3.12.922

Corrispondenza tra Casimiro Gennai e il delegato della Sacra Congregazione dei Vescovi su alcuni fondi da alienare da parte dei padri carmelitani del convento del Carmine Maggiore di Napoli;

cc. 4

1888


11/3.12.923

Corrispondenza tra Casimiro Gennai e il primicerio Nicola Ratti circa la rinunzia del presidente della commissione del legato pio della Madonna del Fonte;

cc. 2

1888


11/3.12.924

Il primicerio Nicola Ratti fornisce a Casimiro Gennari, vescovo di Conversano, il suo personale parere circa il ruolo della commissione deputata ad eseguire le disposizioni testamentarie a favore della cappella della Madonna della Fonte;

cc. 2

1888


11/3.12.925

Il vescovo di Conversano Casimiro Gennari nomina Nicola Ratti vicario generale della diocesi;

cc. 2

1889


11/3.12.926

Compromesso con cui Michele Romano di Alberobello si impegna a sposare la figlia di Natale Cardone e Rosalba Fato pagandole un titolo legale di lire 1.500;

cc. 2

1894


11/3.12.927

Circa due fondi appartenenti alla prebenda teologale siti nella contrada Morello venduti a Giuseppe Lo Vecchio fu Luigi di Conversano;

cc. 2

1893


11/3.12.928

Felice D’Erchia, erede di un terreno appartenente alla comunità di S. Chiara di Conversano, propone alla badessa 30 lire per ottemperare alle disposizioni della Chiesa;

cc. 2

1895


11/3.12.929

Il vescovo Gennari delega il pro vicario generale di Conversano a visitare le cappelle rurali che non ha potuto visitare personalmente;

cc. 2

1896


11/3.12.930

Vitantonio Giustiniani chiede al vescovo Gennari di poter consegnare al capitolo una rendita annua lorda per adempiere ad un obbligo di coscienza verso i canonici Giuseppe e Domenico Giannuzzi;

cc. 2

1896


11/3.12.931

Ordinativa di legittimazione di Francesco Paolo Abruzzese come figlio dei coniugi Domenico Miccolis e Rosa Abbruzzi;

cc. 4

1896


11/3.12.932

Lettera di risposta del vescovo Casimiro Gennari al pro vicario generale Luigi Lorusso circa alcune situazioni lasciate in sospeso: la condotta del chierico Giannuzzi, la testimoniale per il chierico Sansonetti, la commendatizia per la giovane Cacciapaglia, la prosecuzione del lavoro di Angela Maria Laruccia e Vita Anna Bonasora;

c. 2

1897


11/3.12.933

Lettera del vescovo Casimiro Gennari al pro vicario generale di Conversano [Luigi Lorusso] circa le due commendatizie per Giannuzzi e Sansonetti, la proroga non necessaria per Laruccia e Bonasora e il versamento fatto al Seminario dal canonico Fanelli;

cc. 2

1897


11/3.12.934

Il sacerdote Francesco Passeri di Rutigliano chiede al vescovo la licenza per un viaggio a Napoli per ragioni di salute;

cc. 2

1898


11/3.12.935

Il vescovo chiede di riunire in assemblea il Capitolo cattedrale di Conversano per leggere il calendario perpetuo da sottoporre all’approvazione della S. Congregazione dei rRti;

c. 1

1898


11/3.12.936

Il sacerdote Giuseppe Recchia di Noci chiede al vescovo Lamberti la facoltà di celebrare la messa della Madonna e la commutazione dell’ufficio divino e gli sottopone formale richiesta di riposo sottoscritta da due dottori in medicina e chirurgia;

cc. 4

1898


11/3.12.937

Lettera del vescovo Lamberti sui bigliettini di nomina da inviare a Rutigliano;

c. 1

1898


11/3.12.938

Lettera del sacerdote Francesco Morea di Noci al segretario vescovile sull’incarico ricevuto dal suo parente avv. Vito Lenti circa un matrimonio che si terrà fuori diocesi e per il quale si spediscono lire 500, così come indicato dal cancelliere della Curia Foranea;

c. 1

1898


11/3.12.939

Suor Maria Rosaria , badessa del convento di s. Chiara di Putignano, partecipa al vescovo Antonio Lamberti la conclusione del terzo e ultimo anno del suo badessato;

c. 1

1898


11/3.12.940

Pietro Renda chiede al vescovo Lamberti che venga spedito l’elenco generale del clero delle varie diocesi per pubblicizzare l’apertura di un emporio di arredi sacri, biancheria, tessuti e articoli religiosi;

c. 1

1898


11/3.12.941

L’arciprete curato della chiesa colleggiata di Turi chiede al vescovo Lamberti di poter usare, per ragioni di culto, gli arredi e gli oggetti sacri d’argento che un tempo si trovavano nel monastero, ormai soppresso, delle clarisse,

cc. 2

1898


11/3.12.942

Stato attivo e passivo di tutte le chiese della diocesi;

cc. 13

1898


11/3.12.943

Il vescovo comunica che si terrà un’ispezione ministeriale nella cattedrale di Bari;

c. 1

1899


11/3.12.944

Lettera del sacerdote Francesco Morea di Noci al vescovo circa la dispensa per il matrimonio di Roberto Pasquale e Maria Concetta Palazzi e la richiesta di benedire tre gentilizi da parte di altrettanti gentiluomini;

c. 1

1899


11/3.12.945

Suor Maria Diletta, badessa di Noci, chiede il permesso da Roma per l’ingresso dell’educanda Ciliberti e per l’uscita dell’educanda Rosina Miccolis;

cc. 2

1899


11/3.12.946

Richiesta al vescovo da parte del clero di S. Pietro di Putignano di essere esonerato da alcune applicazioni visto il progressivo ridursi del numero partecipanti allo stesso clero;

cc. 2

1899


11/3.12.947

Giuseppe lo Bruno, di Conversano, scrive al vescovo perché gli vengano restituiti i trenta carlini dal primicerio Tarsia Morisco, il quale si era incaricato, non riuscendovi, di farli pervenire a Trani per riscattare il suo servizio militare;

cc. 2

[XIX sec.]


11/3.12.948

Il sacerdote Vito Sante Scattone partecipa alla Curia Vescovile il ricorso alla Sacra Congregazione del Concilio in opposizione a quanto deliberato dalla commissione esaminatrice;

cc. 2

1900


11/3.12.949

Antonio Lamberti, vescovo di Conversano, riceve notizie circa il De Vecchis che, secondo l’Ughelli, è stato vescovo di Urbino intorno al 1452;

cc. 2

1900


11/3.12.950

Luigi Gallo, da Napoli, informa il vescovo Lamberti circa una serie di documenti richiestigli, tra cui uno riguardante una causa tra il vescovo Giovanni Macario Valenti <1733-1744> e il dottor Matteo Petrosino;

cc. 4

1906


11/3.12.950bis

Lettera dell’avvocato Eugenio Abruzzini, da Bari, al vescovo sulle ragioni che lo costringono a chiedere l’anticipo del pagamento dovutogli;

c. 1

1907


11/3.12.951

Corrispondenza con il vescovo Lamberti circa il ripristino dell’associazione dell’Adorazione Perpetua a Conversano;

cc. 2

1909


11/3.12.952

Corrispondenza tra Antonio Lamberti, vescovo di Conversano, e il vescovo di Monopoli Francesco , circa la dubbia facoltà concessa a d. Angelo Calderaro da Conversano di confessare penitenti di ambo i sessi nella chiesa rurale in contrada Petruzzi, in agro di Monopoli;

cc. 2

1910


11/3.12.953

Lettera riservata di Antonio Lamberti, vescovo di Conversano, al Santo Padre per portare Santa Teresa di Lisieux agli onori degli altari;

cc. 3

1911


11/3.12.954

Frammento extra vagante relativo a una non ulteriormente specificabile fede di matrimonio;

c. 1

1928


11/3.12.955

Corrispondenza tra i sacerdoti di Conversano e il vescovo di Conversano mons. Gregorio Falconieri <1935-1964>, sulla deliberazione capitolare che ha stabilito la diminuizione delle quote relative agli avventizi funerari;

cc. 5

1936


11/3.12.956

Vertenza rivolta dall’arciprete di Conversano circa la cura abituale delle anime;

c. 1

[1950]


11/3.12.957

I canonici e mansionari del capitolo cattedrale di Conversano domandano una riduzione dell’ufficio corale;

cc. 2

[1950]


11/3.12.958

Il vescovo Gregorio Falconieri consente che, in caso di difficoltà, nel prossimo triduo, si usi il testo della Volgata per cantare o recitare i salmi, per poi riprendere il nuovo salterio della domenica di resurrezione;

c. 1

1954


11/3.12.959 (1-56)

Carte diverse


secc. XVIII-XX


11/3.12.959.1

Spinelli, vescovo di Lecce, come da facoltà concessagli, sceglie di individuare la sua abitazione nella provincia di Bari;

c. 1

sec. XVIII


11/3.12.959.2

Note per il vescovo Giovanni de Simone su un contratto di fitto non approvato e per il quale è stato nominato procuratore Giuseppe Nacherilla;

c. 1

sec. XIX


11/3.12.959.3

Indulto di d. Donato Antonio Scattone per l’oratorio privato concesso al primicerio Nicola Mansueto;

c. 1

sec. XIX


11/3.12.959.4

Circa il procedimento irregolare del regio giudice di Paganica contro un editto del vescovo di Aquila;

c. 1

sec. XIX


11/3.12.959.5

Elenco per il cancelliere Giovanni La Viola di chierici appartenenti a S. Pietro e S. Maria [la Greca] in Putignano, prossimi all’ordinazione;

c. 1

sec. XIX


11/3.12.959.6

Giuseppe Spinelli sull’oratorio privato di campagna in cui dovrà celebrar messa il sacerdote Casulli;

c. 1

sec. XIX


11/3.12.959.7

Il canonico Francesco delli Turri chiede al vescovo la sua pastorale benedizione sulle imminenti nozze di una sua nipote orfana con Giuseppe Losito;

c. 1

sec. XIX


11/3.12.959.8

Carte extravaganti (e tra loro non sequenziali) di una dichiarazione di debito a carico di un non meglio identificabile erede di Aniello, debitore, insieme alla sorella Paolella, di 1200 ducati a favore di Arcangela e di altri 300 a favore di Maddalena;

cc. 2

sec. XIX


11/3.12.959.9

Appunti per una lettera di sollecito al vescovo perché impedisca il trasferimento del giudice Carlantonio Patrignani dal circondario di Capurso;

c. 1

sec. XIX


11/3.12.959.10

Lettera privata di Giovannina a Cosimo;

cc. 6

sec. XIX


11/3.12.959.11

Carta extravagante, priva di oggetto, proveniente dal Giudicato Regio di Conversano indirizzata al vescovo;

c. 1

sec. XIX


11/3.12.959.12

Elenco di fitti, canoni annui, capitali rinfrancati;

c.1

sec. XIX


11/3.12.959.13

Supplica dei sacerdoti Sergio Serio, Giuseppe Natale Sportelli e Gianvito Ventrella, dimoranti nel Convento dei Capuccini di Conversano, perché ricevano la grazia dopo aver svolto gli esercizi spirituali;

cc. 2

sec. XIX


11/3.12.959.14

Antonio de Miccolis chiede al vescovo di rivedere il provvedimento per cui si impedisce che l’amico Paolo Domenico Casulli si accosti alla grata di S. Chiara;

c. 1

sec. XIX


11/3.12.959.15

Note sui requisiti del canonico Giuseppe Dell’Erba per il concorso all’arcipretura di Castellana;

c. 1

sec. XIX


11/3.12.959.16

Istanza di Giuseppe Sanitate, di Mola, perché Vito Nicola Sanitate di Rutigliano gli restituisca le carte “strappate dai processi” circa alcuni legati pii laicali fondati da Martino e Fortezza Sanitate e da Gianfranco Florimonte in Rutigliano;

c. 1

sec. XIX


11/3.12.959.17

Memoria per suor Stella Maria Menelao, priora delle carmelitane di Putignano, gravemente ammalata;

cc. 2

sec. XIX


11/3.12.959.18

Concessione della facoltà di confessare nel convento dei Cappuccini ad un sacerdote non identificabile;

c. 1

sec. XIX


11/3.12.959.19

Rendiconto del procuratore del Capitolo della collegiata di Massafra nei confronti della Mensa Vescovile di Mottola;

cc. 4

sec. XIX


11/3.12.959.20

Rosaria Gifuni di Lucera, trasferitasi in Napoli, esige una pensione di 45 carlini;

c. 1

sec. XIX


11/3.12.959.21

Richiesta all’Intendente dell’atto n. 32 (non ulteriormente specificabile);

c. 1

sec. XIX


11/3.12.959.22

Il vescovo chiede al ministro di grazia e giustizia di allontanare dal circondario d. Pasquale d’Amore;

cc. 2

sec. XIX


11/3.12.959.23

Appunti per il delegato della curia per la risoluzione di alcuni casi rimasti in sospeso, tra cui quello relativo al beneficio del sacerdote Netti di Putignano;

cc. 4

sec. XIX


11/3.12.959.24

Orazio de Luca chiede la dispensa matrimoniale per Antonio Liuzzi e Angela Roberto;

cc. 2

sec. XIX


11/3.12.959.25

Concessione della s. congregazione della velazione per suor Aurora Tateo;

c. 1

sec. XX


11/3.12.959.26

Lettera in latino di anonimo ad anonimo destinatario;

c. 1

sec. XIX


11/3.12.959.27

Note sul clima “non più tollerabile” da parte del regio giudice in Putignano;

cc. 2

sec. XIX


11/3.12.959.28

Note sulla possibilità che suor Maria Serafina Carelli, clarissa del Monastero di S. Cosma, in vista della professione dei voti solenni, rinunci alla sua parte di eredità in favore di un suo stretto consanguigno riservando per sé un vitalizio;

c. 1

sec. XIX


11/3.12.959.29

Confidenziale di un sacerdote non identificabile che intende trasferirsi in Napoli per motivi di salute e chiede il permesso di effettuare la processione dell’Addolorata nelle ore vespertine del venerdì santo;

c. 1

sec. XIX


11/3.12.959.30

Note dell’arciprete Antonio Dalena su alcune vicende che disturbano la vita della famiglia Pappalepore di Rutigliano;

cc. 2

sec. XIX


11/3.12.959.31

L’arciprete di Rutigliano Antonio Dalena avverte di aver ricevuto da don Michele da Valenzano, guardiano del convento di S. Maria del Palazzo, la pagella di don Felice da Triggiano;

cc. 2

sec. XIX


11/3.12.959.32

Avviso per il vescovo circa i chierici che risiedono nella Capitale;

c. 1

sec. XIX


11/3.12.959.33

Pietro Alfarano chiede pietà e soccorso al vescovo per le sue cagionevoli condizioni di salute;

c. 1

sec. XIX


11/3.12.959.34

Note del canonico Ratti a d. Domenico Montrone, segretario del vescovo, su alcune questioni da demandare al consiglio di stato, tra cui la risoluzione sui legati pii;

c. 1

sec. XIX


11/3.12.959.35

Informazioni di Antonio Conenna al canonico Donato Antonio Scattone circa il pergamo di Noci;

cc. 2

sec. XIX


11/3.12.953.36

Testimoniale per il sig. Vinceslao Angiulli, il quale ha chiesto di poter sistemare una ragazza “a lui appartenente” in un monastero della diocesi;

c. 1

sec. XIX


11/3.12.953.37

Decreto di Sua Santità per la festa di doppio precetto per l’apparizione di S. Michele arc[angelo] il g. 8 maggio;

c. 1

sec. XIX


11/3.12.959.38

Rapporto per il marchese Tommaseo, segretario di stato e ministro di grazia e giustizia, circa il lodevole operato del sacerdote Giovanni Parlati, da anni insegnante di matematica nel seminario di Conversano;

cc. 2

sec. XIX


11/3.12.959.39

Elenco deli atti ufficiali rogati presso la Cancelleria Vescovile con i relativi costi d’ufficio;

cc. 2

sec. XIX


11/3.12.959.40

Annotazioni sulla prole di Martino Cazzolla, già sposato con Santa e che ora “vuol sposare Caterina” ;

c. 1

sec. XIX


11/3.12.959.41

Biglietto per il cancelliere Bernardino Marchitelli per la pubblicazione degli atti di nascita e di cresima di Caterina Ciacciulli;

c. 1

sec. XIX


11/3.12.959.42

Note per avvertire dell’ipocrisia di un certo Settanni e della pericolosità di un tale Nacherilla;

cc. 2

sec. XIX


11/3.12.959.43

Lettera alle congregazioni circa il divieto di esporre il Santissimo durante le processioni e le altre sacre funzioni;

c. 1

sec. XIX


11/3.12.959.44

Busta chiusa e vuota indirizzata al cancelliere della Curia vescovile Paolo Fanelli;

c. 1

sec. XIX


11/3.12.959.45

Busta aperta e vuota indirizzata al cancelliere della Curia vescovile Paolo Fanelli;

c. 1

sec. XIX


11/3.12.959.46

Elenco di fondi rustici distinti in base ai relativi locatari e rispettive rendite per la rendita fondiaria;

c. 1

sec. XIX


11/3.12.959.47

Quesiti circa la dispensa matrimoniale accordata a Giovanni Matarrese e Rosa Salamida;

c. 1

sec. XIX


11/3.12.959.48

Il Capitolo della cattedrale di Conversano sulla difficoltà di adempiere al servizio del coro restando in piedi e al freddo;

c. 1

sec. XIX


11/3.12.959.49

Lettera del vescovo all’arciprete Lomastro perché sostenga amichevolmente i diritti del sig. Patruno, suo nipote, sull’eredità intestata al fu Giovanni;

c. 1

sec. XIX


11/3.12.959.50

Informazioni al vicario dal comune di Venosa circa i presunti rapporti con la direzione postale di Cerignola dal 1812 al 1821;

c. 1

[post 1821]


11/3.12.959.51

Il neo eletto esprime profonda gratitudine e umilmente accetta la carica affidatagli dal Capitolo e clero di Conversano disponendo una copia di tale nota per il segretario della S. Congregazione del Concilio e una per il segretario della S. Congregazione dei Vescovi e dei Regolari;

c. 1

[post 1872]


11/3.12.959.52

Testimoniale del vescovo Lamberti circa la veridicità del giuramento effetuato da due non specificati testimoni nella chiesa collegiale di Rutigliano;

c. 1

sec. XIX


11/3.12.959.53

Frammenti di un articolo avente ad oggetto la prima comunione per mons. Antonio Lamberti;

cc. 2

sec. XIX


11/3.12.959.54

Querela del sacerdote Notarangelo presso il Tribunale Ordinario della Curia Vescovile da parte del sacerdote Vito Scattone;

cc. 2

sec. XX


11/3.12.959.55

Elenco di nomi maschili distinti sotto le voci “Vol. III,IV, V,VI,VII,VIII,IX,X,XI, XII” e disposti in ordine cronologico, dal 1719 al 1863;

cc. 7

sec. XX


11/3.12.959.56

Registro dei fanciulli e delle fanciulle per le scuole della dottrina cristiana (prestampato non compilato);

cc. 9

sec. XX